The Ducal Palace, also known as Reggia di Colorno, is an edifice in the territory of Colorno (province of Parma), Emilia Romagna, Italy. It was built by Francesco Farnese, Duke of Parma in the early 18th century on the remains of a former castle.
A Rocca (castle) was built on the site by Azzo da Correggio as a defence of the Po River. It belonged to the Correggio and Terzi families, and in the 16th-17th centuries it was restored by countess Barbara Sanseverino, who desired a true palace for her court, and to house her prestigious collection of works by painters such as Raphael, Titian, Mantegna and Correggio.
After the beheading of Barbara Sanseverino by the Duke Ranuccio Farnese, the palace was acquired by the Farnese of Parma. Ranuccio II and his wife Margherita Violante began a complete reconstruction that was completed under their son Francesco, directed by architect Ferdinando Bibbiena. The palace was the home of the defunct Enrichetta d'Este, widow of Antonio Farnese, Duke of Parma.
In the 18th century, Duke Philip commissioned its restoration by the French architect Ennemond Alexandre Petitot, and tried to emulate in the interior the decor of the Palace of Versailles. Philip was married to Princess Louise Élisabeth of France, who was the eldest daughter of Louis XV of France.
On November 28, 1807, after the annexation of the Duchy of Parma to the French Empire, the palace was declared "imperial property" and new restoration works were started. After the Congress of Vienna, the duchy went to Marie Louise, Napoleon's wife, who made the Reggia her favourite residence and created a wide English-style garden.
After the unification of Italy, it became a state possession, and in 1870 it was acquired by the province of Parma, and is now home to ALMA, a world-renowned Italian culinary school.
The first park dates from that of 1480, commissioned by count Roberto Sanseverino. Under Francesco Farnese it was renovated with a mix of French- and Italian-style landscape garden, which was further modified by Duchess Marie Louise. Damaged during World War II, it has been recently returned to its antique splendour by a...
Read moreSono stata a visitare questa reggia quasi per caso. Ero in zona di Parma ed ho cercato un posto di interesse storico ed artistico per passare un pomeriggio. La reggia di Colorno è facilmente raggiungibile e dista circa 15 minuti di strada dall'uscita del casello di Parma centro. Quest' imponente edificio storico sorge in un piccolo paese e si compone di villa e giardino annesso. Il giardino è chiuso da un grande cancello laterale la reggia ed è a libero accesso. Entrando si può vedere la facciata posteriore dell'edificio davanti la quale c'è il cortile con basse aiuole simmetriche di bruxus intagliate a labirinto curvilineo circondate da alcune piante di limoni in vaso. Lateralmente i pergolati con camminamento ombreggiato (molto suggestivo). Alla fine del cortile sorgono due fontane ed una breve scalinata che conduce al laghetto (o forse stagno data l'acqua torbida?). Il palazzo è accessibile dal portone principale che dà sulla piazza oppure dalla scalinata lato giardino. Per visitare l'interno delle stanze della reggia bisogna munirsi di ticket alla biglietteria (i prezzi sono indicati anche sul sito on line). Le visite sono guidate con guida in carne ed ossa ad orario prestabilito (1 ogni 40 minuti circa), oppure con audioguida (viene rilasciato un QR code da scansionare per ascoltare dal proprio cellulare la spiegazione di ogni stanza). Quest'ultimo metodo permette maggior libertà di muoversi all'interno dell'edificio. Gli ambienti sono di interesse artistico notevole, gli arredi d'epoca sono presenti in buona parte delle stanze, i quadri e gli stucchi sono impressionanti! All'interno di alcune stanze disposte in enfilade ad anello ci sono grandi stufe in ceramica o camini in pietra, un bellissimo fortepiano (strumento musicale), scrittoi e madie nonchè dipinti e ceramiche di pregio. Il biglietto include anche l'accesso alla cappella della reggia, anche questa di grande valore artistico. Credo che la visita sia stata davvero molto interessante e mi stupisco di quanti posti belli e ben conservati ci siano nella nostra stupenda Italia ma purtroppo questi gioielli non siano così ben...
Read moreBeata ignoranza. La mia , sicuramente, perché rapita dalla magia del pensiero di visitare una Reggia, soprattutto in questo periodo di privazioni causate dal Covid, non ho approfondito preventivamente cosa mi sarei dovuta aspettare dalla visita alla Reggia di Colorno. Sempre io invece, principessa mancata, ho affrontato un viaggio in solitaria da Pescara in treno e sono arrivata dinnanzi al maniero. Nonostante avessi prenotato telefonicamente la visita guidata per me sola, per le ore 12:00 di un sabato mattina, mi sono sentita, come spesso accade, ribadire che invece era riservata per 2 persone, in quanto pare sovente inconcepibile in Italia, immaginare una donna capace di simili iniziative. Beata ignoranza. La stessa di uno dei partecipanti del gruppo delle ore 12:00 con la sua mascherina chirurgica sotto il naso, in bellavista, senza che la guida lo richiamasse al rispetto delle regole durante tutto il tempo (80 minuti della durata forse non erano sufficienti per accorgersene). Beata ignoranza. Cosa dire poi dei servizi igienici (fermi ai tempi dei reali che hanno occupato la Reggia), ubicati all'interno della Biglietteria, per cui se fate parte dei malcapitati partecipanti all'ultima visita della mattinata, appunto quella delle 12:00, che non vi venga in mente di rientrare all'interno della biglietteria per fruirne, perché l'addetta, seccata in quanto in chiusura, vi solleciterà a sbrigare i vostri bisogni. Tristezza infinita, commisurata al rammarico per questi addetti che non si rendono conto, di quanto tutti rischiamo di poter perdere prestissimo questa libertà, se dovessero privarci anche della cultura. La Reggia al suo interno è pressoché vuota degli arredi, per cui potete solo chiudere gli occhi durante la narrazione ed immaginare i fasti di quei tempi. Il giardino, pubblico, ripartito in stile francese nella prima parte adiacente il palazzo ed inglese nel proseguo, non è niente di eccezionale, per cui solo la mia velleità artistica amatoriale di fotografa, mi ha consentito di realizzare qualche magico scatto. Beata ignoranza e a questo punto anche...
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