Già dall’ingresso si percepisce l’importanza del luogo: il viale che sale al monumento, immerso nel verde del Colle dei Cappuccini, prepara a qualcosa di grande. Appena lo si scorge, il suo fascino è immediato: non mi sarei mai aspettato un monumento tanto imponente e al tempo stesso così carico di significato.
L’opera, realizzata dallo scultore Vito Pardo e inaugurata nel 1912, commemora la Battaglia di Castelfidardo del 1860, un episodio decisivo del Risorgimento italiano. Fu proprio qui che le truppe piemontesi sconfissero l’esercito pontificio, aprendo la strada all’unificazione delle Marche e dell’Umbria al Regno d’Italia.
Il gruppo scultoreo in bronzo è spettacolare: un turbine di soldati in avanzata che sembra quasi muoversi, spinto da un vento ideale di libertà e coraggio. È uno dei monumenti più dinamici e realistici del suo tempo — una vera opera d’arte, oltre che un simbolo storico.
Intorno si estende un parco panoramico che domina la vallata, regalando una vista mozzafiato fino al mare Adriatico. La quiete del luogo contrasta con l’energia del monumento, creando un senso di rispetto e riflessione.
💡 Curiosità: • Il monumento fu dichiarato Monumento Nazionale già nel 1912, pochi mesi dopo l’inaugurazione, per il suo altissimo valore simbolico. • L’opera originariamente doveva essere collocata a Torino, ma venne scelta Castelfidardo proprio per l’importanza storica della battaglia. • Ogni anno, a settembre, la città celebra una rievocazione storica della battaglia proprio ai piedi del monumento.
In sintesi, un luogo che unisce storia, arte e paesaggio in modo perfetto. Vale assolutamente una visita: non è solo un monumento, ma un’esperienza che fa rivivere una pagina fondamentale della...
Read moreCollocato in prossimità del centro storico, è stato realizzato in bronzo fuso a cera persa per commemorare il cinquantenario della battaglia di Castelfidardo del 18 settembre 1860. ll monumento, alto circa 6 metri e lungo 12, poggia su una montagna di 160 mq in massi di travertino bianco di Ascoli che cela, nella parte posteriore, una cripta di stile assira. Le figure dei soldati, massa informe appena abbozzata, diventano sempre più reali e più grandi fino a comporre il soggetto più definito: il generale Cialdini che, a cavallo del suo destriero, indica il nemico incitando i suoi alla carica. Colte nel momento di massimo pathos dell’attacco, le figure dei soldati sono un campionario delle espressioni di dolore, foga e disperazione, caratteristiche di uomini in guerra. L’imponente gruppo bronzeo è circondato da un grande e rigoglioso parco con tanti e suggestivi angoli di natura (all’epoca della realizzazione, il Ministero dell’Agricoltura fece piantumare la collina con 20000...
Read moreSuggerisco ai turisti che soggiornano alla Riviera del Conero di visitare questo monumento deidicato alla Battaglia di Castelfidardo. La peculiarità di questo parco è che al centro si erge un imponente gruppo bronzeo realizzato dallo scultore Vito Pardo nel 1923. Una scultura con oltre cento figure di bersaglieri condotti dal Generale Cialdini a cavallo del suo destriero. Camminando intorno al gruppo bronzeo si percorre: "la Via del Risorgimento" dove si scorgono i busti dei personaggi che con le loro azioni, la loro politica e il loro sacrificio hanno contribuito all'Unità d'Italia. Essi sono, Mazzini, Cavour, D'Azeglio, Giuseppe e Anita Garibaldi, Gioberti, Vittorio Emanuele II, Nino...
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