Solo qui, in questa gipsoteca (raccolta di gessi) di Possagno, si può cogliere oltre al genio di Canova uno dei momenti capitali della storia dell'arte. Sì tratta del momento in cui l'opera d'arte tenta quel che avverrà soltanto un secolo dopo con l'avvento di potenti tecnologie: la riproducibilità tecnica. Ciò si spiega se si vede da vicino il metodo di ideazione, esecuzione e riproduzione dell'opera da parte di Canova.
Egli iniziava 1) dal disegno in cui fissava l'idea originaria della statua da farsi; 2) dalla creazione del bozzetto in argilla, il quale poteva inizialmente essere in scala ridotta per poi passare alle dimensioni reali; 3) la bozza in argilla nelle dimensioni reali viene rivestita con una colata di gesso; 4) alla solidificazione del gesso, il blocco informe viene segato dall'alto e spaccato in due; 5) si libera l'interno dall'argilla e si ottengono così due forme in gesso cave che contengono "in negativo" le due parti della statua; 6) si ricongiungono le due parti cave e da un foro praticato dall'alto si riversa una colata di altro gesso che riempie le parti cave ottenendo così "in positivo" la statua totalmente in gesso pieno; 7) si attaccano alle superfici della statua in gesso dei puntini metallici detti "repère" (dal francese réperes, riferimenti) che segnano i vari punti delle future misure della statua in marmo; 8) si accosta al gesso il blocco di marmo già sbozzato da allievi sbozzatori e attraverso un rudimentale "pantografo" si "copia" la statua di marmo da quella di gesso seguendo millimetricamente le distanze dei vari punti (tra il mento e il naso per esempio). In tal modo si ha la possibilità di riprodurre "esattamente" la stessa statua nel numero di copie richieste dalla committenza. Infatti di alcune statue di Canova esistono più riproduzioni a cui l'artista aggiungeva alcune varianti al fine di assicurare l'UNICITÀ della statua che nei fatti poteva essere riprodotta esattamente.
Nel caso in cui la committenza richiedesse l'unicità esclusiva della statua Canova giunse a chiedere il raddoppio del prezzo d'acquisto (ciò naturalmente fu una conseguenza non prevista, né deliberatamente perseguita del resto del nuovo metodo). L'esatta riproducibilità tornò utile per esempio con la statua di Washington andata distrutta a seguito di un incendio ed esattamente riprodotta circa 200 anni dopo grazie al gesso con le sue repère conservato qui a Possagno. La tecnica di Canova non era del tutto nuova in verità, preesisteva dall'antichità (era detta "a forma persa", avendo in questo caso l'argilla funzione di forma), ma le repère e il pantografo aggiungevano l'elemento tecnico che assicurava la perfetta e più celere riproducibilità. Questo era il fatto innovativo e nuovo, quasi una prefigurazione, del tutto preindustriale, della produzione "in serie".
L'opera d'arte, benché ancora destinata al consumo alto (principi, regine, ammiragli, papi, cardinali) cominciava a perdere l'aura aristocratico-umanistica del geniale "pezzo unico" della statua michelangiolesca "in levare", non esattamente riproducibile. Con Canova aumenta la sua "esponibilità" per dirla con linguaggio di Benjamin. Il fatto non sfuggì all'arcigno Schelling (Hegel non ne parla nella sua "Estetica" benché coetaneo di Canova) che tacciò la sua opera come "buona per la Mittelklasse", avendo forse intuito il principio del gusto medio, "Midcult", di Dwight Macdonald, comunque eccessivo e ingiusto per il nostro squisito artista neoclassico. Ma qualcosa si...
Read moreThis was my 2nd time visiting the Canova Museum, the last time being about 20 years ago when my cousin introduced me to it. In the English-speaking world, you dont hear much about Canova, but in Italy, he was a very well respected sculptor in his day. His life is very interesting, and I would absolutely recommend this museum to anyone with even a passing interest in art/culture from a few hundred years ago. Admission was very reasonable (10 euros in October 2019), and that would also get you free admission to four other museums in the area (although our itinerary didnt allow us to take advantage of that offer). There is a small gift shop as well, where I was able to buy an English book on the art and history of Canova. Sadly, photos inside the museum art not allowed, but outside, on the museum grounds, there are plenty of picture-worthy items. Another nice aspect - this museum is off the beaten path, so you wont be dealing with throngs of other people. You can take your time and admire whichever pieces you...
Read moreEl museo incluye la casa natal de Canova y la Gypsotheca, que alberga una extensa colección de modelos de yeso, dibujos y bocetos del artista. La Gypsotheca está ubicada en la basílica original y en una ampliación diseñada por el arquitecto Carlo Scarpa.
Lunes a Viernes: 9:30 - 18:00 Sábados y Domingos: 9:30 - 19:00
Billete familiar: 22 € (dos padres más cualquier número de hijos)
Antonio Canova (1 de noviembre de 1757 - 13 de octubre de 1822) fue un escultor italiano, considerado como uno de los más grandes exponentes del neoclasicismo. Nació en Possagno, un pequeño pueblo en la región del Véneto. Su abuelo Pasino Canova, era escultor de piedra y le enseñó los primeros rudimentos del arte.
A los nueve años, Canova fue enviado a trabajar en el taller de un escultor local en Pagnano, y más tarde se trasladó a Venecia, donde se formó bajo la tutela de Giuseppe Bernardi, también conocido como Torretti, un destacado escultor. Allí, Canova perfeccionó sus habilidades y comenzó a desarrollar su estilo característico, que combinaba la precisión técnica del clasicismo con una profunda sensibilidad emocional.
En 1779, Canova viajó a Roma, donde se oriento hacia el neoclasicismo, un movimiento artístico que buscaba revivir los ideales del arte griego y romano.En Roma, Canova comenzó a recibir importantes encargos. Una de sus primeras obras maestras fue "Teseo y el Minotauro" (1781-1783), una escultura que exhibe su habilidad para capturar la anatomía humana y la tensión emocional en mármol..
Entre sus trabajos más destacados se encuentran:
"Psyche Revived by Cupid's Kiss" (1787-1793): Una obra que muestra a Psique siendo revivida por un beso de Cupido. Esta escultura es un ejemplo paradigmático de la delicadeza y la emoción contenida que caracterizan el estilo de Canova.
"Las Tres Gracias" (1814-1817): Un grupo escultórico que representa a las tres diosas griegas de la belleza, el encanto y la creatividad, es considerado una de las cumbres del arte neoclásico.
"Napoleón como Marte Pacificador" (1802-1806): Una colosal escultura que representa a Napoleón Bonaparte en la figura de Marte, el dios romano de la guerra, simbolizando su poder y ambición.
Canova continuó trabajando prolíficamente hasta sus últimos años. Fue nombrado Marqués de Ischia por el Papa Pío VII y se convirtió en una figura influyente en la política artística de su tiempo. Además, dedicó parte de su fortuna a financiar la restauración de obras de arte clásicas.
Murió en 1822 en Venecia y fue enterrado en la Basílica dei Frari, donde se le erigió un monumento fúnebre diseñado por él mismo.
El legado de Antonio Canova es vasto, y sus esculturas continúan siendo admiradas por su maestría técnica y su capacidad para combinar lo clásico con lo emocional. Su influencia perduró a lo largo del siglo XIX, y sigue siendo considerado uno de los grandes maestros de la...
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