La rocca rappresenta il primo nucleo abitativo di Gualdo Tadino, divenendo ben presto una delle roccaforti più importanti dell’Umbria. Per la sua importanza strategica è sempre stata contesa da papi e imperatori, e utilizzata da varie compagnie di ventura in transito lungo la Via Flaminia. L’intervento di Federico II, nel 1242, amplia e restaura strutture preesistenti, oltre a realizzare le mure cittadine, con quattro porte e diciassette torri. La struttura della rocca comprende un nucleo a pianta poligonale, quello della primitiva fortezza, con schemi tipici delle costruzioni a carattere difensivo, e un nucleo più moderno, dall’andamento regolare. I due elementi sono raccordati, verso il centro storico, da una muraglia provvista di camminamenti di ronda e, a nord-est, da un ballatoio coperto all’altezza del piano nobile. La rocca si sviluppa intorno a un cortile, con un’antica fontana, sul quale affacciano diversi edifici residenziali e di servizio, e maestose scale di accesso a oltre quaranta stanze. Ci sono poi quattro torri con altrettanti cortili interni e camminamenti. Da segnalare che le ampie finestre presenti al piano nobile sono il risultato di interventi Seicenteschi, quando la rozza fortezza viene trasformata in residenza aristocratica.



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GUALDO TADINO – ROCCA FLEA











62 Rocca Flea, veduta 2®Polo Gualdo Tadino©Foto Christian Severini (2)

© Daniele Amoni

62 Rocca Flea, veduta 2®Polo Gualdo Tadino©Foto Christian Severini (3)

© Daniele Amoni

62 Rocca Flea, veduta 2®Polo Gualdo Tadino©Foto Christian Severini (4)

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62 Rocca Flea, veduta 2®Polo Gualdo Tadino©Foto Christian Severini (5)

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62 Rocca Flea, veduta 2®Polo Gualdo Tadino©Foto Christian Severini (1)

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Archivio fotografico Gualdo Tadino

Capolavoro dell’Imperatore Federico II di Svevia, che nel XIII secolo ne definisce il suo assetto attuale e vi soggiorna a lungo; rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura militare medievale in Umbria, ancora ben conservata.

LE STRUTTURE La rocca rappresenta il primo nucleo abitativo di Gualdo Tadino, divenendo ben presto una delle roccaforti più importanti dell’Umbria. Per la sua importanza strategica è sempre stata contesa da papi e imperatori, e utilizzata da varie compagnie di ventura in transito lungo la Via Flaminia. L’intervento di Federico II, nel 1242, amplia e restaura strutture preesistenti, oltre a realizzare le mure cittadine, con quattro porte e diciassette torri. La struttura della rocca comprende un nucleo a pianta poligonale, quello della primitiva fortezza, con schemi tipici delle costruzioni a carattere difensivo, e un nucleo più moderno, dall’andamento regolare. I due elementi sono raccordati, verso il centro storico, da una muraglia provvista di camminamenti di ronda e, a nord-est, da un ballatoio coperto all’altezza del piano nobile. La rocca si sviluppa intorno a un cortile, con un’antica fontana, sul quale affacciano diversi edifici residenziali e di servizio, e maestose scale di accesso a oltre quaranta stanze. Ci sono poi quattro torri con altrettanti cortili interni e camminamenti. Da segnalare che le ampie finestre presenti al piano nobile sono il risultato di interventi Seicenteschi, quando la rozza fortezza viene trasformata in residenza aristocratica.