La torre costiera fu fatta costruire verso la metà del Cinquecento da Cosimo I de' Medici. La costruzione svolgeva funzioni di avvistamento, di difesa ed offesa, con lo scopo di proteggere la costa occidentale dell'isola dalle incursioni dei pirati arabi. Nel 1700 la torre fu completamente ristrutturata e potenziata da Cosimo III de' Medici, per controllare una secca corallina scoperta pochi anni primi sui fondali al largo della costa occidentale dell'isola del Giglio; tra i nuovi edifici realizzati ci fu la cappella gentilizia ed alcuni annessi che davano alloggio alle sentinelle. Nonostante i lavori di riqualificazione effettuati, la torre fu spesso un obiettivo di incursioni piratesche tra il 1753 e il 1799, pur riuscendo sempre a resistere in modo efficace. In epoca ottocentesca iniziò la graduale dismissione delle funzioni militari a cui era adibita la torre, fino alla sua completa e definitiva chiusura avvenuta dopo l'Unità d'Italia. In seguito fu venduta a privati e trasformata in una residenza abitativa. Ospitò, tra gli altri, l'eccentrico capitano genovese Enrico Alberto d'Albertis. La torre del Campese ha una pianta circolare, poggiante su un possente basamento a scarpa cordonato; nella parte interna del basamento si trova un'ampia cisterna per la raccolta dell'acqua. Una rampa di scale esterna con piccolo ponte in muratura, che ha sostituito l'originario ponte levatoio in legno, conduce alla porta d'ingresso che si apre al piano rialzato. Nell'insieme, la torre si sviluppa su tre livelli, con la parte sommitale leggermente sporgente che culmina con un tetto di copertura. Lungo le pareti esterne si aprono numerose finestrelle quadrangolari e feritoie, maggiormente concentrate nella parte alta della struttura: in passato vi si trovavano le cannoniere di difesa. Le strutture murarie, che esternamente sono rivestite in intonaco, si caratterizzano per uno spessore di pietra che in alcuni punti supera i due metri e mezzo. Attorno alla torre, l'area è circondata da una serie di cortine murarie con basamenti a scarpa, dotate di alcuni posti di guardia a sezione circolare con copertura a cupola; tra gli edifici annessi risalenti all'epoca settecentesca vi sono i fabbricati che ospitavano gli alloggi delle sentinelle, le troniere e...
Read moreLa Torre del Campese, che domina la baia omonima proprio di fronte al Faraglione, è un’imponente struttura difensiva costruita nel XVII secolo durante il periodo del Granducato di Toscana, sotto il governo dei Medici 🏰. La sua edificazione rispondeva a un’esigenza molto concreta: difendere l’isola e le sue coste dalle incursioni dei pirati barbareschi, che nei secoli precedenti avevano devastato molte località costiere del Tirreno, comprese le isole dell’Arcipelago Toscano. La torre, a pianta circolare e con base leggermente troncoconica, è un esempio tipico dell’architettura militare costiera del tempo, progettata per offrire sia resistenza agli assalti che una vista strategica sul mare. Era presidiata da una guarnigione armata e dotata di artiglieria leggera; fungeva anche da punto di comunicazione visiva con altre torri dell’isola e della terraferma tramite segnali di fumo o fuochi 🌫️🔥. Con il declino della minaccia piratesca, la torre perse gradualmente la sua funzione militare. Nei secoli successivi fu utilizzata in vario modo, e oggi è proprietà privata, trasformata in una residenza elegante che conserva però tutta la maestosità originaria. Dal punto di vista simbolico, la Torre del Campese rappresenta oggi un legame visibile con il passato difensivo dell’isola, testimoniando quel periodo storico in cui vivere su un’isola significava anche convivere con la paura di incursioni improvvise. Insieme al Faraglione, forma un paesaggio potente e quasi epico, che unisce natura e storia in un equilibrio affascinante 🌄⚓.
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Read moreGorgeous tower! My family and I were able to sleep in it for a few nights since it is listed as an airbnb! The only downfall is that it is a bit musty and humid, but it is truly worth it for the...
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