Incredibile quanto breve è stato il lasso di tempo nel quale questa pizzeria sia caduta così presto dalle stelle alle stalle. Aprendo i battenti sulle rovine di una precedente pizzeria, qualche anno fa, adoperò qualsiasi furbesca trovata pur di accalappiare più clienti possibili: abbondanti e gratuiti aperitivi all’ingresso, prezzi onestissimi ed una pizza di qualità sopra alla media. Le note negative che invece si presentavano fin dall’inizio e che hanno perdurato fino ad ora sono la terribile antipatia e scontrosità della moglie del propietario (addetta all’”accoglienza” ahah, e alla cassa. Se riceverete un saluto cordiale all’ingresso o all’uscita ritenetevi uno dei pochi eletti) e il peggior servizio che abbia mai avuto la sfortuna di ricevere (troverete maggior professionalità nella peggior bettola di periferia e minor tempi d’attesa con i treni di trenord). Fatto sta che col passare del tempo gli aperitivi andarono a scemare sempre più (mentre i clienti aumentavano) fino a sparire (ops!). Dopo un anno un improvviso ed inaspettato aumento di un euro su tutto il menù (d’asporto e no) e scomparsa dei listini delle pizze (in modo tale che una volta ordinata sulla base dei tuoi ricordi il sovrapprezzo ti coglieva direttamente alla cassa, senza possibilità di replica). Il tempo passa e le pizze si fanno sempre più bruciacchiate alla base (ma ti dici, è ancora buona, il prezzo è ancora accessibile, passiamo...). Passano due anni e visto il gruzzolo accumulato i propietari pensano bene di chiudere bottega per qualche giorno, abbattere tutto, e tirar su una supernuova, kitch, pizzeria bella luccicosa... Però i lavori costano, e a chi farli pagare? Agli amati ed affezionati clienti chiaramente. Morale della favola tutto aumentato nuovamente di un euro. E le pizze, d’ora in poi, per minimizzare i tempi di attesa, verranno mantenute, sostenute con paletta, a brevissima distanza dalla fiamma ardente del fuoco, con il risultato che la pizza diventa talmente bruciata alla base (e terribilmente cangerogena, ma vabbeh, sorvoliamo...) che il sapore di bruciato va a coprire anche il più saporito degli ingredienti. Che dire, ve la sentite di andare a passare una bella serata in pizzeria (ma tranquilli che l’asporto e sulla stessa linea d’onda, provato sulla mia pelle numerose e masochistiche volte) per venir trattati a pesci in faccia, pregare perché la cameriera vi rivolga un pò di attenzione e che non si siano dimenticati la tua pizza, mangiare un bel carboncino mediamente condito dopo una bella oretta passata a guardarti le punte delle scarpe, per poi pagarlo minimo otto euri? Beh, amanti del bondage,...
Read moreEro stata anni fa con delle amiche e ne ero uscita super contenta, dalla qualità dei prodotti al servizio al tavolo. Settimana scorsa torno con il mio compagno ordiniamo un antipasto e spaghetti con le vongole e una carbonara di terra. L'antipasto arriva quasi subito e arriva anche la notizia che purtroppo le vongole sono finite, quindi scelgo una carbonara di mare. Dalla fine dell'antipasto all'arrivo dei primi passa un bel po' di tempo. Entrambe le carbonare squisite, abbiamo preso anche il dolce e tutto ok. Questa settimana torniamo con amici e diciamo che non abbiamo fatto una bella figura a portarli qui. Ordiniamo due primi, un secondo di pesce e una costata, anche questa volta dopo aver preso l'ordine dopo poco torna la cameriera e ci comunica che purtroppo la costata è finita. Nel frattempo essendoci molte zanzare chiediamo di poter accendere le candele presenti. Arrivano dopo un po' i primi e la costataa il secondo di pesce non arriva, se non dopo circa 15 minuti quando ormai i nostri piatti erano freddi e nel frattempo le candele ancora spente. Finiamo di mangiare e dobbiamo chiamare noi dopo un po' di attesa per chiedere una pizza. Dopo la pizza e un'altra attesa di circa 30 minuti richiamiamo la cameriera per chiedere i dolci e richiediamo l'accensione delle candele perché c'erano tantissime zanzare, ci comunica che purtroppo le candele sono finite. Ordiniamo i dolci e su consiglio suo, uno di noi ordina i fiocchi; arrivano tutti i dolci tranne questo. Solo quando abbiamo finito di mangiare il dolce torna la cameriera comunicandoci che purtroppo i fiocchi non può servirli perché sono ancora troppo freddi. Nel frattempo al tavolo di fianco si siedono altre persone e chiedono anche loro di accendere le candele per le zanzare, magicamente a loro il cameriere l'accende. Terminiamo di mangiare il dolce e attendiamo che qualcuno passi a chiedere se vogliamo il caffè, ma dopo 20 e passa minuti di attesa ci alziamo e andiamo al bancone a berlo. Direi che l'attenzione verso il cliente non è una delle loro priorità, dopo tutto ciò neanche un amaro o uno sconto per i vari disguidi della serata. Sicuramente daremo un'altra opportunità ma sai non c'è il due senza il tre sperando che la prossima volta ci sia tutto e che il servizio...
Read moreLa seconda possibilità non si nega a nessuno, ma forse avremmo fatto meglio a risparmiarcela. Dopo una prima esperienza negativa caratterizzata da un’attesa interminabile e disorganizzazione, abbiamo deciso di ritentare. Errore nostro.
Parto dall’inizio: al nostro tavolo arriva una pizza con ingredienti mancanti per un amico, errare è umano e viene subito posto rimedio. Poi è il turno della “parmigiana", descritta da menù con ragù, fonduta di parmigiano e altri ingredienti. Quando la vedo arrivare, è tutt’altro: mancano il ragù e la fonduta. Chiedo spiegazioni e mi viene risposto che c’è stato un "refuso" nel menù, e la signora ci spiega che la pizza parmigiana è “tradizionalmente così” (io la volevo con il ragù e la fonduta, come indicata da menù anche se non è Tradizionalmente così). Nessuna scusa, nessuna proposta di sostituirla, ma il conto segna comunque 12 euro. Il prezzo così elevato era giustificato dal fatto che fosse una pizza speciale, per la presenza di ragù e fonduta. Quello che ci viene dato è una Margherita con melanzane, a quel prezzo è una presa in giro.
Arriva la ciliegina sulla torta. Chiediamo un tiramisù. Ci viene detto che è finito. Peccato che 20 minuti dopo ne venga portato uno al tavolo accanto. Alla cassa notiamo addirittura il banco dei dolci pieno di tiramisù e facciamo presente il tutto: la risposta è stata che erano appena stati fatti e che non ci sono stati dati perché “poi vi sareste lamentati che non erano buoni”. Quando facciamo notare che al tavolo accanto è stato portato, si tenta malamente di scherzarci su.
Premetto che né io né i miei amici siamo soliti lamentarci: anzi, siamo sempre i primi a comprendere imprevisti o giornate storte. Ma questa volta era dovuto. E no, non si tratta di una “giornata no”. La seconda possibilità l’avete avuta, ma con tutta sincerità non ci...
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