Palazzo Gala — Restaurant in Acerenza

I've got mixed feelings about this place. The restaurant looked nice, which was expected. The guy who took our orders was a bit rude though, I didn't like his curt ways. There are basically very few vegetarian and vegan alternatives to the menu (I would say almost none). Steer clear if you're looking for any changes to the available dishes as the waiter is likely to scold you with something like: "No we can't take that ingredient away from the recipe, the dish wouldn't make sense without". Which is ridiculous. I don't know, somehow I didn't feel welcome and didn't enjoy the overall experience at all. It's also failry expensive and the portions are...

Sono stato recentemente in questo posto, allettato dal fatto che in alcuni siti era recensito come trattoria.. Quindi mi aspettavo un ambiente simile ad una casa, con cibo del posto, solo del posto. In realtà è un ristorante dove tra i piatti spicca il pesce (a tutti è nota la famosissima TROTA DI ACERENZA o il SALMONE di VENOSA, pesci freschi quindi pescati nelle acque su cui si affacciano ACERENZA e gli altri paesi vicini!). Onestamente ci sarebbe poi molto da dire, anzi da ridire su questo posto. Il servizio forse è un po' pressante, talvolta bisognerebbe imparare a tacere e lasciar decidere i clienti in piena autonomia. Sugli ANTIPASTI cosa dire? Forse che sono davvero una TRUFFA! Molto molto cari se rapportati alle misere porzioni. Basti pensare che il ''pezzo forte'' è il trionfo di salumi... Bel nome per un piatto di salumi a soli 7 euro. Ci si aspetterebbe chissà cosa, chissà quante fette: ebbene il risultato è davvero sorprendente. Poche fette di 3 o 4 comuni salumi (saranno davvero del posto????!!!!). Un consiglio: io cambierei nome a questo piatto. Da TRIONFO DI SALUMI a SCONFITTA DI SALUMI perchè è una vergogna per chi impiatta e per chi serve. Che figura di mer** direbbe Emilio Fede!!! I primi sono buoni e anche i secondi, anche se pure in questo caso c'è da dire che le porzioni non sono sempre abbondanti. Buoni anche i dolci, sebbene non tutti siano fatti in casa e sul menù la cosa non è affatto segnalata (il furbo cameriere lo dice solo se espressamente chiesto dai clienti!). Allora, ricapitolando: tornerò sicuramente in questo posto, ma solo quando...

Sono venuto con la mia famiglia. Ciò che colpisce del palazzo che ospita il ristorante è innanzitutto la strettissima vicinanza al museo, situato all'altro lato della strada. Inoltre, guardandolo da fuori e per come si presenta all'entrata sembra nulla di diverso da un ristorante/trattoria di paese. Eppure, una volta che si esplora il locale, ci si accorge di angoli e salette molto accoglienti, avvolte in un labirinto di muri in pietre. C'è anche un'area che affaccia sull'esterno, contornata da vetrate luminose. Si dice che i clienti qui possano ricevere un'esperienza rilassante per il corpo e l'anima... all'impatto un po' ostacolata dalla voce forte del Sig. Nicola, talvolta alternando un linguaggio più ricercato ad uno molto più colloquiale con passaggi continui dal "lei" al "tu". Leggendo il menù, la lettura dei prezzi lascerebbe un pochino delusi, se si considera una spesa di egual misura per un antipasto e per un primo... verrebbe un po' da storcere il muso. Ottimo il cibo, il servizio, la cura dell'ambiente. Piccola critica sulla presentazione della pasta, patate provola e polvere di pezzente nel metallo della grattugia e di questa ormai divenuta usanza in molte ristorazioni, a parer mio esteticamente funzionale ma praticamente scomoda, del tiramisù - o del dolce in generale - servito nel vasetto. Personalmente preferirei un piatto o una conchiglia. Ci ritornerò...