Il grande patrimonio accumulato, gli interessi umanistici e l’amicizia del cardinale con artisti del calibro di Michelangelo e Bramante consentirono però la realizzazione nella valle del Santerno, a esaltazione della famiglia, di opere di assoluto rilievo architettonico e artistico il palazzo e il ponte alidosiani di Castel del Rio. Audace opera di ingegneria commissionata nel 1499 a mastro Andrea Guerrieri da Imola e realizzato in più di venti anni, il ponte sul Santerno, situato poco fuori dal paese, con il suo profilo a schiena d’asino e l’arcata unica in mattoni delle eccezionali dimensioni di 42 metri, è monumento nazionale dal 1817. Il ponte ebbe un notevole impatto sulla vita della valle, favorendo i commerci e gli scambi tra il centro mercatale e l’ampio territorio sulla destra del fiume comprendente Osta, Cantagallo e Valsalva. Il grandioso palazzo oggi al centro del paese fu progettato secondo le ipotesi più accreditate da Francesco da Sangallo, o secondo alcuni dallo stesso Bramante. Il progetto originario, che prevedeva la realizzazione di un edificio con funzioni difensive e residenziali, fu però realizzato solo in parte. I lavori furono avviati nel 1542 - l’anno in cui il castello ‘del rivo’, l’antica dimora di famiglia, venne distrutto da un devastante terremoto – e condotti a gran velocità e con ingenti spese; ma già nel 1545, più di trent’anni dopo la morte del cardinale, il cantiere venne bruscamente bloccato per mancanza di risorse e la struttura lasciata incompiuta con due soli bastioni. Nel 1638 gli Alidosi persero Castel del Rio – annesso alla Legazione di Romagna dello Stato della Chiesa - dopo una lunga controversia con il papa sulla titolarità del feudo legata alla natura della prima investitura feudale, che si tinse di accuse di eresia coinvolgendo anche il Granducato di Toscana. Lasciato a lungo in abbandono e ormai in rovina, nel 1841 il complesso venne acquisito in enfiteusi dal Comune, che ne fece la propria sede divenendone proprietario a pieno titolo nel 1877. Dopo un accurato restauro realizzato nei primi anni Duemila, il palazzo è oggi aperto alle visite e ospita il museo dedicato alla seconda guerra mondiale e alla vicina linea Gotica, il museo dedicato al castagno, tipica coltura appenninica, e un centro didattico sulla...
Read moreL'ho visitato durante la festa rinascimentale di metà luglio, era incredibile l'atmosfera che c'era! Per quanto riguarda il palazzo: bellissimo, sia l'esterno che l'interno. Al piano terra è presente una sala dedicata al grande fumettista Magnus, il quale si ispirò molto ai paesaggi di questa cittadina. All'ultimo piano si trova il museo della guerra e il "museo del castagno" (a detta di Google) nel quale sono spiegati i vari usi di questo prezioso albero, utilizzato sin dai tempi antichi. Affiancati a un'interessante collezione di animali imbalsamati, si stagliano dei poster che illustrano le diverse specie di animali e piante del territorio romagnolo. La visita mi è piaciuta tanto, le sale sono molte di più di quanto mi aspettassi e sono una più bella dell'altra. Ci ritornerò sicuramente! Magari per il...
Read moreIl palazzo Alidosi è un palazzo-fortezza dalla struttura solida e robusta e dalla linea massiccia ma elegante di stile rinascimentale, attribuibile forse al Sansovino. Fu iniziato, nello stesso periodo del famoso ponte sul Santerno, dalla potente famiglia degli Alidosi che allora erano i signori di quelle terre di confine (fra Bologna e la Romagna e fra l'Emilia e la Toscana). Attualmente è attribuito al comune di Castel del Rio che lo utilizza per i suoi progetti culturali e per le iniziative turistiche che coinvolgono il paese. È anche sede dell'interessante e importante Museo della Guerra Linea Gotica, del museo didattico dedicato alla Castagna di cui Castel del Rio è importante zona di produzione e che ogni ottobre ospita una importante Sagra dei Marroni (la qualità più pregiata delle...
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