Giants' grave of S'Ena'e Thomes
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La Tomba dei Giganti S’Ena e Thomes è situata nella valle dell’Isalle, lungo la strada Dorgali-Lula oltre il bivio per Orosei. Il monumento funebre, già noto all’inizio del secolo, fu scavato e restaurato a causa del suo pessimo stato di ritrovamento nel 1977 da Francesco Nicosia, l’allora Soprintendente Archeologico di Sassari e Nuoro. Il sepolcro si erge in tutta la sua maestosità nel cuore della vegetazione: con struttura dolmenica, largo complessivamente 16, 20 mt ed integralmente costituito da granito. Centralmente si trova la stele centinata monolitica che chiude la camera sepolcrale, con una cornice in rilievo, più spessa nella parte inferiore. Essa è alta 3,65 mt, larga 2,10 mt, spessa 0,40 e pesante ben 7 tonnellate. Alla base vi è il piccolo portello d’accesso simboleggiante il passaggio dal mondo dei vivi a quello dei morti (alt. m 0,50; largh. m 0,48). Ai lati della stele vi sono lastroni infissi nel terreno a grandezza decrescente che vanno a formare il recinto a semicerchio che costituisce l’esedra, avente una corda di 10,20 mt e una freccia di 4,20. Il retro della tomba è composto dal corridoio funerario lungo 10,90 mt, largo 0,80 e alto 1,50mt. È composto da ortostati sormontati da un filare di pietre di piccole e medie dimensioni sui quali poggiava direttamente la copertura di grandi lastre a piatta banda: tre erano ancora nella posizione originaria e altre due erano rovesciate sul fianco della tomba. Il pavimento doveva essere a lastrine ma ormai non se ne ha alcuna traccia a causa dei saccheggi dei clandestini. Il sito è stato danneggiato anche dalla presenza di un esteso villaggio romano perdurato sino all’alto medioevo (dal III sec. a. C. al VI – VII secolo d. C.). Sono stati rinvenuti diversi materiali come 2 monete sardo/puniche, un bronzetto di Costantino, uno spillone bronzeo e frammenti di ceramiche romane e altomedievali. Una particolarità di questa meravigliosa opera è la sua disposizione che, a differenza delle altre Tombe dei Giganti, è orientata a sud e non a est o sud-est verso il sole nascente, forse in relazione al sorgere del sole nel periodo degli equinozi. Una ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica ha evidenziato come questa tomba, come quella di Goronna a Paulilatino e quella di Baddu Pirastru a Thiesi, siano orientate verso la stella Aldebaran, della costellazione del Toro. Dalla SS 131 prendere l’uscita per Nuoro/Olbia e percorrere la SS 131 DCN per circa 70 km. Prendere l’uscita per Dorgali/Orosei e percorrere la SP 38 per circa 4 km. Troverete una piccola piazzola sulla sinistra e il sito è ben segnalato dai cartelli turistici. Aprire il cancello (senza lucchetto per garantire l’accesso a chiunque voglia visitarla, con la raccomandazione di chiuderlo una volta andati via) e proseguire per circa 400/500 metri seguendo il sentiero che porterà alla tomba.
Ilaria CardellaIlaria Cardella
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Tra i più intriganti enigmi della storia della nostra Isola vi è senza dubbio quello relativo alle tombe dei giganti. Uno degli esempi più suggestivi di queste antiche costruzioni è quello di S’Ena e Thomes, che si trova nel territorio di Dorgali ed è considerato uno dei più bei monumenti dolmenici della Sardegna nuragica. Conservato in un ottimo stato, il complesso di S’Ena e Thomes si presenta possente e maestoso, molto simile a come doveva essere migliaia di anni fa. La sua esedra, il cui semicerchio rappresenta probabilmente le corna di un toro, ha una larghezza superiore ai 10 metri e la sua stele centrale è alta quasi 4 metri, con un peso di circa 7 tonnellate. Le dimensioni ciclopiche fanno ben presto capire il motivo per il quale questo monumento, e più in generale tutti i monumenti funerari dei nostri antenati nuragici, siano chiamati “tombe dei giganti”. Forse a causa della grande carica di arcaicità e spiritualità che questo luogo sprigiona, nel corso del tempo si sono inoltre susseguite numerose leggende che ne attribuivano l’utilizzo da parte di esseri mitologici. In realtà queste costruzioni erano adibite a sepolture collettive e, secondo gli studi effettuati, sarebbe da escludere che esse fossero dei veri e propri cimiteri, mentre è più probabile che l’onore della sepoltura all’interno delle tombe dei giganti non fosse riservato a tutti i defunti del popolo nuragico ma soltanto a pochi eletti delle classi altolocate.
Alberto LilliuAlberto Lilliu
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La Tomba dei Giganti S’Ena e Thomes, una delle più belle del nostro territorio, è situata nella valle dell’Isalle, lungo la strada Dorgali-Lula oltre il bivio per Orosei. Arrivarci è relativamente facile e dopo una passeggiata di pochi minuti la vedete spuntare da dietro la macchia. Arrivati al parcheggio sterrato troverete il cancello da richiudere immediatamente per evitare che il bestiame al pascolo possa scappare. Appena iniziato il percorso troverete le frecce disegnate con le pietre locali e basta seguirle per circa 1 km per arrivare facilmente alla tomba. Il percorso e abbastanza facile da seguire ma non è adatto a persone che per la loro disabilità necessitano di una sedia a rotelle. Vi trovate in mezzo al nulla perciò, soprattutto in piena estate, meglio munirsi di acqua e cappellino e l’accesso non prevede ticket e guide perciò passeggiata libera. Come tanti nostri siti storici vale la pena visitarlo anche senza una guida che possa raccontarne la storia e le leggende
Ivan CanaveraIvan Canavera
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Meraviglioso sito archeologico del nuorese, il più importante della Sardegna perché è quello conservato meglio(anche restaurato nel 1977). Un percorso naturale porta al sito, a terra si seguono le indicazioni di frecce create con delle pietre posate a terra, si cammina agevolmente in mezzo alla natura, tra ginepri e mirti (talvolta figurano anche simpatiche caprette al libero pascolo), è gratuito, insieme ad altri piccoli siti nuragici nei dintorni, si raggiunge abbastanza facilmente, è una diramazione della strada statale 129 di Dorgali,l'auto si può parcheggiare nel piazzale antistante il cancello di ferro che apre al sentiero di campagna. Ve lo troverete sulla destra, venendo da Cala Gonone. Magico... Come tutta la Sardegna nuragica. Valentina C.
Valentina CanoneValentina Canone
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Non aspettatevi qualcosa di veramente "gigante", ma aspettatevi qualcosa di realmente "formidabile". Età del bronzo, 3500 anni fa, popolo degli Sherdana. Si tratta del monumento funerario nuragico più importante, più suggestivo e meglio conservato della preistoria sarda. Si presenta con un'imponente stele granitica di quasi 4 metri d'altezza e dal peso di circa 7 tonnellate, posta al centro di un semicerchio in lastre di pietra infisse nel terreno che costituiva l’area sacra dove avvenivano i riti funerari. Alla base della stele vi è la porta d'accesso agli Inferi, così piccola da essere inaccessibile ai vivi. Dietro il corridoio funerario di 11 metri. Immagini arcaiche, momenti mistici, emozioni da godersi al tramonto.
Alessio GuiggiAlessio Guiggi
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Questo luogo è ancora ricchissimo di energie ancestrali,questa macchina di pietra funziona ancora,nonostante i secoli. Tutto il contesto è magnifico,ma anche qui purtroppo c'è una nota dolente,che dà l'idea del perché la Sardegna non sia valorizzata dal lato archeologico: non puoi andare di giovedì o domenica, perché c'è il concreto rischio di beccarsi una fucilata.Difatti i cacciatori battono questa zona senza curarsi dei turisti...io stesso mi sono dovuto,in più occasioni,riparare dietro le pietre perché fischiavano pallettoni... Non commento sul fatto che spesso e volentieri ci si trova ad essere sorvegliati da soggetti discutibili. Insomma, mondo agro pastorale ed archeologia non si sposano. Chi vuole intendere...
winston smithwinston smith
20
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Tomba dei giganti s’ena ‘e thomes

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4.5
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Su Nuraghe - Dorgali (NU) turismo rurale

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4.9
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Basic Info
Address
Strada Provinciale 38, Km 19, 08020 Dorgali NU, Italy
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Website
sardegnaturismo.it
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Overview
4.4
(322 reviews)
Ratings & Description
cultural
outdoor
scenic
off-the-beaten-path
Description
The giants' grave of S'Ena'e Thomes is a nuragic-era archaeological site located in the municipality of Dorgali, in the province of Nuoro, Sardinia. The tomb, dating back to the Bronze Age, has a dolmen structure with a central stele.
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