Tusculum, antica e potente città del Lazio, situata 30 km a sud-est di Roma, tra la via Latina e la via Labicana, si estende su una collina di formazione vulcanica (recinto esterno del Vulcano Laziale) tra i 630 e i 670 metri s.l.m. E' compresa tra i comuni di Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Frascati e Grottaferrata. Secondo la leggenda venne fondata da Telegono, figlio di Ulisse e della Maga Circe. Gli scavi e l’evidenza delle indagini archeologiche, ottocentesche e contemporanee, hanno stabilito che la prima occupazione stabile dell'area sia avvenuta già partire dall'età del Ferro (secoli X-VIII a.C.); mentre l'occupazione del pianoro, dove si sviluppa l'area monumentale composta da foro e teatro, è stata fissata intorno ai secoli VII-VI a.C. La prima sistemazione del foro cittadino, con due edifici porticati a nord e sud, risale ai secoli IV-III a.C. A partire dalla prima metà del I secolo a.C. (post guerra sociale) l'area acquisisce un nuovo assetto architettonico, unico e monumentale, concluso nel secolo successivo con la costruzione dei principali edifici ancora oggi visibili, suddivisi in quattro aree: Area Sacra Occidentale, Area Meridionale della Basilica, Area Nord e Area del Teatro. Il centro dell'antico insediamento di Tusculum costituisce oggi il percorso di visita che si snoda lungo l'antico decumano e all'interno del foro. Quest'area comprende alcuni dei più importanti edifici pubblici di Tuscolo e può essere considerata il centro amministrativo e rappresentativo della città, che nel periodo di massima estensione, copriva una superficie compresa fra l'area dell'acropoli e ben oltre l'area dell'anfiteatro, a ovest dell'attuale Parco. In età arcaica Tusculum fu una delle più importanti città della Lega Latina, fiera nemica della potente Roma, da cui fu sconfitta nella famosa battaglia del Lago Regillo del 496 a.C. Entrata nell'orbita romana le venne conferito lo status di Municipium Optimo Iure nel 381 a.C. Alla fine dell'età repubblicana e con la nascita dell’Impero, la città e il territorio circostante divennero la meta estiva prediletta di imperatori, senatori e letterati che qui fecero costruire le loro sfarzose dimore. Tra le ville più celebri si ricordano quella di Silla, quella di Lucullo, quella di Tiberio, quella di Matidia e quella di Cicerone che qui scrisse le sue Tusculanae Disputationes. In età medievale Tusculum fu la roccaforte della famiglia dei Conti di Tuscolo, casato romano che estese il proprio potere sull'area circostante la città e fino al litorale romano, dove svolse numerose attività mercantili. Grazie a questa ricca e potente dinastia, che annoverò fra i propri esponenti numerosi papi, la città influenzò fortemente la vicenda politica capitolina. Nella seconda metà del XII secolo la cittadella divenne dimora di papa Alessandro III poiché Roma, che desiderava essere un comune libero, lo costrinse a lasciare la città. A seguito delle lotte fra Papa, Antipapa e Imperatore e soprattutto a causa dell’atteggiamento ambiguo tenuto dai governanti di Tusculum, avvenne la distruzione definitiva della città ad opera delle truppe civiche romane nel 1191. Sull'acropoli si conservano ancora la fondazione del Palatium dei Conti, costruito sui resti di un tempio di età romana, la chiesa palatina e resti dell'abitato, chiuso da...
Read morePrima di tutto un sincero ringraziamento e tanti complimenti a chi gestisce l’accoglienza e cura la visita degli ospiti del Parco Archeologico Culturale del Tuscolo.
Jacopo è una guida d’eccezione, il suo racconto trasporta il visitatore indietro nel tempo, a quando una piccola colonia di Latini giunse qui dal Caucaso.
In questo “luogo primario dell’anima”, come scrive Folco Maraini, nacque #Tusculum un luogo destinato a diventare una residenza esclusiva, un sito in cui si è fatta una parte della nostra Storia.
Le vie basolate, il teatro, gli edifici del foro e le terme sono ancora oggi simboli della civiltà a cui apparteniamo.
“Proprio sopra Frascati, sui monti Tuscolani, l’antico Lazio appare però più scoperto.
Città etrusca e più tardi città latina prima che nascesse Roma, ma ritornata potente nel Medio Evo sotto i conti che allora ne portavano il nome, Tuscolo ci ha lasciato scarsi segni della sua storia.
Solo un anfiteatro e pochi altri ruderi nel paesaggio che d’improvviso, giungendovi da Frascati, ridiventa deserto. Il sublime è fatto di poco.
Con Cerveteri e forse Ninfa, questo è il luogo del Lazio che ci afferra più fortemente.
Fu giustamente paragonato a Cuma. Tuscolo, il luogo sacro dell’Italia latina; Cuma, di quella greca.
Il piccolo anfiteatro si appoggia ad un colle, fortemente macchiato di cardi paonazzi ed azzurri, coperto di felci bruciate, in cui il vento agitandole provoca un fruscio secco.
Fanno corona i monti Sabini, il Soratte, i Cimini, i Laziali; Roma si scorge in lontananza; ed in primo piano una valle rivestita d’un bosco cupo.
Scendendo da quel colle, presso l’anfiteatro, vidi alcune persone sedute ai piedi di una quercia.
Mi parve di cogliervi la caratteristica del paesaggio laziale, che vorrei fermare nel distaccarmene.
Quella gente era bella”.
#GuidoPiovene...
Read moreDescrivo qui di seguito l'esperienza mia e della mia famiglia di giorno 29 giugno 2025:
Mi informo in biglietteria (nella parte più in alto) e mi dicono che alle 17.30 si svolgerà una visita guidata. Ottimo!! Oltre alla mia famiglia c'erano anche altri gruppi interessati alla visita guidata.
Parlato per conferma con gli altri familiari, poco dopo torno ad acquistare ingresso + guida. Mentre ero già con i soldi in mano arriva comunicazione che deve essere svolta una visita guidata per lo stesso orario per i partecipanti ad una degustazione. "Vebbe' ci possiamo accodare pagando?" Domanda quasi scontata... Risposta imbarazzata: "proprio non si può". Situazione di totale insensatezza .
Riflessione su come ciò sia fare un triplo danno:
una famiglia che avrebbe voluto avere la visita guidata non ha potuto usufruirne, pur essendo stato erogato il servizio nello stesso orario.
mancato introito per l'ente che gestisce la mostra.
danno di immagine per la gestione della mostra: fa la figura di quelle attività parastatali il cui fine ultimo sia quello di esserci, di avere un presidente, di impiegare persone, NON di erogare un servizio, NON di promuovere la cultura.
Do 2 stelle invece di 1 per via del cartello riepilogativo della mostra che è stato esposto.
Che poi ci sia 1 o massimo 2 visite guidate al giorno mi pare una situazione di tale sciatteria...
Cosa ci sta a fare tutto il personale qualificato li' presente? A staccare i biglietti? Che si potrebbe fare benissimo elettronicamente. E avere solo un guardiano (1) che controlli i comportamenti dei visitatori. Boh... L'italia potrebbe campare di cultura e archeologia, invece si decide di campare di burocrazia e ufficetti tipo prima repubblica...
Amarezza...
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