La suggestiva struttura del Castello Ducale di Crecchio, nel suo complesso, mostra nelle sue linee costruttive la trasformazione subita nei secoli da nucleo prettamente difensivo a organismo architettonico residenziale, costituito da quattro corpi serrati da torri disposti intorno ad un cortile aperto a loggiato su due lati.
La torre, caratterizzata da notevole spessore murario, si articola in tre piani, e al suo interno una scala ricavata nelle mura consente di raggiungere il livello più alto.
Storia e leggende: non si conosce con precisione la data di costruzione del castello, ma sicuramente esso ha subito attraverso i secoli numerosi rimaneggiamenti. La torre primitiva, quella rivolta a nord-est, detta torre normanna e risalente al secolo XII, rappresenta con molta probabilità il corpo originario da cui successivamente, nel tempo, si sviluppò il resto della struttura. Le torri esposte a sud, con caratteri tardo gotici, il perimetro murario e alcuni ambienti interni, sono invece costruzioni attribuibili al XV secolo. Nel 1789 il castello subì ulteriori modifiche ad opera dei De Riseis che trasformarono il manufatto da struttura difensiva a residenza, facendo coprire a tetto il camminamento merlato per ricavarne un secondo piano. La storia più recente del castello è strettamente legata al 9 settembre 1943, quando nella residenza fecero tappa per una notte il re Vittorio Emanuele II, la Regina e il principe Umberto e dello Stato Maggiore, che in fuga da Roma e inseguiti dai Tedeschi, prima di imbarcarsi dal porto di Ortona, furono ospiti del castello per una notte. Poco dopo, tra la fine del 1943 e l'estate del 1944, il castello venne pesantemente bombardato. Solo negli anni settanta del XX secolo, per iniziativa della Soprintendenza ai Beni Architettonici dell'Aquila, il castello fu restaurato nelle forme attuali
Sembra che salendo i gradini che portano all’antica torre di avvistamento, detta anche “Torre dell’ulivo”, si avvertano presenze e lamenti provenire dalle mura a motivo di un’antica leggenda secondo la quale sarebbe stata utilizzata per decapitare gli oppositori di uno dei proprietari del castello fino all’avvento della famiglia De Riseis quando fu piantato sulla sua sommità un albero di olivo in segno di pace. Altra leggenda narra che nelle sale del Castello si odano i passi dei fantasmi del De Riseis e della sua bellissima amante o se ne scorgano le ombre attraversare le stanze del Castello sospesi nell’aria.
Musei e mostre: Il Museo dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale è ospitato nel Castello Ducale De Riseis di Crecchio (Ch) dal 1995 data della sua fondazione. L'esposizione dei reperti è articolata su due piani del Castello e raccoglie reperti eccezionali che hanno permesso di ricostruire la civiltà dell'Abruzzo Bizantino. Due sale del primo piano ospitano una mostra permanente dal titolo "Etruschi in Abruzzo".
Nei dintorni: lo splendido borgo medievale di Crecchio, il Parco dei Mulini, Villa romana in...
Read morebellissimo castello, ottimo panorama, museo discreto
il piccolissimo e ordinatissimo paesino di Crecchio, in provincia di Chieti, è dominato da questo castello che prende origine da un'antica torre del 1200. a partire dal 1400 inizia la sua trasformazione che lo vede passare da struttura difensiva ad abitazione nobiliare. nel 43 ospitò i Savoia in fuga dopo l'armistizio in quanto i proprietari erano molto amici con i reali e la moglie dama di corte nonchè madrina di battesimo di uno dei principi. all'interno è ospitato il museo dell'Abruzzo bizantino e dell'alto medioevo. il percorso espositivo si sviluppa su due piani e complessivamente 17 sale, alcune velocissime da visitare. le prime 3, a sinistra della biglietteria, sono dedicate ai ricordi della famiglia proprietaria. vi sono foto e busti delle figlie, dei Re che spesso si recavano da loro in vacanza a Pescara e un'antica armatura. nella terza stanza si accede alla torre, la cui salita non è molto impegnativa in quanto sono un centinaio di scalini, anche se lo spazio è molto ridotto. alla cima, uscendo sul terrazzino, si gode di uno splendido panorama sulla vallata e le colline. non da problemi anche a chi come me soffre di vertigini. al piano superiore si trovano le 8 sale dedicate al periodo bizantino - VI, VII sec. d.C. -. una trentina di pannelli, scritti molto bene anche se forse un po' eccessivi, spiegano quanto esposto in vetrina nonchè i vari aspetti della vita in Abruzzo in quel periodo. una quindicina di vetrine espongono pochi reperti, ben visibili. alcuni sono mancanti nonostante le didascalie ne indichino la presenza. ci sono anche un paio di vasi, un elmo e un frammento decorativo di arco. le ultime due sale sono dedicate una alle ricostruzioni di alcune lance e stendardi e l'altra a 3 o 4 abiti militari, con grande scudo colorato. queste sono meno interessanti. si scende quindi al piano inferiore dove una prima sala espone un bel repertorio di armi e elmi, corredati da 4 pannelli informativi. le successive 3 sono dedicate a reperti vari - oggetti in legno, vasellame da cucina, la ricostruzione di una sedia, un telaio -. l'ultima sala espone in 5 grandi vetrine la collezione Fraracci, con reperti per lo più etruschi - lucerne, vasellame da cucina, ecc. -. accanto alla biglietteria è possibile visionare una serie di video, alcuni di breve durata. la visita richiede circa 2 ore e mezza, video esclusi, volendo leggere tutti i pannelli. il museo è aperto nei seguenti orari. dal 15 giugno al 15 settembre : tutti i giorni, compreso i festivi, ore 10:00-12:00 / 16:00-20:00 dal 16 settembre al 31 marzo: sabato ore: 15:00-18:00, domenica e festivi ore 10:00-12:00 / 15:00-18:00 dal 1 aprile al 14 giugno: sabato ore 16:00-19:00, domenica e festivi 10:00-12:00 / 16:00-19:00 l'ingresso è libero ma è gradita una donazione, per mantenere le attività di chi gestisce il...
Read moreCrecchio un paesino piccolissimo e pulitissimo. Per arrivare al borgo vero e proprio si passa attraverso vigneti e uliveti che regalano un panorama rilassante e per nulla scontato. Arrivati su nel borgo del castello si trova un passaggio pedonale che regala una vista fantastica sulle varie contrade. Il castello è accessibile con un entrata a offerta libera,all'interno c'è una mostra molto ben allestita,e i due volontari che vi accoglieranno vi daranno delucidazioni sia sulla storia del paese,sia sulla mostra allestita nel castello. Passeggiando poi per i vari vicoli del paese si possono ammirare le varie stradine medievali ancora meravigliosamente conservate e perfettamente restaurate. Tra le colline che collegano la costa adriatica al massiccio montuoso della Majella, si trova l’antico paese di Crecchio (Chieti), che ancora oggi conserva l’aspetto di un borgo antico, dominato dal suggestivo Castello De Riseis-D’Aragona. Il castello è stato edificato su una precedente costruzione, una torre normanna del duecento, chiamata “dell’ulivo”. Grazie a una serie di trasformazioni messe in opera dal XV secolo in poi, il castello passò da fortificazione difensiva a edificio abitativo. Furono aggiunti il loggiato meridionale, il loggiato superiore (che portò alla eliminazione della preesistente merlatura) e il piano nobile del palazzo, utilizzato come residenza vera e propria dei Signori del posto. Nel 1943 ospitò la Famiglia Reale di Savoia e tutto lo Stato Maggiore, in fuga da Roma verso Brindisi, in quanto i proprietari erano molto amici con i reali e la moglie dama di corte e madrina di battesimo di uno dei principi. Nel giugno del 1944 fu gravemente compromesso dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e solo negli anni settanta fu restaurato nelle forme attuali. Oggi ospita il Museo Archeologico dell'Abruzzo Bizantino e Altomedievale. Molto bella anche la parte più antica del centro abitatodi Crecchio, il "borgo medievale", dove è situato il palazzo municipale e l'antica chiesa di S. Maria da Piedi, oggi adibita...
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