Parlo esclusivamente per la ristorazione, poichè alla visione di questo rifugio durante la salita con Skyway ho immediatamente capito che nonostante fossero le 11.45 e avessimo una scarsa ora di permanenza a Punta Helbronner, dovevamo assolutamente raggiungerlo. Appena in tempo per l'apertura della cucina e su saggio consiglio dell'affabilissimo oste, abbiamo degustato un'ottima grappa casalinga ai frutti rossi e, con una vista unica sul Monte Bianco, due gioiellini di pietanze locali che a fatica riuscirò a dimenticare. Se gradite il connubio tra aria frizzante e polenta concia bollente, infatti, consiglio vivamente di pranzare sui tavoli all'esterno. E se avete uno stomaco accogliente, di fidarvi ciecamente del cuoco, che serve a mio parere le più golose tradizionalità (anche leggermente rivisitate) valdostane in chiave semplice, casereccia e più che saziante. Le porzioni abbondanti valgono infatti quell'euro in più per il quale tanti si lamentano - e che per lo standard attuale dei rifugi montani, in realtà, nemmeno sussiste.