Il castello originario, databile al XIII secolo[1], era probabilmente di dimensioni molto più modeste rispetto a quelle attuali. La fondazione è attribuita a Federico II di Svevia, dal quale prende nome l’abitato di Rocca Imperiale, il quale avrebbe fatto costruire il castello come tanti altri per rafforzare il suo potere sul territorio ma anche come sosta nei suoi ripetuti viaggi da e per la Sicilia, .
Della struttura originaria restano poche tracce: una torre avente sezione costante,[1] il portale d'ingresso,[1] una finestra[1] ogivale di arenaria che dà sulla costa scoscesa a ovest e alcune feritoie. Non risultano tentativi passati di ricerche per individuarne il nucleo originale che probabilmente era molto più piccolo con una sola torre quadrata al centro.
Le dimensioni e molto dell’aspetto attuale derivano invece dal grande ampliamento e rafforzamento fatto nel 1487 da Alfonso II d’Aragona. A questo periodo risalgono il cassero, il maschio poligonale e le diverse torri (precisamente otto, delle quali cinque a pianta circolare[1]). Con la parte a ovest ben protetta dal profondo e praticamente invalicabile burrone, il lavoro dei capi-mastri (gli architetti dell’epoca) Saccomanno di Portanova e Carlo Quaranta di Cava, si concentrò sugli altri lati con la costruzione delle strutture che sono ancora oggi esistenti: un cassero, il maschio centrale, le torri, il muro di cinta con il fossato, profondo otto metri[1] ma poco largo, nonché i due ponti levatoi. L’aggressore che avesse superato le mura esterne del paese e che fosse riuscito a superare anche la cinta muraria del castello, si sarebbe trovato ingabbiato nel fossato, troppo poco largo per poter manovrare ed esposto al tiro impietoso degli assediati. Il progetto dimostrò la sua validità almeno in un caso del quale abbiamo conoscenza: quando nel 1644 (tra il 29 giugno e il 1º luglio) i Turchi assaltarono il paese, molti degli abitanti si salvarono all’interno del castello che non fu espugnato.
All’interno oltre a tutti gli accorgimenti per rendere l'edificio in grado di resistere ad un lungo assedio con ampi depositi di olio e grano e ben cinque cisterne d'acqua, sono presenti scuderie, casematte, sotterranei, corridoi intercomunicanti e trombe per l'aerazione nelle torri. Di almeno una delle gallerie ora interrate si riconosce l’accesso e si dice che ve ne fosse una, ora non rintracciabile, di uscita segreta all'esterno che sbucava a grande distanza nel vallone a est e attraverso la quale gli assediati avrebbero potuto tentare l’estrema fuga.
Vi erano numerosi locali sotterranei uno dei quali adibito a galera e la “sala dei supplizi” così chiamata per la presenza al centro del soffitto di un anello di ferro che si suppone fosse usato per dare i “tratti di corda” ai prigionieri e forse per le impiccagioni.
A tutto questo complesso architettonico erano poi collegate le mura del paese che svolgendosi dal “Murorotto” dove si notano i resti di una torre quattrocentesca, raggiungevano “la Croce” e “l'Ospedale” fino al dirupo di “Scalella”.
Le terze ed ultime modifiche ed aggiunte furono quelle fatte nel 1700 dai duchi Crivelli, ultimi feudatari del borgo di Rocca Imperiale, che vollero fare della fortezza una residenza consona allo stile del tempo e della propria posizione. Sono queste tutte le stanze del piano superiore con finestrature regolari che ben si distinguono dal resto delle precedenti strutture.
Dopo i Crivelli, abolito il feudalesimo, il castello andò incontro ad un progressivo decadimento passando attraverso vari proprietari fino al completo abbandono che lo rese preda di vandalismi e cava di materiale edile di recupero.
Solo negli anni più recenti vari interventi di ristrutturazione, finanziati con fondi pubblici, hanno reso possibile la stabilizzazione della grande struttura ed il suo...
Read moreAbsolutely worth visiting. You need to take part in the guided tour (1h15) but it does make sense as you really get a cool sense of the history of the place. We had a lovely guide who made it really interesting. Tours are EUR 5 per person which is amazing value. English tours need to be booked in advance and min 20 people so if you go bring a human translation friend along. After the tour walk around the town which is really one of the most charming places with lots of awesome little restaurants (absolutely great prices and not touristy) to chill and enjoy the views. From here the beach is 10 min drive by the way.
One tip (which might have to be updated at a later stage): as they only recently opened after extensive renovations they don't accept cards yet as they are still setting up on-line booking etc...
Read moreAbbiamo visitato il castello il 16 agosto. Il castello merita davvero, non è arredato ma è ben tenuto e gode di una vista panoramica stupenda. Peccato non sia accessibile ai disabili (come in generale tutta la visita al borgo). Nota dolente: l'associazione che gestisce le visite guidate. Noi siamo capitati con una guida inesperta e per niente coinvolgente, che ci ha fornito poche informazioni e in maniera disorganica. Nonostante ci fossero molti bambini, la guida non è stata capace di trovare aneddoti o curiosità che catturassero la loro attenzione, oltre che la nostra, limitandosi a riprendere chi non faceva silenzio. Inoltre (probabilmente a causa dell' elevato affollamento) eravamo in un gruppo di ben 60 persone, ed era praticamente impossibile che tutti riuscissero ad ascoltare le poche spiegazioni della guida (sprovvista di microfono). Ancora, abbiamo scoperto solo dopo aver acquistato il biglietto che la visita ai sotterranei (che vale la metà del costo del biglietto) prevede una novantina di scalini "spezzafiato" (alti una trentina di cm) e che è sconsigliata a chi soffre di claustrofobia (informazioni che andrebbero fornite in fase di acquisto del biglietto). Probabilmente ci sono anche guide valide ed esperte, ma a noi è andata male, e questo non è ammissibile a fronte di un biglietto...
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