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Ponte di Zan — Attraction in Vobbia

Name
Ponte di Zan
Description
Nearby attractions
Castello della Pietra
16010 Vobbia, Metropolitan City of Genoa, Italy
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Ponte di Zan
ItalyLiguriaVobbiaPonte di Zan

Basic Info

Ponte di Zan

SP8, 14, 16017 Isola del Cantone GE, Italy
4.6(13)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Off the beaten path
attractions: Castello della Pietra, restaurants:
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Castello della Pietra

Castello della Pietra

Castello della Pietra

4.7

(114)

Closed
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Siby FanciulliSiby Fanciulli
A poca distanza dal Castello della Pietra, lungo la strada per Isola del Cantone, si può notare un cartello bianco che sporge da una cengia sotto il livello stradale, raggiungibile tramite un breve e stretto sentiero. Da questa cengia, ingiustamente e malamente nascosta sotto il moderno viadotto, si scorge l'antico Ponte di Zan. Una leggenda narra che sia stato costruito durante la notte dal diavolo per i cittadini di Vobbia. In cambio del servizio, però, esso chiese l'anima della prima persona che da lì sarebbe passata. Questo era un grosso problema per i vobbiani perché nessuno l'avrebbe mai attraversato, rendendolo totalmente inutile. Ad un certo punto, un contadino di nome Zan (diminutivo di Giovanni in genovese) escogitò uno stratagemma per ingannare il diavolo. Purtroppo per ingannare il diavolo ingannò anche il suo fedele cane. Infatti, fece rotolare una piccola forma di formaggio attraverso il ponte, facendola seguire dal povero cane. Il diavolo, furioso, giurò che si sarebbe vendicato di Zan, che divenne un eroe e fece intitolare a se stesso il ponte, e lo seguì di nascosto per colpirlo al momento giusto. Nel frattempo, il nuovo della città si arricchì e decise di seppellire tutte le sue fortune vicino al "suo" ponte. Il diavolo, in attesa del momento in cui Zan sarebbe tornato a recuperare il tesoro, lanciò una maledizione: chiunque avesse cercato di dissotterrare il forziere sarebbe stato inevitabilmente travolto da terribili frane. Negli anni successivi la popolazione decise di costruire una chiesa, per esorcizzare la presenza demoniaca. I sacerdoti versarono acqua santa sul terreno, pregarono e si fecero il segno della croce finché il diavolo non fu scacciato definitivamente. La maledizione era sparita e il tesoro fu poi recuperato. Le fonti storiche raccontano invece che fu Giovanni Malaspina (Zan), figlio di Opizzone della Pietra, signore del Castello della Pietra, a far costruire il ponte. Vicino al cartello che racconta la storia del ponte si trova una specie di visore. Guardandoci attraverso, si può vedere un'immagine 3D di come appariva il ponte prima della costruzione della strada moderna.
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A poca distanza dal Castello della Pietra, lungo la strada per Isola del Cantone, si può notare un cartello bianco che sporge da una cengia sotto il livello stradale, raggiungibile tramite un breve e stretto sentiero. Da questa cengia, ingiustamente e malamente nascosta sotto il moderno viadotto, si scorge l'antico Ponte di Zan. Una leggenda narra che sia stato costruito durante la notte dal diavolo per i cittadini di Vobbia. In cambio del servizio, però, esso chiese l'anima della prima persona che da lì sarebbe passata. Questo era un grosso problema per i vobbiani perché nessuno l'avrebbe mai attraversato, rendendolo totalmente inutile. Ad un certo punto, un contadino di nome Zan (diminutivo di Giovanni in genovese) escogitò uno stratagemma per ingannare il diavolo. Purtroppo per ingannare il diavolo ingannò anche il suo fedele cane. Infatti, fece rotolare una piccola forma di formaggio attraverso il ponte, facendola seguire dal povero cane. Il diavolo, furioso, giurò che si sarebbe vendicato di Zan, che divenne un eroe e fece intitolare a se stesso il ponte, e lo seguì di nascosto per colpirlo al momento giusto. Nel frattempo, il nuovo della città si arricchì e decise di seppellire tutte le sue fortune vicino al "suo" ponte. Il diavolo, in attesa del momento in cui Zan sarebbe tornato a recuperare il tesoro, lanciò una maledizione: chiunque avesse cercato di dissotterrare il forziere sarebbe stato inevitabilmente travolto da terribili frane. Negli anni successivi la popolazione decise di costruire una chiesa, per esorcizzare la presenza demoniaca. I sacerdoti versarono acqua santa sul terreno, pregarono e si fecero il segno della croce finché il diavolo non fu scacciato definitivamente. La maledizione era sparita e il tesoro fu poi recuperato. Le fonti storiche raccontano invece che fu Giovanni Malaspina (Zan), figlio di Opizzone della Pietra, signore del Castello della Pietra, a far costruire il ponte. Vicino al cartello che racconta la storia del ponte si trova una specie di visore. Guardandoci attraverso, si può vedere un'immagine 3D di come appariva il ponte prima della costruzione della strada moderna.
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Reviews of Ponte di Zan

4.6
(13)
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5.0
4y

A poca distanza dal Castello della Pietra, lungo la strada per Isola del Cantone, si può notare un cartello bianco che sporge da una cengia sotto il livello stradale, raggiungibile tramite un breve e stretto sentiero. Da questa cengia, ingiustamente e malamente nascosta sotto il moderno viadotto, si scorge l'antico Ponte di Zan. Una leggenda narra che sia stato costruito durante la notte dal diavolo per i cittadini di Vobbia. In cambio del servizio, però, esso chiese l'anima della prima persona che da lì sarebbe passata. Questo era un grosso problema per i vobbiani perché nessuno l'avrebbe mai attraversato, rendendolo totalmente inutile. Ad un certo punto, un contadino di nome Zan (diminutivo di Giovanni in genovese) escogitò uno stratagemma per ingannare il diavolo. Purtroppo per ingannare il diavolo ingannò anche il suo fedele cane. Infatti, fece rotolare una piccola forma di formaggio attraverso il ponte, facendola seguire dal povero cane. Il diavolo, furioso, giurò che si sarebbe vendicato di Zan, che divenne un eroe e fece intitolare a se stesso il ponte, e lo seguì di nascosto per colpirlo al momento giusto. Nel frattempo, il nuovo della città si arricchì e decise di seppellire tutte le sue fortune vicino al "suo" ponte. Il diavolo, in attesa del momento in cui Zan sarebbe tornato a recuperare il tesoro, lanciò una maledizione: chiunque avesse cercato di dissotterrare il forziere sarebbe stato inevitabilmente travolto da terribili frane. Negli anni successivi la popolazione decise di costruire una chiesa, per esorcizzare la presenza demoniaca. I sacerdoti versarono acqua santa sul terreno, pregarono e si fecero il segno della croce finché il diavolo non fu scacciato definitivamente. La maledizione era sparita e il tesoro fu poi recuperato. Le fonti storiche raccontano invece che fu Giovanni Malaspina (Zan), figlio di Opizzone della Pietra, signore del Castello della Pietra, a far costruire il ponte. Vicino al cartello che racconta la storia del ponte si trova una specie di visore. Guardandoci attraverso, si può vedere un'immagine 3D di come appariva il ponte prima della costruzione della...

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4.0
2y

Il ponte di Zan fu realizzato con pietre di fiume nel XIII secolo. Si trova sotto la strada provinciale per Vobbia, e vi si accede percorrendo un brevissimo sentiero segnalato. Dal sito è possibile vedere il Castello...

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5.0
6y

Effettivamente un ponte c'è.. È accanto a quello stradale, sicuramente parte della vecchia via che univa la via del sale...

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