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Abbey of Sant'Antimo — Attraction in Montalcino

Name
Abbey of Sant'Antimo
Description
The Abbey of Sant'Antimo, Italian: Abbazia di Sant'Antimo, is a former Benedictine monastery located in Castelnuovo dell'Abate, in the comune of Montalcino, Tuscany, central Italy. It is approximately 10 km from Montalcino about 9 km from the Via Francigena, the pilgrim route to Rome.
Nearby attractions
Azienda Agricola Uccelliera
Podere Uccelliera, 45, 53024 Montalcino SI, Italy
Nearby restaurants
Osteria Bassomondo
Via Bassomondo, 7, 53024 Castelnuovo dell'Abate SI, Italy
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Keywords
Abbey of Sant'Antimo tourism.Abbey of Sant'Antimo hotels.Abbey of Sant'Antimo bed and breakfast. flights to Abbey of Sant'Antimo.Abbey of Sant'Antimo attractions.Abbey of Sant'Antimo restaurants.Abbey of Sant'Antimo travel.Abbey of Sant'Antimo travel guide.Abbey of Sant'Antimo travel blog.Abbey of Sant'Antimo pictures.Abbey of Sant'Antimo photos.Abbey of Sant'Antimo travel tips.Abbey of Sant'Antimo maps.Abbey of Sant'Antimo things to do.
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Abbey of Sant'Antimo
ItalyTuscanyMontalcinoAbbey of Sant'Antimo

Basic Info

Abbey of Sant'Antimo

Localita' San Antimo, 222, 53024 Castelnuovo dell'Abate SI, Italy
4.7(2.1K)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

The Abbey of Sant'Antimo, Italian: Abbazia di Sant'Antimo, is a former Benedictine monastery located in Castelnuovo dell'Abate, in the comune of Montalcino, Tuscany, central Italy. It is approximately 10 km from Montalcino about 9 km from the Via Francigena, the pilgrim route to Rome.

Cultural
Accessibility
attractions: Azienda Agricola Uccelliera, restaurants: Osteria Bassomondo
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Reviews

Nearby attractions of Abbey of Sant'Antimo

Azienda Agricola Uccelliera

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5.0

(39)

Open until 1:00 PM
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Osteria Bassomondo

Osteria Bassomondo

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3.8

(134)

$$

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Reviews of Abbey of Sant'Antimo

4.7
(2,095)
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4.0
7y

Situated in the staggeringly beautiful Montalcino agricultural region, Abbazia di Sant'Antimo is a historic Benedictine monastery well worth visiting, especially by those interested in Christian spirituality and/or herbal remedies and cosmetics. Do not, however, expect a living monastic community, nor an atmosphere in keeping with Saint Benedict's emphasis on hospitality. The only Gregorian chant you are likely to experience will be a recording played over speakers in the Abbey or tour headphones, and rather than being received as if you were Christ--as Benedict teaches all guests should be--you will be welcomed as a valued customer, required to pay for everything from parking to toilets. Seriously.

Do invest in one of the two available audio tours if you want to better understand the construction and artistic highlights of the Abbey. The cheaper one is self-guided using an MP3 player and headphones, while the more expensive version--which gives fuller access to the Abbey's otherwise off-limits areas--still uses the MP3 player, but includes an actual "guide" who simply unlocks and locks doors for the people on the tour, tells everyone which track to play, and keeps everyone moving along at (in our opinion) a slightly-too-quick pace.

Check out the shop, too; it has a wide variety of hand-crafted beers, liqueurs (including one featured on Atlas Obscura), lozenges, cosmetics, and so on, all of which are made using ingredients grown on or near the Abbey.

All in all, there's more labora than ora here, but given the surroundings and the unique shopportunities, it might be just what you're...

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5.0
6y

L'edificio più importante e meglio conservato di tutto il complesso è la grande chiesa abbaziale di Sant'Antimo. Essa, completamente in stile romanico, sorge lungo il lato nord del chiostro ed è orientata sull'asse est-ovest, con l'altare ad oriente. All'esterno, la mole della chiesa abbaziale è visibile da tutta la conca in cui si trova grazie alla sua notevole altezza (che all'apice della facciata tocca i 20,50 m) e, soprattutto, al suo campanile, che invece arriva 27,50 m all'altezza della terrazza. La torre campanaria è preesistente rispetto alla chiesa attuale (infatti era del tempio degli inizi dell'XI secolo) e, per questo motivo, è attaccata alla chiesa; caso non unico, perché anche il campanile della Pieve di Maria Santissima dell'Assunzione di Stazzema che risale al 1297 è attaccato al livello dell'abside della chiesa, tanto che da quest'ultima si accede al fondo della torre; che però raggiunge un'altezza di 31 metri in cima alla cupola, escludendo la croce che la sormonta. Assieme al campanile, caratterizzato dalle belle bifore e monofore che si aprono lungo le pareti, degna di nota è l'abside, che all'esterno appare in tutta la sua magnificenza e solennità. Essa è coronata dal deambulatorio di derivazione francese, le cui tre cappelle radiali hanno, come sostegni del tetto, delle bellissime mensole scolpite con vari soggetti, fra cui la testa di un monaco e quella di un'aquila. La facciata della grande chiesa è rivolta verso occidente ed è a salienti. La grande porta d'ingresso è inglobata all'interno di una struttura a tettoia (frutto di un protiro incompiuto - posteriore al progetto del portico) ed è preceduto da una lieve strombatura. Al di sopra del varco d'ingresso si trova il bellissimo architrave scolpito raffigurante una pianta di vite. Il presbiterio della chiesa abbaziale di Sant'Antimo non occupa soltanto l'abside, che, a parte il deambulatorio, è di dimensioni assai ridotte, ma si protende ad occupare la navata centrale sino alla penultima arcata partendo dall'ingresso. Nell'area al di fuori dell'abside semicircolare sono disposti, lungo il corridoio centrale, i semplici stalli lignei in cui prendono posto i canonici durante le funzioni religiose e durante la Santa Messa. In posizione piuttosto avanzata, sulla sinistra, vi è l'ambone, sul quale è stato riprodotto il bassorilievo del Maestro di Cabestany "Madonna con il Bambino e gli Evangelisti" che si trova sul campanile. Al centro dell'intersezione fra la navata e l'abside, ove, originariamente, vi era l'arco absidale si trova, rialzato di tre gradini, l'altar maggiore in pietra è costituito da un corpo di base avente la forma di un parallelepipedo completamente privo di decorazioni su cui poggia una lastra di marmo spessa circa 5 cm. Dietro l'altare si trova una delle più belle e preziose opere che sono custodite nel tempio il grande Crocifisso dipinto medioevale che, dopo secoli di abbandono presso il matroneo di destra, è stato ricollocato nel suo posto originario soltanto nel 1972. In questa magnifica rappresentazione di Cristo in Croce, in cui si mescola la scultura con la pittura, Gesù, che tiene gli occhi chiusi come un silenzioso grido di dolore, appare a torso nudo ed è cinto alla vita da una fascia di stoffa blu bordata d'oro, semplice e ricca allo stesso tempo. Al disotto dell'altar maggiore vi è la piccola cripta, alla quale si scende tramite una scaletta posta dinnanzi alla porta della sagrestia, nell'ultima campata della navata laterale destra. Questo piccolo ambiente è coperto da una semplice volta a botte ribassata, nella quale vi è un'apertura che dà sui gradini davanti all'altare. Addossato alla parete di fondo si trova quello che era il sepolcro di Sant'Antimo, ricavato in un altare cavo all'interno e munito, sulla parte anteriore, di un foro rettangolare, da cui si potevano vedere le reliquie. Sopra di esso si può vedere un semplice affresco dei primi del Quattrocento raffigurante "La deposizione di Gesù...

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5.0
6y

This is mostly a dead abbey as nothing is really going on there anymore, but the experience is worth because of the following. First, the viewpoint of the Abbey from the road is perfect, harmonious, like a postcard. Don't go to the end of the road to park close but drop your car when the road is still high and walk to the abbey. Secondly, the church has a real personality and allowed me to take incredible pictures of the crucified Jesus in a play of lights. Watch the gallery going around. Third, the gardens are really peaceful and worth a walk. Funally, a very enjoyable stop, calming...

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Ken S. McAllisterKen S. McAllister
Situated in the staggeringly beautiful Montalcino agricultural region, Abbazia di Sant'Antimo is a historic Benedictine monastery well worth visiting, especially by those interested in Christian spirituality and/or herbal remedies and cosmetics. Do not, however, expect a living monastic community, nor an atmosphere in keeping with Saint Benedict's emphasis on hospitality. The only Gregorian chant you are likely to experience will be a recording played over speakers in the Abbey or tour headphones, and rather than being received as if you were Christ--as Benedict teaches all guests should be--you will be welcomed as a valued customer, required to pay for everything from parking to toilets. Seriously. Do invest in one of the two available audio tours if you want to better understand the construction and artistic highlights of the Abbey. The cheaper one is self-guided using an MP3 player and headphones, while the more expensive version--which gives fuller access to the Abbey's otherwise off-limits areas--still uses the MP3 player, but includes an actual "guide" who simply unlocks and locks doors for the people on the tour, tells everyone which track to play, and keeps everyone moving along at (in our opinion) a slightly-too-quick pace. Check out the shop, too; it has a wide variety of hand-crafted beers, liqueurs (including one featured on Atlas Obscura), lozenges, cosmetics, and so on, all of which are made using ingredients grown on or near the Abbey. All in all, there's more labora than ora here, but given the surroundings and the unique shopportunities, it might be just what you're looking for.
Davide PizziDavide Pizzi
L'edificio più importante e meglio conservato di tutto il complesso è la grande chiesa abbaziale di Sant'Antimo. Essa, completamente in stile romanico, sorge lungo il lato nord del chiostro ed è orientata sull'asse est-ovest, con l'altare ad oriente. All'esterno, la mole della chiesa abbaziale è visibile da tutta la conca in cui si trova grazie alla sua notevole altezza (che all'apice della facciata tocca i 20,50 m) e, soprattutto, al suo campanile, che invece arriva 27,50 m all'altezza della terrazza. La torre campanaria è preesistente rispetto alla chiesa attuale (infatti era del tempio degli inizi dell'XI secolo) e, per questo motivo, è attaccata alla chiesa; caso non unico, perché anche il campanile della Pieve di Maria Santissima dell'Assunzione di Stazzema che risale al 1297 è attaccato al livello dell'abside della chiesa, tanto che da quest'ultima si accede al fondo della torre; che però raggiunge un'altezza di 31 metri in cima alla cupola, escludendo la croce che la sormonta. Assieme al campanile, caratterizzato dalle belle bifore e monofore che si aprono lungo le pareti, degna di nota è l'abside, che all'esterno appare in tutta la sua magnificenza e solennità. Essa è coronata dal deambulatorio di derivazione francese, le cui tre cappelle radiali hanno, come sostegni del tetto, delle bellissime mensole scolpite con vari soggetti, fra cui la testa di un monaco e quella di un'aquila. La facciata della grande chiesa è rivolta verso occidente ed è a salienti. La grande porta d'ingresso è inglobata all'interno di una struttura a tettoia (frutto di un protiro incompiuto - posteriore al progetto del portico) ed è preceduto da una lieve strombatura. Al di sopra del varco d'ingresso si trova il bellissimo architrave scolpito raffigurante una pianta di vite. Il presbiterio della chiesa abbaziale di Sant'Antimo non occupa soltanto l'abside, che, a parte il deambulatorio, è di dimensioni assai ridotte, ma si protende ad occupare la navata centrale sino alla penultima arcata partendo dall'ingresso. Nell'area al di fuori dell'abside semicircolare sono disposti, lungo il corridoio centrale, i semplici stalli lignei in cui prendono posto i canonici durante le funzioni religiose e durante la Santa Messa. In posizione piuttosto avanzata, sulla sinistra, vi è l'ambone, sul quale è stato riprodotto il bassorilievo del Maestro di Cabestany "Madonna con il Bambino e gli Evangelisti" che si trova sul campanile. Al centro dell'intersezione fra la navata e l'abside, ove, originariamente, vi era l'arco absidale si trova, rialzato di tre gradini, l'altar maggiore in pietra è costituito da un corpo di base avente la forma di un parallelepipedo completamente privo di decorazioni su cui poggia una lastra di marmo spessa circa 5 cm. Dietro l'altare si trova una delle più belle e preziose opere che sono custodite nel tempio il grande Crocifisso dipinto medioevale che, dopo secoli di abbandono presso il matroneo di destra, è stato ricollocato nel suo posto originario soltanto nel 1972. In questa magnifica rappresentazione di Cristo in Croce, in cui si mescola la scultura con la pittura, Gesù, che tiene gli occhi chiusi come un silenzioso grido di dolore, appare a torso nudo ed è cinto alla vita da una fascia di stoffa blu bordata d'oro, semplice e ricca allo stesso tempo. Al disotto dell'altar maggiore vi è la piccola cripta, alla quale si scende tramite una scaletta posta dinnanzi alla porta della sagrestia, nell'ultima campata della navata laterale destra. Questo piccolo ambiente è coperto da una semplice volta a botte ribassata, nella quale vi è un'apertura che dà sui gradini davanti all'altare. Addossato alla parete di fondo si trova quello che era il sepolcro di Sant'Antimo, ricavato in un altare cavo all'interno e munito, sulla parte anteriore, di un foro rettangolare, da cui si potevano vedere le reliquie. Sopra di esso si può vedere un semplice affresco dei primi del Quattrocento raffigurante "La deposizione di Gesù nel Sepolcro".
Darek NowakDarek Nowak
The Abbey, a jewel of medieval mysticism. It is one of the most beautiful monuments in an ancient Roman style, which also has elements of the French and Lombardy styles. Legend has it that the abbey was founded by Charles the Great in 781. The king and his army stopped here on the way back from Rome as the soldiers were afflicted by an unknown pestilence. An angel appeared to Charlemagne, telling him to make his men drink an infusion with a local herb. The cure worked and the army was saved so the king decided to build the church in gratitude.
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L'edificio più importante e meglio conservato di tutto il complesso è la grande chiesa abbaziale di Sant'Antimo. Essa, completamente in stile romanico, sorge lungo il lato nord del chiostro ed è orientata sull'asse est-ovest, con l'altare ad oriente. All'esterno, la mole della chiesa abbaziale è visibile da tutta la conca in cui si trova grazie alla sua notevole altezza (che all'apice della facciata tocca i 20,50 m) e, soprattutto, al suo campanile, che invece arriva 27,50 m all'altezza della terrazza. La torre campanaria è preesistente rispetto alla chiesa attuale (infatti era del tempio degli inizi dell'XI secolo) e, per questo motivo, è attaccata alla chiesa; caso non unico, perché anche il campanile della Pieve di Maria Santissima dell'Assunzione di Stazzema che risale al 1297 è attaccato al livello dell'abside della chiesa, tanto che da quest'ultima si accede al fondo della torre; che però raggiunge un'altezza di 31 metri in cima alla cupola, escludendo la croce che la sormonta. Assieme al campanile, caratterizzato dalle belle bifore e monofore che si aprono lungo le pareti, degna di nota è l'abside, che all'esterno appare in tutta la sua magnificenza e solennità. Essa è coronata dal deambulatorio di derivazione francese, le cui tre cappelle radiali hanno, come sostegni del tetto, delle bellissime mensole scolpite con vari soggetti, fra cui la testa di un monaco e quella di un'aquila. La facciata della grande chiesa è rivolta verso occidente ed è a salienti. La grande porta d'ingresso è inglobata all'interno di una struttura a tettoia (frutto di un protiro incompiuto - posteriore al progetto del portico) ed è preceduto da una lieve strombatura. Al di sopra del varco d'ingresso si trova il bellissimo architrave scolpito raffigurante una pianta di vite. Il presbiterio della chiesa abbaziale di Sant'Antimo non occupa soltanto l'abside, che, a parte il deambulatorio, è di dimensioni assai ridotte, ma si protende ad occupare la navata centrale sino alla penultima arcata partendo dall'ingresso. Nell'area al di fuori dell'abside semicircolare sono disposti, lungo il corridoio centrale, i semplici stalli lignei in cui prendono posto i canonici durante le funzioni religiose e durante la Santa Messa. In posizione piuttosto avanzata, sulla sinistra, vi è l'ambone, sul quale è stato riprodotto il bassorilievo del Maestro di Cabestany "Madonna con il Bambino e gli Evangelisti" che si trova sul campanile. Al centro dell'intersezione fra la navata e l'abside, ove, originariamente, vi era l'arco absidale si trova, rialzato di tre gradini, l'altar maggiore in pietra è costituito da un corpo di base avente la forma di un parallelepipedo completamente privo di decorazioni su cui poggia una lastra di marmo spessa circa 5 cm. Dietro l'altare si trova una delle più belle e preziose opere che sono custodite nel tempio il grande Crocifisso dipinto medioevale che, dopo secoli di abbandono presso il matroneo di destra, è stato ricollocato nel suo posto originario soltanto nel 1972. In questa magnifica rappresentazione di Cristo in Croce, in cui si mescola la scultura con la pittura, Gesù, che tiene gli occhi chiusi come un silenzioso grido di dolore, appare a torso nudo ed è cinto alla vita da una fascia di stoffa blu bordata d'oro, semplice e ricca allo stesso tempo. Al disotto dell'altar maggiore vi è la piccola cripta, alla quale si scende tramite una scaletta posta dinnanzi alla porta della sagrestia, nell'ultima campata della navata laterale destra. Questo piccolo ambiente è coperto da una semplice volta a botte ribassata, nella quale vi è un'apertura che dà sui gradini davanti all'altare. Addossato alla parete di fondo si trova quello che era il sepolcro di Sant'Antimo, ricavato in un altare cavo all'interno e munito, sulla parte anteriore, di un foro rettangolare, da cui si potevano vedere le reliquie. Sopra di esso si può vedere un semplice affresco dei primi del Quattrocento raffigurante "La deposizione di Gesù nel Sepolcro".
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