Ieri sera, tornando verso Alcamo, abbiamo fatto una sosta a Gibellina Nuova, insieme a Martina e Vincenzo Dormiente. È stato un momento intenso, una visita carica di emozione e di storia. Questa città, risorta dalle macerie del terremoto del 1968, è diventata uno straordinario museo a cielo aperto, un luogo unico che deve la sua anima al senatore Ludovico Corrao. Visionario e difensore dei diritti, Corrao non solo ha segnato una svolta culturale e legislativa in Italia, sostenendo figure come Franca Viola e contribuendo all'abolizione del matrimonio riparatore, ma ha anche dato nuova vita al Belice, trasformandolo in uno dei luoghi più emblematici della rinascita artistica.
A Gibellina Nuova si trovano opere di alcuni dei più grandi artisti e architetti contemporanei, che hanno risposto alla chiamata di Corrao per creare un’opera collettiva di bellezza e resilienza. Oltre alla famosa “Stella” di Pietro Consagra, simbolo della città, abbiamo ammirato il Grande Cretto di Alberto Burri, che copre le rovine della vecchia Gibellina come un monumento di memoria, e le installazioni di Mimmo Paladino e Carla Accardi, che aggiungono profondità e colore a questo paesaggio surreale.
Tra gli altri artisti che hanno lasciato un segno indelebile a Gibellina, ricordiamo Arnaldo Pomodoro, con le sue sculture che sembrano scolpire lo spazio stesso, e Franco Angeli, la cui estetica si fonde perfettamente con l’architettura del luogo. Il contributo di Emilio Isgrò, con le sue opere di cancellatura, invita a riflettere sul significato della memoria e della perdita, mentre Mario Schifano ha donato alla città uno dei suoi murales più intensi, catturando il senso di trasformazione e rinascita.
L'architettura di Gibellina Nuova è altrettanto iconica. Vittorio Gregotti ha progettato il Teatro di Gibellina, uno spazio simbolico di aggregazione e cultura, mentre Alessandro Mendini ha realizzato la chiesa Madre, caratterizzata da una struttura geometrica imponente e simbolica, un omaggio spirituale alla forza di una comunità che non si è mai arresa.
Eppure, visitando questo straordinario museo all’aperto, è impossibile non avvertire un senso di vuoto. Gibellina meriterebbe una maggiore vitalità, una cura che le permetta di essere riscoperta e valorizzata come merita. È un peccato vederla così silenziosa, quando potrebbe offrire al mondo il meglio dell’arte, dell’architettura e della cultura italiana. Gibellina Nuova non è solo un luogo, ma un’esperienza, un richiamo alla bellezza e alla resilienza. E grazie a Ludovico Corrao e agli artisti che l'hanno resa unica, è un patrimonio che appartiene...
Read moreUn luogo che è al tempo stesso spazio urbano, opera d’arte e simbolo di rinascita. Il Sistema delle Piazze di Gibellina è il cuore pulsante della "nuova" Gibellina, nata dopo il devastante terremoto del Belice del 1968 che distrusse l'antico centro abitato. Progettato dal celebre architetto Franco Purini insieme a Laura Thermes, questo sistema articolato di piazze è molto più di una semplice area pedonale: è un laboratorio di architettura postmoderna a cielo aperto, pensato come un organismo vivente dove le geometrie dialogano con lo spazio, la luce e il paesaggio. Situato nella Valle del Belice, nell'entroterra trapanese, il Sistema delle Piazze si sviluppa in un’area centrale di Gibellina Nuova, tra edifici pubblici e installazioni artistiche. La nuova città fu ricostruita con l’ambizioso intento di trasformare la tragedia in un’opportunità culturale, grazie al coinvolgimento di grandi artisti, architetti e intellettuali del tempo. Le piazze sono concepite come una sequenza di spazi scenici, ciascuno con un’identità distinta ma parte di un tutto armonico: un’allegoria della convivenza, della memoria e del futuro. Sono luoghi per incontri, eventi culturali, spettacoli… ma anche per passeggiate solitarie in un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. Sembra di muoversi dentro un set cinematografico senza tempo e in effetti, alcune scene di film e videoclip musicali sono state girate proprio qui. Le piazze non hanno nomi tradizionali: sono spazi fluidi, senza confini netti, progettati per stimolare l'immaginazione più che per rispondere a un uso funzionale. Di notte, illuminate, offrono una visione quasi metafisica, degna di De Chirico. L'orario migliore per la visita è al tramonto, per godere del gioco di luci e ombre tra le linee architettoniche. Fermatevi a sedere, in silenzio, e lasciate che il luogo parli da sé. Il Sistema delle Piazze non è solo un esempio di architettura d’autore: è un manifesto di resilienza culturale, un invito a riflettere su come l’arte possa davvero trasformare il dolore in bellezza. Una concentrazione di bellezza che ha portato Gibellina nuova ad essere eletta capitale dell'arte...
Read moreQuesta piazza è molto affollata ogni anno i giorni che partono dal 27/06 al 30/06 per lo SCIROCCO WINE FEST . È un bellissimo evento Dove puoi gustare pietanze di altri Paesi e inoltre una moltitudine di vini. All'interno di essa si trovano qualche bar e 2 o 3 pizzerie. Durante lo SCIROCCO WINE FEST , non danno acqua , ma solo vino e se vi trovate in una situazione del genere vi consiglio di andare all 'interno di qualche locale (che non include lo SCIROCCO WINE FEST). Se non ci sono feste questa piazza e solamente una distesa dove passeggiano molte persone; però a dirla tutta è una bella piazza io vi consiglio di visitarla durante qualche festa così almeno avete una buona scusa per divertirvi e stare con amici e...
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