In our bike touring, we reached this devil's bridge. It was hard to go to the bridge by bike, because ground is covered by big stones. However, we could manage it. This can be helpful if you want to know why the name is devil's bridge:
Devil's Bridge is a term applied to dozens of ancient bridges, found primarily in Europe. Most of these bridges are stone or masonry arch bridges and represent a significant technological achievement in ancient architecture. Due to their unusual design, they were an object of fascination and stories in antiquity and medieval Europe.
Each of the Devil's bridges typically has a corresponding Devil-related myth or folktale regarding its origin. These stories vary widely depending on the region and beliefs. Some have the Devil as the builder of the bridge, relating to the precariousness or impossibility of such a bridge to last or exist in the first place, so much so that only the Devil himself could have built it. Others have the knowledge to build such bridges given to mankind as a gift from the Devil as part of a deal, pact or bargain between the Devil and local populace, usually in exchange for...
Read moreIL DIAVOLO E LE MARMITTE ...
Il Ponte del Diavolo o Ponte del Ròch (pietra in piemontese) fu edificato nel 1378 con il consenso del Vice castellano di Lanzo, Aresmino Provana di Leynì, collaboratore di Amedeo VI di Savoia (conosciuto come il Conte Verde). La spesa, interamente sostenuta dalla Castellania di Lanzo, fu di 1400 fiorini (per sostenere questa spesa venne imposta una tassa sul vino per dieci anni). Il Ponte del Diavolo serviva a collegare Lanzo e le sue Valli con Torino superando la Stura e permettendo così di evitare il passaggio da Balangero, Mathi e Villanova, territori governati dai Principi di Acaja, e da Corio, sotto il controllo dei Marchesi del Monferrato, entrambi ostili ai Savoia. Il ponte, con una luce di 37 metri, un'altezza di 16, lunghezza di 65 e larghezza minima di 2,27, costruito a schiena d'asino, si trova in una stretta gola con le pareti a precipizio scavata dalle acque della Stura in tempi preistorici. Su di esso è stata costruita, il 15 luglio 1564, una porta che veniva chiusa allo scoppiare di epidemie (come la peste) per impedire il passaggio dei forestieri e preservare il borgo. Il nome del ponte deriva dalla leggenda secondo la quale fu il diavolo in persona a costruire il ponte dopo che per ben due volte ne era stato edificato uno, sempre crollato. In cambio il diavolo avrebbe preso con sé l'anima del primo a transitare sul ponte, e per questo venne fatto passare un cagnolino. Il diavolo, adirandosi, avrebbe sbattuto violentemente le sue zampe sulle rocce circostanti formando le caratteristiche "Marmitte dei Giganti". Sono fenomeni geologici dovuti all'azione vorticosa che l'acqua ha sulle rocce che trova lungo il suo passaggio. In corrispondenza del Ponte del Diavolo di Lanzo, ed in particolare nei pressi della cappella dedicata a San Rocco (presso l'imbocco dal lato di Lanzo del ponte), se ne contano 21 disposte su 18 metri di dislivello dal livello della Stura. Attraversate il ponte e scendendo verso valle riprendete il ponte più moderno per tornare...
Read morePonte del Ròch o del Diavolo Perno del Parco è il medioevale Ponte del Roch o del Diavolo. Il 1 giugno 1378 la Credenza di Lanzo, radunata nella chiesa di S. Onofrio in piazza S. Pietro e presieduta dallallora castellano Aresmino Provana, deliberava la costruzione di questo ponte, imponendo per dieci anni un dazio sul vino. La spesa fu di 1400 fiorini. Il ponte unisce il pareti a precipizio, scavate nei tempi preistorici dalla Stura, che formava un ampio lago nella piana di Germagnano zionale valore architettonico e storico, di circa 37 metri di gittata, motivo ancora oggi di ,27 e alto m 15: ha una gittata a schiena d'asino. La fantasia popolare si sbizzarri a creare leggende intorno all'ardita costruzione, tanto da attribuirla al diavolo: tra i tanti ricordiamo Angelo Brofferio, Giovanni Prati e Nino Costa monte Basso e il monte Buriasco, in una stretta gola con le ll ponte di ecce ammirazione e di studio è costituito da un solo arco gotico, lungo m 65, largo m 2 di circa m. 37, he, terminata l'opera, l'avrebbe valic dai lanzesi che, anziché lanima pattuita, gli fecero trovare nel sacco, chi dice un povero cane chi scorge, al capo del ponte presso la cappella di S. Rocco, impronta lasciata dallo zoccolo del maligno ata con un solo grande passo. o è un segno di stizza per essere stato giocato pattuita, gli fecero trovare nel sacco, chi dice un povero cane, chi una forma di toma? ll ponte ebbe comunque grande Importanza nella storia di Lanzo e delle Valli. l 15 luglio 1564, essendovi grande timore di io di Credenza della Castellania dispose che fosse costrulta, sulla sommità dellarco, una porta per chiudere l ponte del Roc e, nel contempo, si posero guardie lungo i confini del territorio. I 7 settembre dello tesso anno si vieto laccesso nelle Valli a chicchessia, salvo che presentasse la bolletta del luogo di provenienza, contrassegnata dal...
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