La premessa è: andatelo a visitare perchè merita davvero. Costruzione dell'anno 1000 passata di mano in mano ai nobili tortonesi e genovesi. Ristrutturata. Si chiama della Pietra, non perchè è di pietra ma perche prende il nome dal primo possidente, tal Opizzone della Pietra. Bravi davvero i ragazzi che ti portano in visita, spiegano e danno informazioni. Sono troppo bravi e quindi saranno volontari. Ma ci sono cose che vanno dette e che il Parco dell'Antola non segnala minimamente: a) l'unico parcheggio che c'è è a un quarto d'ora di strada dalla inizio del sentiero. Un quarto d'ora di cammino pericoloso lungo la statale di Vobbia a rischio di essere investiti. Tenete conto di questo tempo. E soprattutto state attenti. b) Si arriva finalmente al sentiero che porta al Castello: col piffero che ci vogliono 20 minuti, come indicato sul sito!!!! Forse per qualche stambecco delle Dolomiti stra allenato. Minimo 40 minuti in massima salita lungo una ripidissima mulattiera tenuta "alla ligure" (finchè dura, dura...scarsa manutenzione). Una scoscesa pietraia con gradini anche di 50 cm che i bambini proprio non ce la fanno. Salita da crepacuore e spezza polmoni!!! Nessun tipo di ristoro intermedio o al castello (portatevi l'acqua sennò rischiare di morire disidratati...). c) Finalmente dopo quasi un'ora di strada, fra parcheggio e salita vera, (...le balle di Fra Giulio che ci vogliono 20 minuti come dice il sito...) arrivi in vista del Castello che, ripeto, merita di essere visitato. d) dopo una bella visita di solo una quaratina di minuti, percorso inverso in discesa, scendendo evidentemente spezza le ginocchia e mette le caviglie a rischio. Quindi fra su e giù spendete quasi un paio di orette... Tenete conto di questi tempi, che il Parco dell'Antola non vi dice per nulla, quando decidete di andare, ma armatevi di coraggio e andate a visitarlo. E poi se ce l'ho fatta io che ho cuore e polmoni un po' acciaccati, può farcela chiunque! Mi raccomando...
Read moreIl Castello della Pietra (o Castello da Pria in genovese) è un'antica fortificazione ligure, ubicata nella valle del torrente Vobbia, costruita allo scopo di presidiare la via di comunicazione tra Vobbia e Isola del Cantone. Si raggiunge in 20 minuti circa salendo a piedi lungo il bosco attraverso un sentiero che si stacca dalla statale, sulla quale esiste un comodo parcheggio dove lasciare l'auto. È visitabile negli ambienti interni grazie a interventi di recupero: cisterne, segrete, camini, scale, posti di guardia, camminamenti di ronda e l'ampia sala centrale. Lungo il percorso tavole e stampe descrittive di altri manieri, affini a quello del Castello della Pietra il cui nome deriva da quello della famiglia "della Pietra" che ne fu proprietaria fino al 1518, anno in cui il maniero passò agli Adorno fino ad essere abbandonato nel 1797 e dato alle fiamme qualche anno più tardi. Le notizie più antiche sul castello risalgono a un documento del 1234 dove viene citato un edificio ardito incastrato tra due torrioni naturali di roccia alti circa 150 metri e realizzato con pietre di media grandezza squadrate cavate nei fondovalle e portate a spalla fin quassù. L'attuale costruzione risale al cinquecento e fu più volte ristrutturata. L'ingresso era costituito da una passerella sopraelevata su alti pali di legno o da un ponte levatoio collocato in corrispondenza...
Read moreLa fretta non porta sempre consiglio, così dice il proverbio, e spesso porta a non accorgersi dei particolari, come quando si viaggia sulla Milano-Genova. Si è così abituati a correre verso il mare, che si lasciano alle spalle senza remora le valli appenniniche che si incontrano, che in realtà nascondono luoghi molto belli, ricchi di storia e di vita. Fra questi la Val Vobbia, laterale alla Val Scrivia all'altezza di Isola del Cantone. A metà strada sulla provinciale per Vobbia si trova questo piccolo gioiello medievale, talmente particolare che si rimane sorpresi quando lo si scopre. La strada di accesso e segnalata, ci sono parcheggi nei pressi, ma non nelle immediate vicinanze. Per le visite occorre informarsi sui siti internet del Parco che gestisce il territorio. Per arrivare al castello occorre inerpicarsi su un sentiero di montagna, ben tenuto, ma sempre di montagna, quindi accessibile solo a persone senza alcun problema fisico o non adeguatamente vestite (minimo scarpe da tennis). Lungo il percorso si trovano panchine e aree di sosta. Sono previste visite organizzate in orari precisi, con guide professionali, pagando un biglietto di ingresso (sui 5 euro). Il castello è stato restaurato in maniera eccezionale, merita una visita e...
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