Un cancello di ferro - con il logo di due martelli incrociati - aperto a metà. Dentro al cortile vagoncini - di quelli che si usavano una volta nella miniere - martelli pneumatici ed un plastico con candelotti finti di dinamite legati ad una corda. E tanti altri attrezzi, ormai arrugginiti, assieme a tavoli con panche accessibili a tutti coloro che vogliono qui consumare il loro pranzo al sacco. In fondo al cortile... un edificio. Sulla porta gli orari di visita. È l'Ecomuseo della miniere Zanalbert di Colere . L'edificio che lo ospita è stato recuperato dall'antica Laveria della Fluorite che qui giungeva dalla miniere sulla Presolana. All'interno c'è un ancora un vecchio scivolo che serviva a portare via il prodotto finito ed un vascone dove si riversa ancora adesso una cascata d'acqua. Entriamo... ed un signore gentile ci accoglie e ci spiega che dobbiamo attendere qualche minuto perché sta finendo la visita precedente, poi sarà tutto per noi. Quando ritorna, comincia a spiegarci tutte le cose che incontriamo nel percorso di visita. Dalla macchina per produrre acetilene dal carburo ai minerali che lui stesso ha raccolto. E che minerali ! Di ognuno dice il nome e ne racconta la storia. Spiega con un entusiasmo che si vede raramente. E questo entusiasmo ci contagia e vogliamo sapere tutto. Quando parla delle sue pietre, gli brillano gli occhi. E che dire della raccolta dei fossili (vecchi centinaia di milioni di anni). Dalle piccole "Daonelle " su lastra di pietra al "Nautilus" ed anche, alle Ammoniti. Orgoglioso di essere stato lui a raccoglierli su per i monti lì intorno ma anche in quelli più lontani. Ci racconta che comincio` a 15 anni andando in compagnia di una persona più grande di lui a cercare minerali e fossili. Da allora, ormai, sono passati più di 50 anni. In questo tempo ha imparato a riconoscere ogni minerale ed ogni fossile che incontra. E se poi ha qualche piccolo dubbio ha i suoi libri da consultare. Fino a qualche anno fa l'avremmo visto anche nella miniera... sulla Presolana a fare da guida. Spera di riuscire a tornarci e risolvere il problema che ha bloccato le visite. Anche noi... lo speriamo. Il museo merita una visita, non ha nulla da invidiare ad altri musei che ho visto. Noi ci siamo capitati per caso e ne siamo...
Read moreUna piacevole sorpresa. Nonostante le indicazioni di Google Maps lo davano per "chiuso", abbiamo scoperto che nei periodi estivi e nelle vacanze natalizie, oppure su prenotazione, è possibile visitare questo prezioso museo. Organizzato su 3 livelli (con disponibilità di utilizzare un ascensore), ospita fossili, minerali, attrezzature per minatori, fotografie e documenti d'epoca e altro ancora. Il custode è molto disponibile nel far da guida ai visitatori e nel soddisfare le loro curiosità. Presente un'area video dove ammirare due distinti filmati, della durata di circa 30 40 minuti, che narrano la storia locale. L'ingresso è gratuito, anche se doverosa è la mancia per il tempo e la passione spesa nel realizzare questo angolo di storia. Internamente al museo, al secondo piano, vi sono anche dei servizi igienici. All'esterno, ad una decina di metri dall'ingresso,è disponibile una piccola area picnic con 2 griglie e...
Read moreUna bella sorpresa, un interessante museo ricavato da una vecchia laveria dove arricchivano il materiale inviato giù via cavo dalle miniere di colere (zona rifugio albani), chiuse nell'80. Oltre agli strumenti minerari dell'epoca resterete a bocca aperta nel vedere l'infinità di minerali e fossili trovati da Piero sulle nostre Orobie (con qualche eccezione) che ve le spiegherà nel dettaglio. Da assoluto ignorante in materia sono rimasto veramente soddisfatto di quello che ho visto e sentito, ora l'intenzione è quella di visitare le miniere...
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