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Su Riu de Sa Ide — Attraction in Cùllieri/Cuglieri

Name
Su Riu de Sa Ide
Description
Nearby attractions
Nearby restaurants
Il Chiosco
spiaggia, 09073 Santa Caterina di Pittinuri OR, Italy
Asterix
Corso Alagon, snc, 09073 Santa Caterina di Pittinuri OR, Italy
Nearby hotels
Felix Hotels – Hotel La Baja
proseguire verso la torre, Via su Paris de sa Turre, 09073 Santa Caterina di Pittinuri OR, Italy
Agriturismo Azienda Agrituristica Pittinuri
Via del Falco, 09073 Santa Caterina di Pittinuri OR, Italy
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Keywords
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Su Riu de Sa Ide
ItalySardiniaCùllieri/CuglieriSu Riu de Sa Ide

Basic Info

Su Riu de Sa Ide

09073 Santa Caterina di Pittinuri Province of Oristano, Italy
4.7(135)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Outdoor
Scenic
Pet friendly
Off the beaten path
attractions: , restaurants: Il Chiosco, Asterix
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Discover the ancient art of weaving with Arianna
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Sun, Dec 14 • 4:00 PM
09075, Santu Lussurgiu, Sardinia, Italy
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Nearby restaurants of Su Riu de Sa Ide

Il Chiosco

Asterix

Il Chiosco

Il Chiosco

4.3

(375)

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Asterix

Asterix

4.1

(190)

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Carlo SalvettiCarlo Salvetti
Sulla SS292 direzione Nord, appena superato l’abitato di S. Caterina di Pittinuri, si apre una traversa sulla sinistra: Via su Paris de sa Turre; in fondo, dopo le scuole elementari, diventa Via Levante e c’è la possibilità di parcheggiare in un ampio piazzale assolato affacciato sul mare. Sulla destra si apre un sentiero in mezzo alla macchia di lentischi piegati dal vento che diventano via via più radi fino a scoprire una bianca roccia calcarea mammelliforme, che ha più l’aspetto di una stesa di pasta da pizza schiacciata con le dita, e che degrada inclinata verso il mare. Si apre per prima la caletta “sa Culumbera” e proseguendo si raggiunge la caletta “su Riu de sa Ide” con un percorso un poco più difficile per l’inclinazione del pendio, per l’irregolarità del terreno e la mancanza di appigli. Ma già si può ammirare tutta la bellezza del posto di un bianco accecante in contrasto col mare blu intenso che si infila nella caletta fin sotto una profonda grotta sotto il promontorio. Come magnifico è il contrasto tra il bianco della roccia e la macchia verde brillante di cisti e lentischi che prosegue lungo un sentiero parallelo alla costa. Questa caletta è diventata inoltre. famosa per essere stata il set di alcune scene del film di Paolo Zucca “L’uomo che si comprò la luna” grazie proprio all’aspetto lunare, bianco ed irregolare della roccia. Non c’è possibilità di ombra, né di piantare ombrelloni (che a mio parere sarebbero una vera e propria offesa al paesaggio! – ndr), quindi arrivate preparati e muniti di berretti e magliette protettive, oppure già ben abbronzati! Per quanto il percorso sia abbastanza breve, per le caratteristiche della superficie della roccia lascia ed umida, è sconsigliato calzare ciabattine od infradito come anche scarpe da ginnastica a suola liscia.
Annali SaAnnali Sa
Avere il paradiso a due passi da casa è la fortuna più grande. Uno dei gioiellini della costa occidentale. Calette scavate nella roccia, acqua cristallina, silenzio e relax in un ambiente ancora selvaggio e "per pochi". Per arrivarci basta proseguire per la via principale di Santa Caterina di Pittinuri, svoltare nella via della Torre, parcheggiare la macchina e proseguire a piedi verso destra. Dopo qualche minuto e una discesa tra le rocce (consigliabile farla con scarpe chiuse/sandali e non in ciabatte o a piedi scalzi, la roccia scotta). Questo luogo non offre servizi, se non la bellezza di un posto ancora puro e selvaggio, non danneggiato dall'uomo. Per godersi a pieno questa caletta è meglio recarsi presto, portarsi qualcosa per un buon riparo dal sole e soprattutto una buona riserva di acqua per le giornate più calde. I periodi meno frequentati sono ovviamente fine maggio/giugno e settembre.
Boo RiccoBoo Ricco
Un véritable jouyau, des points de vue féeriques, falaises de calcaire blanc toutes en rondeurs, plongeant dans des eaux cristallines aux couleurs changeantes, allant de l'outremer au turquoise en passant par l'émeraude. A noter que la baignade y est possible, voire même obligatoire, il suffit pour cela de trouver les bons passages, tout en évitant de prendre des risques inutiles. Ce lieu est un pur concentré de bonheur, pour qui saura l'apprécier. Amis photographes, à vos appareils, ce spot vous comblera de plaisir.
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Sulla SS292 direzione Nord, appena superato l’abitato di S. Caterina di Pittinuri, si apre una traversa sulla sinistra: Via su Paris de sa Turre; in fondo, dopo le scuole elementari, diventa Via Levante e c’è la possibilità di parcheggiare in un ampio piazzale assolato affacciato sul mare. Sulla destra si apre un sentiero in mezzo alla macchia di lentischi piegati dal vento che diventano via via più radi fino a scoprire una bianca roccia calcarea mammelliforme, che ha più l’aspetto di una stesa di pasta da pizza schiacciata con le dita, e che degrada inclinata verso il mare. Si apre per prima la caletta “sa Culumbera” e proseguendo si raggiunge la caletta “su Riu de sa Ide” con un percorso un poco più difficile per l’inclinazione del pendio, per l’irregolarità del terreno e la mancanza di appigli. Ma già si può ammirare tutta la bellezza del posto di un bianco accecante in contrasto col mare blu intenso che si infila nella caletta fin sotto una profonda grotta sotto il promontorio. Come magnifico è il contrasto tra il bianco della roccia e la macchia verde brillante di cisti e lentischi che prosegue lungo un sentiero parallelo alla costa. Questa caletta è diventata inoltre. famosa per essere stata il set di alcune scene del film di Paolo Zucca “L’uomo che si comprò la luna” grazie proprio all’aspetto lunare, bianco ed irregolare della roccia. Non c’è possibilità di ombra, né di piantare ombrelloni (che a mio parere sarebbero una vera e propria offesa al paesaggio! – ndr), quindi arrivate preparati e muniti di berretti e magliette protettive, oppure già ben abbronzati! Per quanto il percorso sia abbastanza breve, per le caratteristiche della superficie della roccia lascia ed umida, è sconsigliato calzare ciabattine od infradito come anche scarpe da ginnastica a suola liscia.
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Avere il paradiso a due passi da casa è la fortuna più grande. Uno dei gioiellini della costa occidentale. Calette scavate nella roccia, acqua cristallina, silenzio e relax in un ambiente ancora selvaggio e "per pochi". Per arrivarci basta proseguire per la via principale di Santa Caterina di Pittinuri, svoltare nella via della Torre, parcheggiare la macchina e proseguire a piedi verso destra. Dopo qualche minuto e una discesa tra le rocce (consigliabile farla con scarpe chiuse/sandali e non in ciabatte o a piedi scalzi, la roccia scotta). Questo luogo non offre servizi, se non la bellezza di un posto ancora puro e selvaggio, non danneggiato dall'uomo. Per godersi a pieno questa caletta è meglio recarsi presto, portarsi qualcosa per un buon riparo dal sole e soprattutto una buona riserva di acqua per le giornate più calde. I periodi meno frequentati sono ovviamente fine maggio/giugno e settembre.
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Un véritable jouyau, des points de vue féeriques, falaises de calcaire blanc toutes en rondeurs, plongeant dans des eaux cristallines aux couleurs changeantes, allant de l'outremer au turquoise en passant par l'émeraude. A noter que la baignade y est possible, voire même obligatoire, il suffit pour cela de trouver les bons passages, tout en évitant de prendre des risques inutiles. Ce lieu est un pur concentré de bonheur, pour qui saura l'apprécier. Amis photographes, à vos appareils, ce spot vous comblera de plaisir.
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Reviews of Su Riu de Sa Ide

4.7
(135)
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5.0
8y

Premetto che sono di parte. Per svariate ragioni è la mia spiaggia preferita dell'oristanese e forse più in generale di tutta la costa sarda. Provo a spiegare il perché.

Situata all'uscita di Santa Caterina in direzione cuglieri, non segnalata da nessun cartello (solo l'indicazione per un hotel come promemoria per i frequentatori occasionali) non è certamente la spiaggia più facile da individuare. Una volta parcheggiata l'auto in uno spiazzo sterrato non a pagamento, bisogna intraprendere una breve camminata in un sentierino (anche qui nessuna indicazione) che porterà all'insenatura accessibile dopo una discesa sulla pietra non troppo agevole a molti (consigliate scarpe da ginnastica, evitare infradito se non abituati). Tutti questi fattori fanno sì che nelle domeniche di agosto questa spiaggia di pietra (non c'è sabbia) sia frequentata da circa 50/70 persone al massimo. Tranquillità tutto sommata garantita.

Il mare presenta diversi colori dovuti alle rocce che rappresentano quasi la totalità del fondale. Questo ha una profondità minima di circa 3mt (non è la classica spiaggia dove si entra camminando. O ci si tuffa dalle rocce o si entra da una piccola piattaforma di roccia al livello del mare).

Spostandosi nel lato opposto del costone di roccia che delimita l'insenatura ci troviamo davanti all'impetuosità del mare aperto. Anche da qua ci si può truffare da diversi spot, uno di questi famoso tra i frequentatori che amano lanciarsi in acqua dai 12mt di altezza della roccia. Non preoccupatevi, il fondale di 10mt garantisce di non urtare niente ma fate comunque attenzione a come vi tuffate, l'impatto non è dei più delicati.

L'esposizione ad ovest garantisce un tramonto meraviglioso da godere da un punto con una vista mozzafiato ed il vento quasi sempre presente a rinfrescare la serata. Per i più temerari, con il calar del sole e la quasi totale assenza delle luci nelle vicinanze, si può godere di uno spettacolo meraviglioso guardando il cielo stellato. Non dimenticate una torcia per la risalita e tanta tanta attenzione...

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5.0
4y

Sulla SS292 direzione Nord, appena superato l’abitato di S. Caterina di Pittinuri, si apre una traversa sulla sinistra: Via su Paris de sa Turre; in fondo, dopo le scuole elementari, diventa Via Levante e c’è la possibilità di parcheggiare in un ampio piazzale assolato affacciato sul mare. Sulla destra si apre un sentiero in mezzo alla macchia di lentischi piegati dal vento che diventano via via più radi fino a scoprire una bianca roccia calcarea mammelliforme, che ha più l’aspetto di una stesa di pasta da pizza schiacciata con le dita, e che degrada inclinata verso il mare. Si apre per prima la caletta “sa Culumbera” e proseguendo si raggiunge la caletta “su Riu de sa Ide” con un percorso un poco più difficile per l’inclinazione del pendio, per l’irregolarità del terreno e la mancanza di appigli. Ma già si può ammirare tutta la bellezza del posto di un bianco accecante in contrasto col mare blu intenso che si infila nella caletta fin sotto una profonda grotta sotto il promontorio. Come magnifico è il contrasto tra il bianco della roccia e la macchia verde brillante di cisti e lentischi che prosegue lungo un sentiero parallelo alla costa. Questa caletta è diventata inoltre. famosa per essere stata il set di alcune scene del film di Paolo Zucca “L’uomo che si comprò la luna” grazie proprio all’aspetto lunare, bianco ed irregolare della roccia. Non c’è possibilità di ombra, né di piantare ombrelloni (che a mio parere sarebbero una vera e propria offesa al paesaggio! – ndr), quindi arrivate preparati e muniti di berretti e magliette protettive, oppure già ben abbronzati! Per quanto il percorso sia abbastanza breve, per le caratteristiche della superficie della roccia lascia ed umida, è sconsigliato calzare ciabattine od infradito come anche scarpe da ginnastica a...

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5.0
1y

It's a wonderful place to see. A few minutes walk from where you can reach with your car, you will walk on a slope so this it's not for everyone. You don't need to be fit, I saw families with kids and older people walking down to admire the Cristal clear water surrounding rocks. Swimming in it...

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