Storia
La rocca fu costruita verso l'anno 940 da Adalberto Atto, figlio di Sigifredo di Lucca, principe di stirpe longobarda. Oltre alla casa dominicale, sulla sommità della rupe, il castello comprendeva un monastero nel quale risiedevano abitualmente dodici monaci dell'ordine dei benedettini cluniacensi e la chiesa di Sant'Apollonio. Era difesa da triplice giro di mura e fra il primo e il secondo, i più bassi, prendevano posto i fabbricati di ricovero per gli armati e i servi e i fabbricati che costituivano i borghi. Durante il Medioevo la rocca fu imprendibile e in essa ebbe rifugio sicuro la regina Adelaide, vedova di Lotario II re d'Italia, che nel 950 si riparò a Canossa per difendersi dal marchese d'Ivrea, Berengario II, che per oltre 3 anni assediò, senza risultato, la rocca. L'andata a Canossa di Enrico IV Lo stesso argomento in dettaglio: Umiliazione di Canossa.
L'episodio principale per cui è famosa Canossa è la conciliazione dell'imperatore Enrico (o Arrigo) IV col pontefice Gregorio VII nell'anno 1077, di cui Matilde fu protagonista, e da cui deriva il detto andare a Canossa, diffuso in tutte le lingue europee. Stemma dei Canossa di Verona Blasonatura Di rosso al cane bracco d'argento, collarinato ed affibbiato d'oro tenente fra i denti un osso al naturale.[1] Dopo Matilde
Dopo la morte della gran contessa Matilde di Canossa, avvenuta a Bondeno di Roncore il 24 luglio 1115, si accese una grande lotta per l'eredità del patrimonio matildico (di cui facevano parte anche il vicino castello di Rossena[2] e la Rossenella) avendo questa in vita fatta solenne donazione di tutti i suoi beni alla Chiesa.
Con alterne vicende il castello fu dei successori di Matilde, poi dei reggiani, che lo distrussero fino alle fondamenta nel 1255, poi di nuovo dei Canossa, indi di Giberto da Correggio, morto nel 1321. Sulla fine di quest'anno il castello ritornò al Comune di Reggio che lo tenne fino al 1402. Nel Trecento i Visconti, signori di Reggio Emilia dal 1371, dotarono il castello di armi da fuoco[3]. Nel 1392 il castellano visconteo Pisanello de' Pisi trafugò dalla chiesa della fortificazione le reliquie di Sant'Apollonio, San Vittore e Santa Corona e le inviò a Ottone Mandelli, che le donò alla chiesa di San Francesco a Pavia.[4]
Nel 1402 Simone, Guido e Alberto Canossa ripresero possesso del castello; questi nell'anno 1409 cedettero la rocca definitivamente agli Estensi, che salvo qualche breve periodo contrastato (nel 1557 da Ottavio Farnese, duca di Parma) lo tennero fino al 1796.
Nel 1502 Ercole I nominò capitano della rocca Ludovico Ariosto che vi risiedette per quasi sei mesi consecutivi, e nel 1593 il castello diventò feudo dei conti Rondinelli.
Nel 1642 il duca Francesco I investì di Canossa la famiglia Valentini che tenne il feudo fino al 1796.
In quell'anno gli abitanti di Canossa si ribellarono aggregandosi alla Repubblica di Reggio e Napoleone I, con decreto dell'8 giugno 1805, istituiva il Comune di Canossa che nel 1809 fu unito a quello di Quattro Castella.
Nel 1815, dopo la Restaurazione, il Comune di Quattro Castella fece parte di quello di San Polo e nel 1819 i conti Valentini ottennero dal Duca di rientrare in possesso del feudo di Canossa. Ne restarono proprietari fino al 1878, anno in cui lo Stato acquistò la rocca, dichiarandola Monumento Nazionale. Il castello è stato oggetto di una serie di interventi di restauro e recupero. Questi interventi sono stati realizzati anche grazie ai fondi del Gioco del Lotto, in base a quanto regolato dalla...
Read moreUna visita a questo fortilizio 🏰 resta a mio avviso imprescindibile per la grande importanza delle vicende storiche che lo hanno riguardato (e che difatti ricordo di aver studiato con interesse sin dai tempi della scuola 👨🏻🏫📚). Spinto dunque da grande curiosità, di recente mi sono recato a Canossa per poterlo ammirare di persona. Giunti in loco verso le 11.45 di una bella domenica di giugno, abbiamo lasciato l'auto 🚘 lungo la strada principale incamminandoci 🚶🏻♂️ quindi sul sentiero che conduce alla biglietteria (a proposito, 6 euro 💶 il prezzo del ticket 🎫 che consente di ottenere un piccolo sconto per l'accesso al vicino castello di Rossena). Proseguendo siamo poi arrivati al centro visitatori dove abbiamo incontrato Ingrid 👩🏻, la bravissima guida che ci ha accompagnati durante il nostro giro 🚶🏻♂️. Molto interessante e ben curato l'allestimento museale, ricco di reperti e spunti utili per comprendere al meglio la struttura nel suo complesso. Terminato il tour guidato, ci siamo avventurati tra le rovine della fortezza 🏰; non si può dire che resti moltissimo, tuttavia fascino e suggestione non risentono di ciò in alcun modo. Degno di nota pure il panorama 🌄 apprezzabile dalla cinta muraria 🧱. Devo però rilevare una grossa pecca, ovvero l'assenza di un'area parcheggio 🅿️ dedicata (come accennato sopra, siamo appunto stati costretti a inventarci un posteggio "di fortuna"); comprendo che le peculiarità del territorio rendano difficoltosa l'individuazione di uno spazio apposito, eppure il problema permane. A parte questa precisazione, VISITA ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATA 👍.
P.S.❗️❗️❗️GOOGLE CENSURA❗️❗️❗️ RECENSIONE RIPUBBLICATA CON QUESTO NUOVO PROFILO CREATO A SEGUITO DEL VERGOGNOSO E INGIUSTIFICATO OSCURAMENTO DEL PRECEDENTE DA PARTE DEGLI AMMINISTRATORI DI GOOGLE ❗️❗️❗️STOP...
Read moreÈ in Emilia-Romagna, a una trentina di chilometri da Parma, che si trova la città di Canossa, tra valli e colline che evocano dipinti rinascimentali. Qui campi di grano, vigneti e frutteti fondono deliziosamente i loro colori con i profumi delle erbe selvatiche. Il luogo che ha dato origine all'espressione "andare a Canossa", vale a dire un atto di contrizione, umiliandoti di fronte a qualcuno, è il castello di Canossa, eretto nel X secolo su un sperone roccioso, 576 m sul livello del mare, nel cuore dell'Appennino.
Matilde di Canossa nacque nel 1046 a Mantova. Faceva parte della famiglia del Marchese de Tempo in Tuscia. Suo padre si chiamava Bonifacio di Canossa e sua madre Beatrice di Lotaringia. Sposò "Goffredo il Gobbo" con cui ebbe una figlia, Beatrice, morta pochi giorni dopo la sua nascita. Nel 1072 Matilde e sua madre fuggirono e tornarono Canossa. Nel 1076 Goffredo morì e Matilde era sposata con un duca di 16 anni, Guelfo V ma poco dopo fuggì a sua volta e si separarono. Matilde fu nominata viceré d'Italia nel 1111; ma morì quattro anni dopo, nel 1115.
Devi salire centinaia di gradini, affacciato su uno spettacolare "anfiteatro" di insenature, per scoprire i resti, i bastioni meridionali, le rovine della cripta di Sant'Apollonio e un piccolo museo il cui fiore all'occhiello è un fonte battesimale, vestigia della chiesa di Sant'Apollonio.
Se visitato in una giornata luminosa ma con leggera foschia, come è capitato a me, vi darà la sensazione di tornare...
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