Il castello Albani si identifica prepotentemente nel borgo di Urgnano per la sua posizione isolata ai margini del centro storico. Viene infatti edificato nel XIV secolo in posizione strategica all'incrocio di due importanti vie di comunicazione: la strada "Francesca", che giungeva da Milano portando a Brescia, e la strada "Cremasca", che univa Bergamo a Crema. La sua collocazione al limite del nucleo abitato ha da sempre rafforzato la sua funzione difensiva. Ha una struttura a pianta quadrata, con quattro torri angolari e due sovrastanti le porte d'ingresso a nord e sud. E' realizzato interamente in cotto, secondo la tradizione che risale all'età viscontea. La cinta muraria, con merlatura ghibellina originaria, è circondata da un profondo fossato. Ha due entrate, una settentrionale che si apre nel corpo del massiccio torrione posto a guardia del ponte levatoio; la seconda si apre nel lato opposto nel corpo dell'altro torrione. Delle due torri angolari rimane originaria solo quella a nord-est, mentre quella a sud-est è crollata completamente nel 1968 e poi ricostruita. L'area complessiva interna è divisa in due parti: sul lato ovest si trova un ampio cortile, mentre sul lato est si apre un giardino pensile, dove vi sono nove statue di nane caricaturali, testimonianza dell'intervento settecentesco. La Rocca fu al centro di aspre guerre guelfo-ghibelline e spesso bombardata con successivi interventi di ripristino. Nel Cinquecento con la famiglia Albani e in particolare con il cardinale Giovanni Gerolamo Albani divenne una residenza signorile in cui gli abbellimenti e il lusso vennero a prevalere sul suo carattere guerresco. Ad oggi di proprietà comunale è diventata un vivo centro di attività culturali. Le prime notizie storiche della Rocca risalgono al 1354, anno in cui Giovanni Visconti iniziò i lavori di costruzione su una preesistente fortificazione. Il castello fra il Trecento e il Quattrocento diventa teatro di lotte fra le fazioni che si combatterono in questo territorio. Alcuni decenni più tardi i veneziani occupano la rocca di Urgnano, che poi viene cinta d'assedio dalle truppe del duca di Milano costretta alla resa nel 1391. Diventa di proprietà della Serenissima Repubblica di Venezia nel 1428, quando Bergamo passa spontaneamente sotto il dominio veneto. Il Castello in questo periodo viene sistemato secondo le esigenze dei nuovi proprietari, che intervengo nel 1433 e nel 1464. Da questo periodo Urgnano e le sue terre vengono consegnate al condottiero Bartolomeo Colleoni. Alla sua morte, nel 1475, il castello passa alla famiglia degli Albani. Il personaggio che lasciò maggiormente il segno nella storia del complesso fortificato è Giovanni Gerolamo Albani, cardinale ma anche politico e giurista che vive dal 1509 al 1591 e porta notevoli rinnovamenti nella struttura interna della rocca. Si hanno interventi di manutenzione anche nei secoli successivi, come quelli effettuati nel giardino durante il XVIII secolo. Il castello di Urgnano rimane ai conti Albani fino al XIX secolo, quando subentrano altri proprietari fino all'acquisto da parte del Comune di Urgnano che lo restaura per un...
Read moreConosco questo castello medievale da quando abito a pochi chilometri (circa vent'anni). Ne ho visto le diverse fasi di valorizzazione e l'ho visitato internamente in diverse occasioni. Sorge nel centro storico, nelle vicinanze della chiesa parrocchiale. La particolarità sono i due accessi (su punti cardinali opposti, Nord e Sud) che consentono alla popolazione di attraversarlo, passando in un elegante androne affrescato nel XV secolo. Fino a poco tempo fa si poteva liberamente salire lo scalone che dall'androne porta al giardino pensile con le curiose statue dei nani caricaturali. Qui si poteva compiere un bel percorso nella corte seicentesca e nel cortile interno. Purtroppo oggi, ritornando a farvi una visita dopo la chiusura per lavori di restauro, ho constatato che non è più così: l'accesso allo scalone è stato chiuso da una inferriata! Non ne conosco i motivi ma è un peccato. Probabilmente si è ritenuto di fare rientrare nel percorso di visita guidata (a pagamento) alcune zone che prima erano di libero accesso. È possibile invece visitare liberamente il parco del castello, con vialetti, un passaggio coperto, angoli suggestivi e bellissime visuali del maniero. È anche possibile passare liberamente da un ingresso all'altro, passando sotto l'androne affrescato. Apertura cancelli ore 8-22. La visita guidata (su prenotazione tutto l'anno) è consigliata; si può vedere - tra le altre - la stanza in cui fu ospitato papa Ghisleri (prima che divenisse pontefice con il nome di Pio V), la Sala Rossa, quella degli Stemmi e il Camerino delle Grottesche, la Sala dei Satiri. Al piano terra la Sala d'Armi. Al terzo piano si trova la Sala delle Stagioni. Le visite devono essere prenotate presso l’ufficio cultura del Comune di Urgnano. Il castello viene aperto al pubblico per visite guidate senza prenotazione in occasione di alcune manifestazioni come “Castelli Aperti” e “La Festa in Rocca” (in luglio). Non mancano leggende, come in ogni castello che si rispetti. Il maniero risale al 1300-1400 quando era sotto l'influenza dei Visconti; passò poi sotto Venezia, che lo concesse in feudo a Bartolomeo Colleoni. Questi, per testamento, lo lasciò al proprio cancelliere, Abbondio Longhi. Nel 1538 il maniero divenne proprietà dei conti Albani, che lo tennero (tra alterne vicende) fino al XIX secolo. Durante tre secoli subì notevoli trasformazioni e adattamenti per adibirlo a residenza nobiliare. Dal 1953 è proprietà del Comune di Urgnano. Sul lato Est si trovava l'antica Cappella del Castello, collegata a quest'ultimo da un grazioso ponticello a cavallo del fossato (un tempo adacquato). Sul lato orientale erano collocate anche le scuderie e la fattoria. Annualmente, in estate, il maniero diventa suggestiva location per l'evento "La Rocca del Mistero", con figuranti in costume e grande affluenza di pubblico. Da...
Read moreuno dei più bei e meglio conservati castelli della bergamasca; semplicemente attraversarlo (gratuitamente perchè c'è un passaggio pedonale che permette di attraversare il paese) regala un'emozione unica, soprattutto in certi nebbiosi pomeriggi autunnali... tutto il centro storico, con il bellissimo duomo settecentesco con relativa torre campanaria del cagnola (l'architetto dell'arco della pace di milano per intenderci), la piazza, la defilata ma interessantissima chiesetta della trinità con una copia del celeberrimo giudizio universale ad opera di un pittore lombardo sconosciuto, le altre piccole chiese del centro storico, e la frazione basella con il suo santuario, il monastero dei passionisti e tutta la stupenda campagna intorno fanno del castello di Urgnano e del suo borgo una perla in terra bergamasca.. inoltre interessantissima l'offerta culinaria della zona a prezzi onesti, e i vicini borghi di cologno al serio, romano di lombardia,...
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