Storia: Il santuario della Madonna del Divino Amore è un santuario di Roma composto da due chiese: quella antica è del 1745 e quella nuova del 1999. Per i romani è una delle più importanti mete di pellegrinaggio, d'estate ogni sabato si tiene un pellegrinaggio notturno a piedi da Roma al Santuario.
Il santuario è sede della parrocchia di Santa Maria del Divino Amore. Secondo la leggenda popolare all’inizio del 1740 un pellegrino diretto alla basilica di San Pietro, si smarrisce nei pressi di Castel di Leva, a circa 12 km da Roma. Alla vista di alcune case e di un castello diroccato in cima ad una collina, il pellegrino cambia direzione, sperando di trovare qualcuno e domandargli la giusta strada. Poco dopo viene però assalito e circondato da un branco di cani. Il pellegrino intimorito alzando lo sguardo, si accorge che sulla torre del castello, c'è un'icona che raffigura la Vergine con il Bambino,. Supplica allora la Madonna che lo salvi da quel pericolo. I cani che gli sono addosso, di colpo si fermano e si dileguano. I pastori accorsi dalle urla del viandante soccorrono il pellegrino ed ascoltato il suo racconto, gli indicano la strada per Roma. Non si conobbe il nome del pellegrino ma la notizia dell'accaduto si diffuse velocissima, tanto che l'icona della Madonna a Castel di Leva divenne ben presto meta di pellegrinaggio.
A metà del 1740 l'icona venne tolta della torre e portata nei pressi della vicina tenuta, dove si trova la chiesetta di Santa Maria ad Magos. Il lunedì di Pasqua del 1745, l'icona vinne trasferita in un luogo vicino alla torre, dove in seguito fu costruita una nuova chiesa. L'affresco venne così intronizzato nell'altare maggiore. Papa Benedetto XIV decise di concedere l'indulgenza plenaria non solo per il giorno del trasferimento ma anche per i sette giorni successivi ai pellegrini che vennero in pellegrinaggio.
Il nuovo santuario venne affidato nel 1805, a sacerdoti che vi dimorano solo nel periodo della Pentecoste, quando i pellegrinaggi sono più numerosi. Nel centenario del primo miracolo, nel 1840, la chiesa e l'altare vengono restaurati. Comincia poi una stagione di degradamento intorno al Santuario, soprattutto nei giorni vicini alla Pentecoste.
Nel 1930 il santuario passa alla dipendenza del vicariato e viene inviato un rettore che dal 1932 diventa anche parroco della parrocchia del Divino Amore.
Nella seconda guerra mondiale anche la Madonna del Divino Amore e la zona del santuario viene bombardata.
Finita la guerra, sotto l'impulso del rettore don Umberto Terenzi, il santuario a Castel di Leva rinasce e da vita al seminario degli oblati del Divino Amore che tutt’oggi custodiscono e animano il santuario. La Congregazione delle figlie della Madonna del Divino Amore si occupa del servizio alle opere di carità nate intorno al santuario come la scuola per l'infanzia, accoglienza e assistenza delle minori in difficoltà.
Santo del Santuario: Santa Maria del Divino Amore.
Da vedere: Antico e Nuovo Santuario, Auditorium, Torre del primo miracolo, grotta di Lourdes. Una bella mattinata dove ho partecipato alla bella messa nel veccho Santuario, ho potuto dedicare un po' di tempo a Gesu nell' adorazione e ho perlustrato in lungo ed in largo tutta l' area del Santuario x fare un sacco di scatti... X finire la pioggia ,ma non mi ha ostacolato in questa nuova impresa... Bene ancora ... Grazie a...
Read moreI sincerely can't review or even analyze, let alone rate, a place of mythic faith. What I saw was a large property in the countryside around Rome, changing fast into suburbia, but whose remaining landscape might still remind one of what it originally was. The plan of the site is very confusing, grew organically without consequent thoughts: buildings were added, fields were razed to create parking spaces, all without considering what that could represent for the visitors - and they definitely didn't add. Maybe it's time to hire an Urban Planner to redesign, reconsider most of these contemporary functions? Adding buildings and parking lots is easy, establishing efficiency in circulation and visitor's services isn't! (The modern church is STUNNING, a real masterpiece of contemporary architecture. And IT WORKS!) Other than that, please also think in terms of vegetation: Landscaping, Gardening etc. Our path through the...
Read moreIl Santuario del Divino Amore è ubicato nella Zona XXIII Castel di Leva, all’altezza del 12 km della Via Ardeatina, in Via del Santuario a Roma.
Castel di Leva nell’antichità era percorsa dai pellegrini che volevano andare a Roma (si trova a circa 15 km dalle Mura Aureliane), uno di questi nel 1740 si trovava in questa zona in ricerca della giusta direzione da intraprendere, in prossimità di questa torre ormai in rovina, all’improvviso si trovò di fronte un branco di cani rabbiosi ed affamati che avanzavano verso di lui minacciosi, alzando lo sguardo vide sulla torre l’immagine della Madonna, alla quale si rivolse implorandola: , subito dopo i cani si calmarono e andarono via.
Quindi a seguito delle sue urla arrivarono diversi pastori e lui gli raccontò questa incredibile storia, nei giorni successivi, a seguito di questo avvenimento ritenuto miracoloso, il luogo divenne la meta di innumerevoli pellegrinaggi.
Nel 1745 venne costruito l’antico Santuario dove l’immagine venne trasferita e il 31 maggio del 1750 il Cardinale Carlo Rezzonico (in seguito papa Clemente XIII) celebra l’intitolazione della Chiesa.
La Facciata in muratura, si presenta su due ordini, suddivisi mediante un alto fascione sopra un marcapiano aggettante.
Come fastigio è presente la statua in marmo di Carrara dell’Immacolata, posta nel 1931.
L’interno si presenta con la pianta a navata unica, terminante con l’abside.
Nel Presbiterio si trova un’abside quadrangolare dove è situato l’antico altare Coram Deo” (secondo la liturgia ante Concilio Vaticano 1963), questa tipologia di altare è più antica e prevede che gli sguardi dell’officiante e dei fedeli siano rivolti nella stessa direzione.
Sopra la mensa si trova il Tabernacolo dorato.
Alle spalle nella mostra d’altare di tipo barocco che rappresenta le nubi, con i raggi dello spirito Santo e una schiera di cherubini e angeli dorati è incastonato il miracoloso dipinto della Madonna del Divino Amore, al centro del Presbiterio è inoltre posto un altare maggiore, in marmo policromo.
NOTA sul dipinto della Madonna del Divino Amore
Il dipinto posto sull’altare maggiore è del XIII – XIV secolo di autore ignoto, raffigura la Madonna seduta, con in braccio il Bambino Gesù, entrambi con l’aureola, sulla spalla della Madonna è posta una stella dorata la quale è il simbolo iconografico bizantino della Verginità di Maria, ai lati due angeli con delle grandi ali, in ginocchio in venerazione, quello a sinistra regge un piccolo recipiente per spargere l’acqua benedetta (l’aspersorio) e quello a destra un piccolo recipiente per bruciare l’incenso (turibulo), che rappresentano la benedizione di Dio e la preghiera. La Madonna e il Bambino Gesù sono incorniciati da colonnine con un arco ribassato, al di sopra è presente la Colomba dello...
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