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Ossuary Pasubio — Attraction in Valli del Pasubio

Name
Ossuary Pasubio
Description
Nearby attractions
Giardino Botanico Alpino San Marco
Strada Provinciale 46, Via Dolomiti, 36030 Valli del Pasubio VI, Italy
Nearby restaurants
Bar Villa Pasubio Pizzeria-Ristorante
36030 Valli del Pasubio, Province of Vicenza, Italy
Nearby hotels
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Keywords
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Ossuary Pasubio
ItalyVenetoValli del PasubioOssuary Pasubio

Basic Info

Ossuary Pasubio

Pian delle Fugazze, 36030 Valli del Pasubio VI, Italy
4.7(1.3K)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Outdoor
attractions: Giardino Botanico Alpino San Marco, restaurants: Bar Villa Pasubio Pizzeria-Ristorante
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Phone
+39 0445 593011
Website
ossariodelpasubio.it

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Reviews

Nearby attractions of Ossuary Pasubio

Giardino Botanico Alpino San Marco

Giardino Botanico Alpino San Marco

Giardino Botanico Alpino San Marco

4.2

(18)

Open 24 hours
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Things to do nearby

Truffle hunting in wild woods and lunch
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Wed, Dec 10 • 11:00 AM
37030, Castagnè, Veneto, Italy
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ROVERETO - Genitorialità, adolescenza e bullismo: a confronto con lesperta
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Fri, Dec 5 • 5:00 PM
58 Corso Antonio Rosmini, 38068 Rovereto
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Visite guidate gratuite in distilleria Zanin
Visite guidate gratuite in distilleria Zanin
Sat, Dec 6 • 10:00 AM
20 Via Cinquevie, 36030 Zugliano
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Nearby restaurants of Ossuary Pasubio

Bar Villa Pasubio Pizzeria-Ristorante

Bar Villa Pasubio Pizzeria-Ristorante

Bar Villa Pasubio Pizzeria-Ristorante

4.3

(82)

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Reviews of Ossuary Pasubio

4.7
(1,292)
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5.0
5y

È una possente costruzione progettata da Ferruccio Chemello e decorata da Tito Chini e Umberto Bellotto dalla forma che assomiglia ad un faro alto 35 metri, con una lanterna luminosa sulla sua sommità. È costituito da due parti: l'ossario ed il sacello. L'ossario, ricavato nel basamento della torre, comprende una cripta centrale e due gallerie concentriche.

Nella cripta sono raccolti i resti di 70 decorati al valore militare e vi è stata tumulata la salma del generale Guglielmo Pecori Giraldi, che ebbe il comando della 1ª Armata dal 9 maggio 1916 sino alla conclusione vittoriosa del novembre 1918.

Il sacello si trova alla sommità di un'ampia gradinata che conduce ad una terrazza con balaustra che circonda la torre da dove si può godere di uno stupendo panorama di tutta la vallata sottostante.

La cripta, la piccola cappella al piano terra e tutti i piani del sacello sono decorati con vetrate artistiche e affreschi della Fornaci San Lorenzo, Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo all'epoca diretta da Tito Chini, che lo videro protagonista in prima persona avendo progettato la decorazione e ornato tutto il complesso firmandosi entrando al piano terra frontalmente sotto la "teoria dei santi guerrieri" sulla sinistra con un occhio affiancato dalla scritta "Tito Chini decorò 1926".

La “Fondazione 3 Novembre 1918”, voluta da Guglielmo Pecori Giraldi e dedicata alla memoria dei caduti della Grande Guerra, eresse questo sacello-ossario la cui decorazione pittorica interna fu affidata proprio a Tito Chini che decorò anche i cimiteri di guerra di Treviso, Schio, Verona, Trento e il tempio ossario di Bassano del Grappa.

L'apparato decorativo interno è molto complesso: dalla teoria dei santi al piano terra si ascende all'interno della torre in un percorso che non cela immagini della guerra, le condizioni dei soldati, fino ad arrivare alla sommità cui si accede attraverso una stretta scala. Ricorre spesso il richiamo alla Prima Armata e sulle vetrate il motto FERT.

L'inaugurazione del monumento avvenne il 29 agosto 1926 alla presenza del re, e da allora annualmente si ripete la cerimonia in onore e in memoria della 1ª Armata.

Guglielmo Pecori Giraldi tornò sempre sul colle sacro ed espresse anche il desiderio di essere sepolto lì come accadde il 19 luglio del 1953 quando la salma del generale fu traslata dalla cappella gentilizia della famiglia Pecori Giraldi nella Villa Rimorelli a Borgo San Lorenzo, dove era stata custodita per dodici anni.

Il sacello è costituito da una torre piramidale alta 35 metri costruita con la medesima pietra della montagna che i soldati avevano calpestato, ed al suo interno sono custodite le ossa dei morti recuperate nella zona del Pasubio.

L’epigrafe murata a mezzogiorno recita: “La Prima Armata / infranto due volte / l’orgoglio nemico / balzò / dal Pasubio al Brennero / assicurando all’Italia / i suoi termini sacri”.

Nella zona dell'ossario è presente anche un piccolo museo dedicato alla prima guerra mondiale. Integralmente ristrutturato e ingrandito nel 2005

Caduti Contiene i resti di 5.146 soldati italiani e 40 austro-ungarici caduti durante la prima guerra mondiale sul monte Pasubio. Le ossa dei caduti, in molte teche in cui sono custodite,...

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5.0
3y

Nice bike ride in Dolomiti, this monument is really nice place to visit and think about how many good people died for few crazy dictators, kings, czars, dukas..... Everyboady should go there , especially so called polititian, before they start any war. Actually, it seems good idea, that whoever start the war need to be eliminated immediatelly. Ukraina is example of this. Because of USA and Russia na Turkey and German Interests, the Ukrain and Russian, common people are daying, while people that have money from any side, are traveling around Europe with 150kE+ cars, simply because of...

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5.0
2y

L'Ossario del Pasubio, collocato nella provincia di Vicenza, è un luogo di solenne importanza, un tributo ai soldati italiani che hanno sacrificato la loro vita durante la Prima Guerra Mondiale. Questo monumento, un'alta torre circolare di pietra che si erge per 36 metri, è un simbolo tangibile e toccante dell'eroismo e del sacrificio.

L'entrata anteriore dell'edificio conduce direttamente all'ossario, che ospita le tombe dei soldati caduti. Questo luogo è solenne e sacro, un ambiente dove si può avvertire il peso della storia e il rispetto per coloro che hanno dato la loro vita per la patria.

L'entrata posteriore, invece, conduce a una piccola cappella, e da lì, tramite una serie di scale, si può accedere a stanze sempre più alte, riccamente decorate. Questa scala offre un'esperienza unica, sebbene l'ultima porzione, una scala in ferro molto ripida, possa essere difficoltosa per alcuni visitatori e non è consigliabile per coloro che soffrono di vertigini.

Il monumento è circondato da un giardino ben curato, dove sono esposti alcuni armamenti bellici della Prima Guerra Mondiale, offrendo un ulteriore punto di riflessione sulla brutalità della guerra. Inoltre, il giardino offre una vista panoramica mozzafiato sul paesaggio circostante, un tranquillo contrasto con le gravi memorie custodite all'interno dell'ossario.

In conclusione, l'Ossario del Pasubio è un luogo di profonda importanza storica e culturale. Non solo offre un tributo ai soldati caduti, ma serve anche come un potente promemoria della brutalità della guerra e del sacrificio di coloro che l'hanno combattuta. La sua imponente architettura, le sue solenni camere interne, e il suo giardino panoramico rendono questo luogo un'esperienza indimenticabile per...

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VESPISTADELLABASSAVESPISTADELLABASSA
È una possente costruzione progettata da Ferruccio Chemello e decorata da Tito Chini e Umberto Bellotto dalla forma che assomiglia ad un faro alto 35 metri, con una lanterna luminosa sulla sua sommità. È costituito da due parti: l'ossario ed il sacello. L'ossario, ricavato nel basamento della torre, comprende una cripta centrale e due gallerie concentriche. Nella cripta sono raccolti i resti di 70 decorati al valore militare e vi è stata tumulata la salma del generale Guglielmo Pecori Giraldi, che ebbe il comando della 1ª Armata dal 9 maggio 1916 sino alla conclusione vittoriosa del novembre 1918. Il sacello si trova alla sommità di un'ampia gradinata che conduce ad una terrazza con balaustra che circonda la torre da dove si può godere di uno stupendo panorama di tutta la vallata sottostante. La cripta, la piccola cappella al piano terra e tutti i piani del sacello sono decorati con vetrate artistiche e affreschi della Fornaci San Lorenzo, Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo all'epoca diretta da Tito Chini, che lo videro protagonista in prima persona avendo progettato la decorazione e ornato tutto il complesso firmandosi entrando al piano terra frontalmente sotto la "teoria dei santi guerrieri" sulla sinistra con un occhio affiancato dalla scritta "Tito Chini decorò 1926". La “Fondazione 3 Novembre 1918”, voluta da Guglielmo Pecori Giraldi e dedicata alla memoria dei caduti della Grande Guerra, eresse questo sacello-ossario la cui decorazione pittorica interna fu affidata proprio a Tito Chini che decorò anche i cimiteri di guerra di Treviso, Schio, Verona, Trento e il tempio ossario di Bassano del Grappa. L'apparato decorativo interno è molto complesso: dalla teoria dei santi al piano terra si ascende all'interno della torre in un percorso che non cela immagini della guerra, le condizioni dei soldati, fino ad arrivare alla sommità cui si accede attraverso una stretta scala. Ricorre spesso il richiamo alla Prima Armata e sulle vetrate il motto FERT. L'inaugurazione del monumento avvenne il 29 agosto 1926 alla presenza del re, e da allora annualmente si ripete la cerimonia in onore e in memoria della 1ª Armata. Guglielmo Pecori Giraldi tornò sempre sul colle sacro ed espresse anche il desiderio di essere sepolto lì come accadde il 19 luglio del 1953 quando la salma del generale fu traslata dalla cappella gentilizia della famiglia Pecori Giraldi nella Villa Rimorelli a Borgo San Lorenzo, dove era stata custodita per dodici anni. Il sacello è costituito da una torre piramidale alta 35 metri costruita con la medesima pietra della montagna che i soldati avevano calpestato, ed al suo interno sono custodite le ossa dei morti recuperate nella zona del Pasubio. L’epigrafe murata a mezzogiorno recita: “La Prima Armata / infranto due volte / l’orgoglio nemico / balzò / dal Pasubio al Brennero / assicurando all’Italia / i suoi termini sacri”. Nella zona dell'ossario è presente anche un piccolo museo dedicato alla prima guerra mondiale. Integralmente ristrutturato e ingrandito nel 2005 Caduti Contiene i resti di 5.146 soldati italiani e 40 austro-ungarici caduti durante la prima guerra mondiale sul monte Pasubio. Le ossa dei caduti, in molte teche in cui sono custodite, sono a vista.
Michele TorelliMichele Torelli
L'Ossario del Pasubio, collocato nella provincia di Vicenza, è un luogo di solenne importanza, un tributo ai soldati italiani che hanno sacrificato la loro vita durante la Prima Guerra Mondiale. Questo monumento, un'alta torre circolare di pietra che si erge per 36 metri, è un simbolo tangibile e toccante dell'eroismo e del sacrificio. L'entrata anteriore dell'edificio conduce direttamente all'ossario, che ospita le tombe dei soldati caduti. Questo luogo è solenne e sacro, un ambiente dove si può avvertire il peso della storia e il rispetto per coloro che hanno dato la loro vita per la patria. L'entrata posteriore, invece, conduce a una piccola cappella, e da lì, tramite una serie di scale, si può accedere a stanze sempre più alte, riccamente decorate. Questa scala offre un'esperienza unica, sebbene l'ultima porzione, una scala in ferro molto ripida, possa essere difficoltosa per alcuni visitatori e non è consigliabile per coloro che soffrono di vertigini. Il monumento è circondato da un giardino ben curato, dove sono esposti alcuni armamenti bellici della Prima Guerra Mondiale, offrendo un ulteriore punto di riflessione sulla brutalità della guerra. Inoltre, il giardino offre una vista panoramica mozzafiato sul paesaggio circostante, un tranquillo contrasto con le gravi memorie custodite all'interno dell'ossario. In conclusione, l'Ossario del Pasubio è un luogo di profonda importanza storica e culturale. Non solo offre un tributo ai soldati caduti, ma serve anche come un potente promemoria della brutalità della guerra e del sacrificio di coloro che l'hanno combattuta. La sua imponente architettura, le sue solenni camere interne, e il suo giardino panoramico rendono questo luogo un'esperienza indimenticabile per ogni visitatore.
M.Giovanna _M.Giovanna _
Dopo una strada ben percorribile ma un po' stretta e tutta curve, si giunge a questa tappa obbligatoria per la conoscenza del territorio. Si lascia l'auto nel piazzale antistante (gratuito). Sullo sfondo la maestosità delle pareti rocciose della montagna e fitti boschi di conifere. Sul piazzale si affaccia l'edificio sede del museo della prima guerra mondiale e un bar, dove fare i biglietti di ingresso al museo. Consiglio di far precedere la visita del museo a quella dell'ossario. Ci sono poche stanze ma ben allestite con pannelli esplicativi chiari ed efficaci. Sono esposti oggetti di uso quotidiano e strumenti bellici, sono raccontate memorie, spiegate azioni militari e ricostruite opere di adattamento delle truppe agli ambienti impervi della montagna. All' esterno una transenna delimita l'area sacra. All'interno della torre ossario, completamente percorribile, ci sono le lapidi, l'ossario e una scala conduce fino alla cima della torre. All'interno si possono osservare le pitture nello stile celebrativo tipico del ventennio, occasione di profonda riflessione, e dalla cima lo sguardo spazia fino ai più lontani confini. L'effetto personale è stato di solennità, contrizione, meditazione profonda e, per gioco di riflessi e proiezioni mentali, commozione fino alle lacrime.
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M.Giovanna _

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