Se andate su questa bellissima isola. Vi consiglio di salire verso la piazza principale e prima del municipio troverete l’ufficio per il turismo, che vi darà molte informazioni. Il museo in questione, si trova nel piano seminterrato del Municipio ed è fondamentale per un’introduzione sulla storia dell’isola. Si distribuisce su un solo piano ed è allestito molto bene, con ottime descrizioni didascaliche; alcune un po’ attempate, ma altre decisamente innovative. Il museo ha una fortissima funzione didattica, grazie a delle bellissime ricostruzioni di Villa Giulia. Ed è proprio da qui che partono le visite guidate degli archeologici che lavorano sull’isola. Però, a differenza di come abbiamo fatto noi.. vi consiglio di stare a Ventotene almeno tre giorni, per vedere la festa di Santa Candida a metà settembre o comunque di rimanere per un lungo weekend e approfittarne delle visite guidate che per il fatto che la villa è tutta al sole, le visite partono dalle 18. Magari è meglio chiamare prima per chiedere informazioni sugli orari. Il museo è diviso in circa 5 sale con dei frammenti di mosaici bellissimi e alcuni oggetti che, insieme alla ricostruzione delle cisterne, spiegano l’ingegnosissimo sistema di cisterne, che permetteva alla villa di avere impianti termali. Infatti, va tenuto presente che non c’erano fonti di acqua dolce sull’isola! L’ultima sala prima dei servizi igienici e dell’uscita vi permette di seguire la storia del famosissimo Manifesto di Ventotene e la terribile isola-prigione di Santo Stefano. Inoltre, c’è un’ottima spiegazione di come si è formato lo...
Read moreSituato all'interno del castello borbonico sede del Municipio; si sviluppa su un ingresso e sei stanze nelle quali hanno trovato sistemazione e opportuna valorizzazione reperti provenienti dai complessi archeologici dell'isola, nonché dai fondali marini prospicienti Ventotene e S.Stefano. Nella saletta d'ingresso è esposto un grande plastico dell'isola in età augustea. Le prime tre sale ospitano reperti di provenienza subacquea: nella prima sono collocate numerose anfore di diverso periodo e tipologia, tre ceppi d'ancora, un grande dolium e lingotti di piombo con stampiglio; nella seconda i reperti provenienti dai relitti di Cala Rossano e Le Grottelle. Nella terza le anfore e i mortaria recuperati da due dei nove relitti scoperti nel corso delle indagini d'alto fondale condotte a partire dall'estate del 2008. La quarta e la quinta sono interamente dedicate alla descrizione della villa di Punta Eolo. La sesta raccoglie plastici ricostruttivi delle cisterne romane, degli impianti termali di villa Giulia, il rilievo in marmo dello stemma borbonico e un sarcofago del...
Read moreMuseo ricco d'informazioni. È una chicca inaspettata. È diviso per temi, archeologia subacquea, villa Giulia (davvero peccato sia visibile sono in alcuni giorni), carcere di Santo Stefano (non accessibile in giornata per chi sbarca perché partenza delle visite prima dello sbarco traghetto). La cosa che mi ha colpito di più in positivo è che non si sono limitati a mostrare l'anfora ma ne descrivono la storia, la sua funzione, il trasporto...la cosa più negativa è come sono organizzate le informazioni. Sembra una stratificazione di più epoche espositive, avendo come risultato una lettura estremamente confusionaria. Sarebbe gradito anche un ingrandendo dei caratteri, che nonostante abbia 30 anni e veda bene alla fine mi sono stancata a leggere in piccolo, a volte anche su carta ingiallita. Nonostante consiglio una revisione dei format espositivi, se potete andateci. Costa 5 euro,...
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