Il parco del Roccolo si colloca nell'alta Pianura Padana a Nord Ovest di Milano. Esso è racchiuso ad Ovest dal Parco del Ticino ed a Est dal fiume Olona ed è attraversato dal Canale Villoresi che trae le sue acque dal fiume Ticino e termina nel fiume Adda, attraversando il Parco nei territori di Busto Garolfo e Parabiago. Da esso partono tre diramazioni che portano l'acqua verso i campi coltivati.
Questo parco, dal confine frastagliato, costituisce un avamposto all'urbanizzazione crescente del milanese. I 16 kmq del parco sono per l'80% di interesse agricolo in quanto servono prevalentemente per le coltivazioni di mais, orzo, e segale; diffusi sono i prati per il foraggio, mentre solo il 9% del territorio è coperto da boschi di farnia e rovere situati in località Boschi di Arluno e Brughierezza. Lungo i canali irrigui e lungo le stradine che conducono alle aziende agricole, sono diffuse le siepi.
La sua origine
Tale parco nasce nel 1994 con l'intento di mantenere questi territori ad uso agricolo e ricreativo, così come contenere l'allargarsi dell'urbanizzazione. E' un parco di interesse sovra comunale, infatti comprende i comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Nerviano e Parabiago.
Il nome Roccolo risale all’antica pratica, oggi vietata, dell’uccellagione, con le alberature disposte in forma circolare attorno alla postazione di caccia. E’ una pratica che risale al XVI secolo, usata principalmente nell’alta Lombardia e nel Veneto.
Oggi il Roccolo non esiste più; al suo posto c'è un bosco di robinie, pini silvestri e ciliegi tardivi, che recentemente l'ente gestore ha acquistato con il contributo della...
Read moreIl posto è un polmone verde che andrebbe assolutamente valorizzato .Bisognerebbe investire nel suo sviluppo per migliorarne la biodiversità e sui controlli per eliminare o ridurre drasticamente l' abbandono di rifiuti e il degrado generale in cui versa anche a causa del fatto che ad agosto bivacca tantissima gente che entra in auto accende giochi defeca liberamente e lascia sporcizia di ogni tipo per fare il bagno nel canale Villoresi e nelle vasche per l' irrigazione. I vigili e i carabinieri conoscono bene il problema ma non vedo controlli se non saltuari. Senza contare che la gente bivacca senza mascherine e distanze di sicurezza e con le auto con la radio a tutto...
Read moreIl parco, purtroppo, è solo sulla carta e indicato da cartelli sparsi qua e là. Non esistono percorsi segnati ma solo una miriade di stradine rurali che possono essere percorse solo in mountain bike (e anche così si rischia). Molti accessi al "parco" sono praticamente delle discariche, personaggi incivili arrivano durante la notte e scaricano nei boschi di tutto. Nella zona tra Pogliano, Vanzago e Parabiago, gli accessi al parco sono stati chiusi con sbarre per evitare sversamenti abusivi che invece continuano.. Unica zona che si salva quella verso l'oasi del Wwf di Vanzago, probabilmente più controllata e con meno possibilità di...
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