Il locale è esteticamente molto carino ed invitante.
Siamo entrati ed il cameriere ci ha invitati a trovare un tavolo libero piuttosto che farci accomodare seguendolo. Abbiamo poi capito che in sala c’era solamente lui, sala a metà capienza, 15 coperti occupati. Chiaramente sotto di personale, il ragazzo ha una 20ina d’anni, si impegna ma non è ancora capace. Non tanto per la quantità di coperti da gestire quanto per la conoscenza del mestiere e dei modi di lavorare come tale.
Vino (Bruciato Bolgheri 35€) servito, a detta del cameriere, che era anche direttore di sala, a 12 C. È rimasto freddo in calice a lungo, più a lungo di quanto serve per terminare una porzione. Maltrattato, fondo quasi tutto in sospensione nel vino. Ce ne siamo resi conto, purtroppo, solamente dopo aver dato il nostro consenso in seguito all’assaggio (no tappo).
Purtroppo i piatti ed il vino non erano all’altezza del posto e soprattutto del prezzo.
L’antipasto ad esempio (biscotto, lardo, pera in vino e gorgonzola) era - a differenza del resto - ottimo, ma striminzito; sicuramente la quantità non era da 15€, per quanto riguarda la qualità, discutibile. Stiamo parlando di un peso ingredienti complessivi intorno ai 100g. Incluse le pere.
I secondi di qualità veramente scarsa, ad un prezzo da bib gourmand, o forse anche più: 20€.
Coscia d’anatra, cervo e filetto di maiale. Non sapevano di nulla. A mio avviso stiamo parlando di qualità da mensa e food cost sotto al 10%.
Temperatura dei secondi totalmente toppata, piatti freddi. Se si considera poi l’esiguità del cibo, è facile comprendere come si fosse potuto freddare velocemente.
Contorni ugualmente freddi ma soprattutto, sicuramente, da busta (pronti e impacchettati da grossista).
Sebbene in Italia non ci si creda ancora abbastanza, pane comunque sia da discount.
Non abbiamo potuto veramente far altro che rifiutare i caffè e i digestivi offerti come obolo. Una vergogna, un danno.
Eravamo in 4 a tavola e abbiamo scritto questa recensione insieme: ci saranno quindi 4 recensioni identiche.