Piccolo ma significativo museo dedicato alle testimonianze archeologiche della Valle di Non dalla preistoria all’alto medioevo.
"Il percorso espositivo, che si sviluppa in quattro sezioni comunicanti, propone un ideale viaggio che conduce il visitatore a scendere nel cuore della struttura come nelle viscere della storia per poi risalire fino alla contemporaneità. Il percorso espositivo inizia dall’atrio, luogo di sosta, per poi scendere immergendosi nel passato della Val di Non, questa discesa rappresenta la metafora sequenza stratigrafica, in sui sono collocati i materiali rinvenuti attraverso il “pozzo del tempo”. La scelta di utilizzare pareti inclinate in combinazione con una luce soffusa e artificiale, data l’assenza programmata di finestre, ha la funzione di destabilizzare il visitatore, cercando di colpire visivamente anche il turista che arriva di fretta. Dalla profondità del tempo inizia la salita, in cui le sale si susseguono in una salita continua con la luce proveniente soltanto dall’alto, senza una visuale sull’esterno. La luce poi compare nuovamente dopo il ricordo del sacrificio dei martiri anauniensi. Infine si apre una grande vetrata che riporta il visitatore all’oggi, alla visione della valle ed in particolare del Monte Ozol, sul quale le indagini svolte hanno rilevato la presenza di un’area sacrale risalente alla fine dell’età del Bronzo, caratterizzata da grandi roghi votivi e testimonianze di libagioni rituali. La luce è un elemento molto significativo durante il percorso museale, come una specie di “metafora” perché nelle prime sale la luce è più radente, come se le epoche più remote fossero avvolte dall’ombra, mentre avvicinandosi ai tempi meno lontani, ritorna la...
Read moreProbabilmente quando si fanno iniziative di animazione per i bimbi piccoli il musei si anima, ma le raccolte e l'appoggio multimediale sono piuttosto deludenti. Quest'ultimo infatti è largamente non funzionante: a domanda precisa sulla ragione del non funzionamento, mi è stato risposto che ciò che conta sono le raccolte. Bene, allora togliete del tutto il multimediale. Raccolte poco invitanti per una scuola, superiore, sembra di assistere all'elenco della spesa anziché alla ricostruzione della storia della Valle: percorso asettico, interessante per uno studente di archeologia, non per un adolescente medio o un adulto senza troppo interesse per l'antico. Consiglierei di esporre meno e di puntare di più sul multimediale a supporto. Molto meglio l'esposizione su Sanzeno antica nel piano inferiore. La stessa mancanza di cartoline, gadget e bevande fresche è la cartina al tornasole di questa istituzione culturale, che purtroppo risente, durante la settimana, di un'ingessatura...
Read moreMuseo ammirevole, ricco di informazioni, bello anche esteticamente e ben inserito nel contesto paesaggistico. Organizzato nel percorso e nei servizi. Alcuni reperti sono riproduzioni, ma utili alla lettura complessiva della storia ricchissima di questo territorio. Si giunge alla fine incuriositi e stimolati all'esplorazione. Insomma un museo che assolve in pieno il proprio ruolo perché riesce a proiettare la propria azione all’esterno delle proprie mura, in rapporto con i “paesaggi culturali” e con le comunità che li abitano e li animano. Appena usciti attraversate la strada, di fronte trovate il sorprendente sentiero che conduce al Santuario di San Romedio, un luogo sacro che affonda le radici nella preistoria. È solo un primo assaggio di tutto quello che è possibile assaporare. Come le ottime mele. Ne ho comprato una cassetta...
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