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Sanctuary of St. Gerard Majella — Attraction in Caposele

Name
Sanctuary of St. Gerard Majella
Description
The Sanctuary of San Gerardo Maiella, co-located with the Basilica of Santa Maria Mater Domini, is a Roman Catholic church and monastery complex in Materdomini, a frazione of Caposele in the Province of Avellino and the Campania region of Italy.
Nearby attractions
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Piazza Sanità, 83040 Caposele AV, Italy
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C.so S. Alfonso, 83040 Materdomini AV, Italy
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Via Aldo Moro, 4, 83040 Caposele AV, Italy
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Hotel San Gerardo
Via Santuario, 24, 83040 Caposele AV, Italy
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Keywords
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Sanctuary of St. Gerard Majella
ItalyCampaniaCaposeleSanctuary of St. Gerard Majella

Basic Info

Sanctuary of St. Gerard Majella

Via Santuario Materdomini, 27, 83040 Caposele AV, Italy
4.7(2.5K)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

The Sanctuary of San Gerardo Maiella, co-located with the Basilica of Santa Maria Mater Domini, is a Roman Catholic church and monastery complex in Materdomini, a frazione of Caposele in the Province of Avellino and the Campania region of Italy.

Cultural
Accessibility
attractions: Parco fluviale, Museo delle Acque, restaurants: Lo Spigolo, Ristorante Albergo 7Bello, L'Angolo Verde, Antico Ristorante Testa S.R.L., Ristorante Bike Hotel Gerardo Di Masi, Pappatori'a, Chaplin pub pizzeria, Pizzeria La Sorgente da Peppino
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Reviews of Sanctuary of St. Gerard Majella

4.7
(2,485)
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5.0
6y

This Sanctuary is co-located within the Basilica of Santa Maria Mater Domini. The huge parking space is a strong signal that many people flock to this place to honour St. Gerard Majella, the patron saint of expectant mothers, and ask for his prayers and intercessions. His tomb can be found in the older basilica, under the main altar. There is also a newer church built above. For those who want to attend weekday Mass, it is in a chapel within the new church.

I enjoyed the "museum" dedicated to him, where you can see his room and bed, and learn more about him through the items, art pieces and stories. What particularly touched me was the "Room of Bows", where thousands of pilgrims come to place blue or pink bows as a sign of thanksgiving for the miracles received. This can be found at the ground floor.

Of course, don't miss the breathtaking scenery surrounding his sanctuary. Try to go during the off season and you can have the whole place...

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3.0
4y

Gerardo Maiella, Missionario Redentorista, è invocato in tutto il mondo come il Santo delle mamme e dei bambini. Spentosi a Materdomini il 16 ottobre del 1755 alla giovane età di 29 anni, la sua breve esistenza sarà nota come la "Vita meravigliosa di san Gerardo Maiella". Al pari di qualsiasi altro personaggio, san Gerardo Maiella bisogna prenderlo così com'è: una copia del Cristo sofferente, un fanatico della volontà di Dio, un carismatico cacciatore di anime, un mistico spesso in estasi, un semina­tore di miracoli. Nascondere i suoi miracoli sarebbe come rifiutare la storia e scrivere un romanzo. Sarebbe come negare, in Gerardo, la virtù che fu poi la fonte di tutte le altre: "una fede capace di trasportare le monta­gne", secondo la promessa del Signore (Mt 17,20). Certo l'entusiasmo che un taumaturgo lascia dietro di sé si ingrossa e si allarga sempre di più. Come in ogni altro Santo, è evidente che la luce irradiata da Gerardo non è autonoma: egli è solo luce riflessa del Cristo. Uno dei luoghi piu' visitati del Santuario di San Gerardo Maiella e' sicuramente la Sala dei Fiocchi,le cui pareti ed il soffitto sono ricoperti da migliaia di fiocchi rosa e celeste che le mamme hanno donato,nel corso degli anni, al Santo in segno di ringraziamento,per difficolta' di vario genere superate durante la maternita'. Migliaia di fiocchi delle nascite con le foto dei bambini, lasciate dai pellegrini in onore di San Gerardo Maiella. Dopo la Canonizzazione del 1904, il flusso di pellegrini crebbe al punto tale che l'ingrandimento del tempio in onore di San Gerardo divenne l'urgenza principale. Il 16 ottobre 1913 iniziarono i lavori di costruzione. La chiesa fu inaugurata il 31 agosto 1929 e fu consacrata dall'Arcivescovo di Napoli Card. Alessio Ascalesi. Il 18 febbraio 1930, Papa Pio XI concedeva il titolo di Basilica minore. Nel 1931 la statua della Madonna fu incoronata con diadema di oro dal Capitolo Vaticano per mezzo dell' Ecc.mo Mons. Giulio Tommasi, Arcivescovo di Conza e vescovo di S. Angelo dei Lombardi (AV). Dal 1527, troviamo l'antico titolo di Sancta Maria de Silere mutato in Santa Maria Mater Domini, ovvero Madre del Signore. Quando sia avvenuto questo passaggio non ci è dato di sapere, ma in quanto ai motivi - possiamo avanzare delle ipotesi partendo dall'icona stessa della Mater Domini che si venera nel Santuario, poiché esprime plasticamente una delle scene evangeliche in cui...

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5.0
2y

STORIA

Il santuario sorge nel luogo in cui, nel Medioevo, la Vergine apparve due volte a dei poveri pastori intenti a pascolare il gregge sulla sommità di una collina ricoperta di sambuchi. L'apparizione avvenne proprio su un sambuco e, in ricordo dell'evento e su espressa richiesta della Madonna, fu edificata sul posto una cappellina che divenne ben presto meta di molti pellegrinaggi. La chiesa, riedificata ed ingrandita nel corso dei secoli, anche a causa dei frequenti terremoti che hanno interessato la zona, è stata dichiarata da papa Pio XII basilica minore. Essa è, per l'appunto, dedicata alla Madonna, qui invocata sotto il titolo di Mater Domini. Diverse visite pastorali degli arcivescovi di Conza, sotto la cui giurisdizione ricadeva la chiesa, riportano, già a partire dal 1505, che il piccolo luogo di culto attirava pellegrinaggi da tutta l'Irpinia, la Lucania e il Salernitano. L'afflusso era tale che papa Giulio II con una bolla concesse indulgenze al luogo sacro.

Con la venuta di Sant'Alfonso Maria de' Liguori nel 1748 fu costruito accanto alla venerata cappella mariana un collegio di Padri redentoristi che divennero, così, i custodi del luogo mariano, precedentemente amministrato dal capitolo del clero di Caposele. Qui il 16 ottobre 1755 morì san Gerardo Maiella, il cui culto ha affiancato quello per la Mater Domini. A causa dell'aumento esponenziale del numero dei pellegrinaggi presso la venerata tomba di San Gerardo, l'antica chiesa è stata affiancata, dal 1974, dalla chiesa del Redentore, a forma di tenda e alta più di 46 metri. Oltre alle due chiese, il Santuario si compone di molti altri spazi per l'accoglienza dei pellegrini, di una sala per le confessioni, di un teatro e di sale che espongono alla venerazione dei fedeli oggetti appartenuti a San Gerardo nonché ex voto donati nel corso dei secoli al santuario.

Anche qui... Grazie a...

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CristianCristian
STORIA Il santuario sorge nel luogo in cui, nel Medioevo, la Vergine apparve due volte a dei poveri pastori intenti a pascolare il gregge sulla sommità di una collina ricoperta di sambuchi. L'apparizione avvenne proprio su un sambuco e, in ricordo dell'evento e su espressa richiesta della Madonna, fu edificata sul posto una cappellina che divenne ben presto meta di molti pellegrinaggi. La chiesa, riedificata ed ingrandita nel corso dei secoli, anche a causa dei frequenti terremoti che hanno interessato la zona, è stata dichiarata da papa Pio XII basilica minore. Essa è, per l'appunto, dedicata alla Madonna, qui invocata sotto il titolo di Mater Domini. Diverse visite pastorali degli arcivescovi di Conza, sotto la cui giurisdizione ricadeva la chiesa, riportano, già a partire dal 1505, che il piccolo luogo di culto attirava pellegrinaggi da tutta l'Irpinia, la Lucania e il Salernitano. L'afflusso era tale che papa Giulio II con una bolla concesse indulgenze al luogo sacro. Con la venuta di Sant'Alfonso Maria de' Liguori nel 1748 fu costruito accanto alla venerata cappella mariana un collegio di Padri redentoristi che divennero, così, i custodi del luogo mariano, precedentemente amministrato dal capitolo del clero di Caposele. Qui il 16 ottobre 1755 morì san Gerardo Maiella, il cui culto ha affiancato quello per la Mater Domini. A causa dell'aumento esponenziale del numero dei pellegrinaggi presso la venerata tomba di San Gerardo, l'antica chiesa è stata affiancata, dal 1974, dalla chiesa del Redentore, a forma di tenda e alta più di 46 metri. Oltre alle due chiese, il Santuario si compone di molti altri spazi per l'accoglienza dei pellegrini, di una sala per le confessioni, di un teatro e di sale che espongono alla venerazione dei fedeli oggetti appartenuti a San Gerardo nonché ex voto donati nel corso dei secoli al santuario. Anche qui... Grazie a Dio🙏⛪🚗🌤🤗
GiuseppeGiuseppe
Il santuario sorge nel luogo in cui, nel Medioevo, la Vergine apparve due volte a dei poveri pastori intenti a pascolare il gregge sulla sommità di una collina ricoperta di sambuchi. L'apparizione avvenne proprio su un sambuco e, in ricordo dell'evento e su espressa richiesta della Madonna, fu edificata sul posto una cappellina che divenne ben presto meta di molti pellegrinaggi. La chiesa, riedificata ed ingrandita nel corso dei secoli, anche a causa dei frequenti terremoti che hanno interessato la zona, è stata dichiarata da Papa Pio XII Basilica Minore. Essa è, per l'appunto, dedicata alla Madonna, qui invocata sotto il titolo di Mater Domini. Diverse Visite pastorali degli Arcivescovi di Conza, sotto la cui giurisdizione ricadeva la chiesa, riportano, già a partire dal 1505, che il piccolo luogo di culto attirava pellegrinaggi da tutta l'Irpinia, la Lucania ed il Salernitano. L'afflusso era tale che papa Giulio II concesse al luogo sacro una bolla con relative indulgenze. Con la venuta di Sant'Alfonso Maria de' Liguori nel 1748 fu costruito accanto alla venerata cappella mariana un Collegio di Padri Redentoristi che divennero, così, i custodi del luogo mariano, precedentemente amministrato dal Capitolo del clero di Caposele. Qui il 16 Ottobre 1755 morì San Gerardo Maiella il cui culto ha affiancato quello per la Mater Domini. A causa dell'aumento esponenziale del numero dei pellegrinaggi presso la venerata tomba di San Gerardo, l'antica chiesa è stata affiancata, dal 1974, dalla chiesa del Redentore, a forma di tenda ed alta più di 46 metri. Oltre alle due chiese, il Santuario si compone di molti altri spazi per l'accoglienza dei pellegrini, di una sala per le confessioni, di un teatro e di sale che espongono alla venerazione dei fedeli oggetti appartenuti a San Gerardo nonché ex voto donati nel corso dei secoli al Santuario.
Angelo RauseoAngelo Rauseo
This sanctuary is a historical place of faith and charity. It is dedicated to a beloved Saint who is closely associated with families, mothers and children, especially when suffering from an illness. Innumerable families dedicate a picture or memento of a childbirth and ask for the Saint blessing: an entire room of the sanctuary is dedicated to this practice. Hospitality structures and restaurants surround the sanctuary and welcome the people visiting for more than a day.
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STORIA Il santuario sorge nel luogo in cui, nel Medioevo, la Vergine apparve due volte a dei poveri pastori intenti a pascolare il gregge sulla sommità di una collina ricoperta di sambuchi. L'apparizione avvenne proprio su un sambuco e, in ricordo dell'evento e su espressa richiesta della Madonna, fu edificata sul posto una cappellina che divenne ben presto meta di molti pellegrinaggi. La chiesa, riedificata ed ingrandita nel corso dei secoli, anche a causa dei frequenti terremoti che hanno interessato la zona, è stata dichiarata da papa Pio XII basilica minore. Essa è, per l'appunto, dedicata alla Madonna, qui invocata sotto il titolo di Mater Domini. Diverse visite pastorali degli arcivescovi di Conza, sotto la cui giurisdizione ricadeva la chiesa, riportano, già a partire dal 1505, che il piccolo luogo di culto attirava pellegrinaggi da tutta l'Irpinia, la Lucania e il Salernitano. L'afflusso era tale che papa Giulio II con una bolla concesse indulgenze al luogo sacro. Con la venuta di Sant'Alfonso Maria de' Liguori nel 1748 fu costruito accanto alla venerata cappella mariana un collegio di Padri redentoristi che divennero, così, i custodi del luogo mariano, precedentemente amministrato dal capitolo del clero di Caposele. Qui il 16 ottobre 1755 morì san Gerardo Maiella, il cui culto ha affiancato quello per la Mater Domini. A causa dell'aumento esponenziale del numero dei pellegrinaggi presso la venerata tomba di San Gerardo, l'antica chiesa è stata affiancata, dal 1974, dalla chiesa del Redentore, a forma di tenda e alta più di 46 metri. Oltre alle due chiese, il Santuario si compone di molti altri spazi per l'accoglienza dei pellegrini, di una sala per le confessioni, di un teatro e di sale che espongono alla venerazione dei fedeli oggetti appartenuti a San Gerardo nonché ex voto donati nel corso dei secoli al santuario. Anche qui... Grazie a Dio🙏⛪🚗🌤🤗
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Giuseppe

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Angelo Rauseo

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