HTML SitemapExplore
logo
Find Things to DoFind The Best Restaurants

Grotta del Turco — Attraction in Gaeta

Name
Grotta del Turco
Description
Nearby attractions
Sanctuary of Montagna Spaccata
Via Santissima Trinità, 3, 04024 Gaeta LT, Italy
Polveriera Carolina
Via S. Maria Ausiliatrice, 04024 Gaeta LT, Italy
Spiaggia Il Fannullone
Via Marina di Serapo, 28, 04024 Gaeta LT, Italy
ulisse
Via della Breccia, 5, 04024 Gaeta LT, Italy
Nearby restaurants
Ristorante Bar La Garitta
Via Santissima Trinità, 1, 04024 Gaeta LT, Italy
Lido La Perla
Via Marina di Serapo, 1, 04024 Gaeta LT, Italy
Lido Sirio
Via Marina di Serapo, 5, 04024 Gaeta LT, Italy
Brio Bar
Corso Italia, 26, 04024 Gaeta LT, Italy
Lido Serapide
Via Marina di Serapo, 04024 Gaeta LT, Italy
Mirasole Restaurant E Bar
Via Firenze, 5, 04024 Gaeta LT, Italy
Ristorante Il Follaro
Lungomare Giovanni Caboto, 624, 04024 Gaeta LT, Italy
Fish and Beach - Ristorante
Via Marina di Serapo, 13, 04024 Gaeta LT, Italy
Ristorante CYCAS
Via Marina di Serapo, 17, 04024 Gaeta LT, Italy
Antica Pizzeria RossoMargherita
Piazza 19 Maggio, 15, 04024 Gaeta LT, Italy
Nearby hotels
Hotel Serapo
Via Firenze, 11, 04024 Gaeta LT, Italy
Hotel Mirasole International
Via Firenze, 5, 04024 Gaeta LT, Italy
Serapo Bed and breakfast
Via Genova, 14, 04024 Gaeta LT, Italy
Hotel Viola
Corso Italia, 14, 04024 Gaeta LT, Italy
B&B Il Giglio Marino
Corso Italia, 11, 04024 Gaeta LT, Italy
A Casa di Lidia B&B Gaeta
Viale Napoli, 1, 04024 Gaeta LT, Italy
Nomad B&B
Corso Italia, 17, 04024 Gaeta LT, Italy
B&B MAMMAMÀ Gaeta
Serapo, Corso Italia, 20, 04024 Gaeta LT, Italy
Velia B&B
Via Piave, 26, 04024 Gaeta LT, Italy
Il Viaggiatore Relais sul Mare
Via Roma, 8, 04024 Gaeta LT, Italy
Related posts
Keywords
Grotta del Turco tourism.Grotta del Turco hotels.Grotta del Turco bed and breakfast. flights to Grotta del Turco.Grotta del Turco attractions.Grotta del Turco restaurants.Grotta del Turco travel.Grotta del Turco travel guide.Grotta del Turco travel blog.Grotta del Turco pictures.Grotta del Turco photos.Grotta del Turco travel tips.Grotta del Turco maps.Grotta del Turco things to do.
Grotta del Turco things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Grotta del Turco
ItalyLazioGaetaGrotta del Turco

Basic Info

Grotta del Turco

Sanctuary of The Most Holy Trinity, 04024 Gaeta LT, Italy
4.5(671)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Outdoor
Scenic
Family friendly
Off the beaten path
attractions: Sanctuary of Montagna Spaccata, Polveriera Carolina, Spiaggia Il Fannullone, ulisse, restaurants: Ristorante Bar La Garitta, Lido La Perla, Lido Sirio, Brio Bar, Lido Serapide, Mirasole Restaurant E Bar, Ristorante Il Follaro, Fish and Beach - Ristorante, Ristorante CYCAS, Antica Pizzeria RossoMargherita
logoLearn more insights from Wanderboat AI.
Phone
+39 0771 462068
Website
comune.gaeta.lt.it

Plan your stay

hotel
Pet-friendly Hotels in Gaeta
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
Affordable Hotels in Gaeta
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
The Coolest Hotels You Haven't Heard Of (Yet)
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
Trending Stays Worth the Hype in Gaeta
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Reviews

Nearby attractions of Grotta del Turco

Sanctuary of Montagna Spaccata

Polveriera Carolina

Spiaggia Il Fannullone

ulisse

Sanctuary of Montagna Spaccata

Sanctuary of Montagna Spaccata

4.7

(2.5K)

Open 24 hours
Click for details
Polveriera Carolina

Polveriera Carolina

3.3

(17)

Open until 7:00 PM
Click for details
Spiaggia Il Fannullone

Spiaggia Il Fannullone

4.3

(95)

Open 24 hours
Click for details
ulisse

ulisse

4.7

(271)

Open 24 hours
Click for details

Things to do nearby

Visit the vineyards of Ancient Rome
Visit the vineyards of Ancient Rome
Thu, Dec 11 • 9:30 AM
04029, Sperlonga, Lazio, Italy
View details
ACCORCIAMO LE DISTANZE, corso di BLS-D e primo soccorso
ACCORCIAMO LE DISTANZE, corso di BLS-D e primo soccorso
Sat, Dec 13 • 9:00 AM
1 Via Principe di Piemonte, 04026 Minturno
View details

Nearby restaurants of Grotta del Turco

Ristorante Bar La Garitta

Lido La Perla

Lido Sirio

Brio Bar

Lido Serapide

Mirasole Restaurant E Bar

Ristorante Il Follaro

Fish and Beach - Ristorante

Ristorante CYCAS

Antica Pizzeria RossoMargherita

Ristorante Bar La Garitta

Ristorante Bar La Garitta

4.3

(520)

Click for details
Lido La Perla

Lido La Perla

4.3

(438)

Click for details
Lido Sirio

Lido Sirio

4.1

(563)

Click for details
Brio Bar

Brio Bar

4.4

(548)

Click for details
Get the Appoverlay
Get the AppOne tap to find yournext favorite spots!
Wanderboat LogoWanderboat

Your everyday Al companion for getaway ideas

CompanyAbout Us
InformationAI Trip PlannerSitemap
SocialXInstagramTiktokLinkedin
LegalTerms of ServicePrivacy Policy

Get the app

© 2025 Wanderboat. All rights reserved.
logo

Reviews of Grotta del Turco

4.5
(671)
avatar
5.0
3y

La Montagna Spaccata e la "Grotta del Turco".

La Montagna Spaccata è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Gaeta, frequentato ogni anno da turisti che vengono colti dalla magia delle tre fenditure del promontorio. E’ un luogo che racchiude in sé un vero e proprio itinerario. Il Santuario della SS. Trinità, costruito nell’XI secolo, è rinomato nella storia perché qui vi pregarono numerosi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, vescovi e santi, tra cui Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri avesse vissuto all'interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi come "Il letto di San Filippo Neri". Lungo le pareti della roccia, è possibile ammirare  i riquadri in maiolica delle postazioni della Via Crucis, in parte restaurate, risalenti al 1849 e attribuite a S.Bernardino da Siena, contenenti i versi del Metastasio.

Ovviamente il percorso prevede  anche la visita della suggestiva “Grotta del Turco”, collegata sia ad un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare  una iscrizione in latino e sopra di essa, un' inquietante impronta di una mano traslucida impressa nella roccia, che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco . Il miscredente era da non cristiano, scettico sull'origine sacra delle spaccature della montagna, ma non appena appoggiò,baldanzoso, la mano sulla roccia, questa, secondo la tradizione, si liquefò all'istante come cera sotto le sue dita, lasciando così l'impronta nitida della mano e delle 5 dita che ancora adesso è possibile vedere.  Visto il contesto naturale, non è da escludere che nella grotta, nei tempi del Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavarono rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito, al fine di depredarle dei loro carichi.

Alla fine del percorso si trova anche un giaciglio in pietra, dove soleva ritirarsi in meditazione S.Filippo Neri. Nel 1434 un probabile terremoto determinò la caduta di un grosso macigno che si incastrò all'interno di una delle fenditure del monte: su questa venne eretta una cappella, da cui si può godere di uno splendido colpo d'occhio, sia sul mare circostante, che sull'altissima falesia di oltre 150 metri visibile dalla terrazza.

Che soddisfazione poter vedere questa bellezza e pensare a tanti occhi che si sono meravigliati e cuori che hanno giubilato di fronte a questo spettacolo... Davvero momenti felici x poter dire "Grazie a Dio"!...

   Read more
avatar
5.0
2y

La Montagna Spaccata è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Gaeta, frequentato ogni anno da turisti che vengono colti dalla magia delle tre fenditure del promontorio. E’ un luogo che racchiude in sé un vero e proprio itinerario. Il Santuario della SS. Trinità, costruito nell’XI secolo, è rinomato nella storia perché qui vi pregarono numerosi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, vescovi e santi, tra cui Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri avesse vissuto all’interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi come “Il letto di San Filippo Neri”. Lungo le pareti della roccia, è possibile ammirare i riquadri in maiolica delle postazioni della Via Crucis, in parte restaurate, risalenti al 1849 e attribuite a S.Bernardino da Siena, contenenti i versi del Metastasio. Ovviamente il percorso prevede anche la visita della suggestiva “Grotta del Turco”, collegata sia ad un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare una iscrizione in latino e sopra di essa, un’ inquietante impronta di una mano traslucida impressa nella roccia, che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco . Il miscredente era da non cristiano, scettico sull’origine sacra delle spaccature della montagna, ma non appena appoggiò,baldanzoso, la mano sulla roccia, questa, secondo la tradizione, si liquefò all’istante come cera sotto le sue dita, lasciando così l’impronta nitida della mano e delle 5 dita che ancora adesso è possibile vedere. Visto il contesto naturale, non è da escludere che nella grotta, nei tempi del Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavarono rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito, al fine di depredarle dei loro carichi. Alla fine del percorso si trova anche un giaciglio in pietra, dove soleva ritirarsi in meditazione S.Filippo Neri. Nel 1434 un probabile terremoto determinò la caduta di un grosso macigno che si incastrò all’interno di una delle fenditure del monte: su questa venne eretta una cappella, da cui si può godere di uno splendido colpo d’occhio, sia sul mare circostante, che sull’altissima falesia di oltre 150 metri visibile...

   Read more
avatar
5.0
7y



The Montagna Spaccata is certainly one of the most evocative places of Gaeta. Overall so called there is the Sanctuary of the SS. Trinity, eleventh century, here many popes prayed, including Pius IX, sovereigns, bishops and saints, including Bernardino da Siena, Ignatius of Loyola, Leonardo da Porto Maurizio and San Filippo Neri. Legend has it that St. Philip Neri had lived inside the Montagna Spaccata where there is a stone bed still known today as "The bed of San Filippo Neri". Alongside the "Grotta del Turco", connected both to an ancient religious tradition according to which it came to light at the time of Christ's death, when the veil of the temple of Jerusalem was torn, and to different popular beliefs. Among these, there would be the imprint of the hand of a Turkish...

   Read more
Page 1 of 7
Previous
Next

Posts

CristianCristian
La Montagna Spaccata e la "Grotta del Turco". La Montagna Spaccata è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Gaeta, frequentato ogni anno da turisti che vengono colti dalla magia delle tre fenditure del promontorio. E’ un luogo che racchiude in sé un vero e proprio itinerario. Il Santuario della SS. Trinità, costruito nell’XI secolo, è rinomato nella storia perché qui vi pregarono numerosi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, vescovi e santi, tra cui Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri avesse vissuto all'interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi come "Il letto di San Filippo Neri". Lungo le pareti della roccia, è possibile ammirare  i riquadri in maiolica delle postazioni della Via Crucis, in parte restaurate, risalenti al 1849 e attribuite a S.Bernardino da Siena, contenenti i versi del Metastasio. Ovviamente il percorso prevede  anche la visita della suggestiva “Grotta del Turco”, collegata sia ad un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare  una iscrizione in latino e sopra di essa, un' inquietante impronta di una mano traslucida impressa nella roccia, che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco . Il miscredente era da non cristiano, scettico sull'origine sacra delle spaccature della montagna, ma non appena appoggiò,baldanzoso, la mano sulla roccia, questa, secondo la tradizione, si liquefò all'istante come cera sotto le sue dita, lasciando così l'impronta nitida della mano e delle 5 dita che ancora adesso è possibile vedere.  Visto il contesto naturale, non è da escludere che nella grotta, nei tempi del Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavarono rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito, al fine di depredarle dei loro carichi. Alla fine del percorso si trova anche un giaciglio in pietra, dove soleva ritirarsi in meditazione S.Filippo Neri. Nel 1434 un probabile terremoto determinò la caduta di un grosso macigno che si incastrò all'interno di una delle fenditure del monte: su questa venne eretta una cappella, da cui si può godere di uno splendido colpo d'occhio, sia sul mare circostante, che sull'altissima falesia di oltre 150 metri visibile dalla terrazza. Che soddisfazione poter vedere questa bellezza e pensare a tanti occhi che si sono meravigliati e cuori che hanno giubilato di fronte a questo spettacolo... Davvero momenti felici x poter dire "Grazie a Dio"! 🙏😀🌞🖐👍🚗⛪
Andrea PompiliiAndrea Pompilii
La Montagna Spaccata è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Gaeta, frequentato ogni anno da turisti che vengono colti dalla magia delle tre fenditure del promontorio. E’ un luogo che racchiude in sé un vero e proprio itinerario. Il Santuario della SS. Trinità, costruito nell’XI secolo, è rinomato nella storia perché qui vi pregarono numerosi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, vescovi e santi, tra cui Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri avesse vissuto all’interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi come “Il letto di San Filippo Neri”. Lungo le pareti della roccia, è possibile ammirare i riquadri in maiolica delle postazioni della Via Crucis, in parte restaurate, risalenti al 1849 e attribuite a S.Bernardino da Siena, contenenti i versi del Metastasio. Ovviamente il percorso prevede anche la visita della suggestiva “Grotta del Turco”, collegata sia ad un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare una iscrizione in latino e sopra di essa, un’ inquietante impronta di una mano traslucida impressa nella roccia, che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco . Il miscredente era da non cristiano, scettico sull’origine sacra delle spaccature della montagna, ma non appena appoggiò,baldanzoso, la mano sulla roccia, questa, secondo la tradizione, si liquefò all’istante come cera sotto le sue dita, lasciando così l’impronta nitida della mano e delle 5 dita che ancora adesso è possibile vedere. Visto il contesto naturale, non è da escludere che nella grotta, nei tempi del Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavarono rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito, al fine di depredarle dei loro carichi. Alla fine del percorso si trova anche un giaciglio in pietra, dove soleva ritirarsi in meditazione S.Filippo Neri. Nel 1434 un probabile terremoto determinò la caduta di un grosso macigno che si incastrò all’interno di una delle fenditure del monte: su questa venne eretta una cappella, da cui si può godere di uno splendido colpo d’occhio, sia sul mare circostante, che sull’altissima falesia di oltre 150 metri visibile dalla terrazza.
Andrea ChiarielloAndrea Chiariello
il percorso alla montagna spaccata prevede anche la visita della suggestiva “Grotta del Turco”, collegata sia ad un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare  una iscrizione in latino e sopra di essa, un' inquietante impronta di una mano traslucida impressa nella roccia, che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco . Il miscredente era da non cristiano, scettico sull'origine sacra delle spaccature della montagna, ma non appena appoggiò,baldanzoso, la mano sulla roccia, questa, secondo la tradizione, si liquefò all'istante come cera sotto le sue dita, lasciando così l'impronta nitida della mano e delle 5 dita che ancora adesso è possibile vedere.  Visto il contesto naturale, non è da escludere che nella grotta, nei tempi del Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavarono rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito, al fine di depredarle dei loro carichi. Alla fine del percorso si trova anche un giaciglio in pietra, dove soleva ritirarsi in meditazione S.Filippo Neri. Nel 1434 un probabile terremoto determinò la caduta di un grosso macigno che si incastrò all'interno di una delle fenditure del monte: su questa venne eretta una cappella, da cui si può godere di uno splendido colpo d'occhio, sia sul mare circostante, che sull'altissima falesia di oltre 150 metri visibile dalla terrazza.
See more posts
See more posts
hotel
Find your stay

Pet-friendly Hotels in Gaeta

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

La Montagna Spaccata e la "Grotta del Turco". La Montagna Spaccata è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Gaeta, frequentato ogni anno da turisti che vengono colti dalla magia delle tre fenditure del promontorio. E’ un luogo che racchiude in sé un vero e proprio itinerario. Il Santuario della SS. Trinità, costruito nell’XI secolo, è rinomato nella storia perché qui vi pregarono numerosi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, vescovi e santi, tra cui Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri avesse vissuto all'interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi come "Il letto di San Filippo Neri". Lungo le pareti della roccia, è possibile ammirare  i riquadri in maiolica delle postazioni della Via Crucis, in parte restaurate, risalenti al 1849 e attribuite a S.Bernardino da Siena, contenenti i versi del Metastasio. Ovviamente il percorso prevede  anche la visita della suggestiva “Grotta del Turco”, collegata sia ad un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare  una iscrizione in latino e sopra di essa, un' inquietante impronta di una mano traslucida impressa nella roccia, che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco . Il miscredente era da non cristiano, scettico sull'origine sacra delle spaccature della montagna, ma non appena appoggiò,baldanzoso, la mano sulla roccia, questa, secondo la tradizione, si liquefò all'istante come cera sotto le sue dita, lasciando così l'impronta nitida della mano e delle 5 dita che ancora adesso è possibile vedere.  Visto il contesto naturale, non è da escludere che nella grotta, nei tempi del Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavarono rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito, al fine di depredarle dei loro carichi. Alla fine del percorso si trova anche un giaciglio in pietra, dove soleva ritirarsi in meditazione S.Filippo Neri. Nel 1434 un probabile terremoto determinò la caduta di un grosso macigno che si incastrò all'interno di una delle fenditure del monte: su questa venne eretta una cappella, da cui si può godere di uno splendido colpo d'occhio, sia sul mare circostante, che sull'altissima falesia di oltre 150 metri visibile dalla terrazza. Che soddisfazione poter vedere questa bellezza e pensare a tanti occhi che si sono meravigliati e cuori che hanno giubilato di fronte a questo spettacolo... Davvero momenti felici x poter dire "Grazie a Dio"! 🙏😀🌞🖐👍🚗⛪
Cristian

Cristian

hotel
Find your stay

Affordable Hotels in Gaeta

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Get the Appoverlay
Get the AppOne tap to find yournext favorite spots!
La Montagna Spaccata è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Gaeta, frequentato ogni anno da turisti che vengono colti dalla magia delle tre fenditure del promontorio. E’ un luogo che racchiude in sé un vero e proprio itinerario. Il Santuario della SS. Trinità, costruito nell’XI secolo, è rinomato nella storia perché qui vi pregarono numerosi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, vescovi e santi, tra cui Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri avesse vissuto all’interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi come “Il letto di San Filippo Neri”. Lungo le pareti della roccia, è possibile ammirare i riquadri in maiolica delle postazioni della Via Crucis, in parte restaurate, risalenti al 1849 e attribuite a S.Bernardino da Siena, contenenti i versi del Metastasio. Ovviamente il percorso prevede anche la visita della suggestiva “Grotta del Turco”, collegata sia ad un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare una iscrizione in latino e sopra di essa, un’ inquietante impronta di una mano traslucida impressa nella roccia, che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco . Il miscredente era da non cristiano, scettico sull’origine sacra delle spaccature della montagna, ma non appena appoggiò,baldanzoso, la mano sulla roccia, questa, secondo la tradizione, si liquefò all’istante come cera sotto le sue dita, lasciando così l’impronta nitida della mano e delle 5 dita che ancora adesso è possibile vedere. Visto il contesto naturale, non è da escludere che nella grotta, nei tempi del Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavarono rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito, al fine di depredarle dei loro carichi. Alla fine del percorso si trova anche un giaciglio in pietra, dove soleva ritirarsi in meditazione S.Filippo Neri. Nel 1434 un probabile terremoto determinò la caduta di un grosso macigno che si incastrò all’interno di una delle fenditure del monte: su questa venne eretta una cappella, da cui si può godere di uno splendido colpo d’occhio, sia sul mare circostante, che sull’altissima falesia di oltre 150 metri visibile dalla terrazza.
Andrea Pompilii

Andrea Pompilii

hotel
Find your stay

The Coolest Hotels You Haven't Heard Of (Yet)

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

hotel
Find your stay

Trending Stays Worth the Hype in Gaeta

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

il percorso alla montagna spaccata prevede anche la visita della suggestiva “Grotta del Turco”, collegata sia ad un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare  una iscrizione in latino e sopra di essa, un' inquietante impronta di una mano traslucida impressa nella roccia, che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco . Il miscredente era da non cristiano, scettico sull'origine sacra delle spaccature della montagna, ma non appena appoggiò,baldanzoso, la mano sulla roccia, questa, secondo la tradizione, si liquefò all'istante come cera sotto le sue dita, lasciando così l'impronta nitida della mano e delle 5 dita che ancora adesso è possibile vedere.  Visto il contesto naturale, non è da escludere che nella grotta, nei tempi del Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavarono rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito, al fine di depredarle dei loro carichi. Alla fine del percorso si trova anche un giaciglio in pietra, dove soleva ritirarsi in meditazione S.Filippo Neri. Nel 1434 un probabile terremoto determinò la caduta di un grosso macigno che si incastrò all'interno di una delle fenditure del monte: su questa venne eretta una cappella, da cui si può godere di uno splendido colpo d'occhio, sia sul mare circostante, che sull'altissima falesia di oltre 150 metri visibile dalla terrazza.
Andrea Chiariello

Andrea Chiariello

See more posts
See more posts