Non posso che apprezzare ancora "l'educazione, la gentilezza e la finezza" di questo proprietario che, anziché rispondere pubblicamente con delle scuse per esser stato INEDUCATO con un cliente adulto, ma ancor più per AVER TOLTO DALLA BOCCA DI UN BAMBINO IL PIATTO solo perché in preda al nervosismo, continua a metter paglia sul fuoco. Ma non crede che anziché una bottiglia di vino, sarebbe bastato un "cercheremo di sopperire alla nostra carenza in modo da soddisfare al pieno i nostri clienti, così che possano assaporare, senza essere OBBLIGATI a scegliere, in maniera libera e rispettando i propri gusti le nostre pietanze"? Ha sbagliato ancora, caro proprietario. Ed ora che farà dopo questa recensione? ...ahahaha
In riferimento alla sua sempre gentile risposta... Su una cosa ha ragione: sono la moglie. Ma credo sia l'unica cosa... Quando parlavo della sua poca finezza mi riferivo al fatto che lei si aggrappa solo (e solo quello può fare!!!) all'aver continuato a servire il mio tavolo -che ha compreso la difficile situazione di un sabato sera e bla, bla, bla- Ma lo sa che non è l'unico ristorante (ops chiedo scusa, osteria😆) che il sabato sera deve fronteggiare grandi tavolate (anche di più di 8 persone)? Ancora non è chiaro che l'unica scelta intelligente da parte sua sarebbe stata di dare anche solo un "contentino" al cliente, ...che non vuole sentirsi obbligato a scegliere, senza fra l'altro doverlo fare davvero! Invece lei continua ad offendere (come in locale ha già fatto davanti a tutti) e sarebbe mio marito il cafone!!! 😂😂😂 O noi saremmo i leoni da tastiera? Dovrebbe lei sapere che il cliente ha come unica arma per consigliare o sconsigliare quella di recensire. Piuttosto si tenga la critica negativa e chiudiamola qui! Ma prima mi permetta un ultimo consiglio: viaggiando molto, ci siamo ricordati di uno street food in cui per servire più primi contemporaneamente, usavano in due grossi pentoloni 2/3/4 bollitori! Tanto lo si potrà fare anche nella sua di osteria visto che lei dice che in quelle di Roma sbattono i piatti in faccia e quello è il livello del...
Read moreUna serata davvero piacevole in un locale che sa unire autenticità, calore e ottima cucina. Appena entrati, si respira subito un’atmosfera accogliente e familiare: il personale è gentile, sorridente e attento, sempre pronto a consigliare con discrezione e competenza. L’ambiente, curato nei dettagli ma senza eccessi, trasmette quella sensazione di genuinità che fa sentire a casa. Il menù propone piatti della tradizione preparati con ingredienti di qualità e un evidente amore per la buona tavola. Le polpette al sugo, ad esempio, sono state una vera scoperta: morbide, saporite, perfettamente bilanciate nel condimento. Il sugo di pomodoro, denso e aromatico, avvolge le polpette in un abbraccio di sapori autentici, come quelli di una volta. Un piatto semplice solo in apparenza, ma realizzato con maestria. A chiudere la cena, il dolce è stato la ciliegina sulla torta: una fetta di torta ricca e golosa, con una consistenza piacevolmente umida e la croccantezza delle nocciole a fare da contrasto. Una spolverata di zucchero a velo completa un dessert che unisce armoniosamente gusto e presentazione. Nel complesso, un’esperienza gastronomica che colpisce per la qualità e la sincerità dei sapori. Si percepisce la cura in ogni dettaglio, dalla scelta degli ingredienti alla presentazione dei piatti, fino all’attenzione per l’ospite. Un luogo dove si mangia bene, si sta bene e si ha voglia di tornare. Voto: 10/10 – Consigliatissimo! Perfetto per una cena tranquilla, tra tradizione e...
Read moreStamattina eravamo ad Avezzano e per caso ci siamo imbattuti in questo localino delle meraviglie. Non è grandissimo ma è pulito ordinato e piacevole. Una cantina di vini da fare impallidire qualunque enoteca anche di un certo livello ma sopratutto una cucina fantastica. Nel menù, che per altro è ben dettagliato nel descrivere gli ingredienti, non ci sono molti piatti ma quelli che escono dalla cucina sono proprio buoni. Mentre aspettavamo che ci portassero i primi, ci sono stati offerti un suppli' ciascuno ben caldo e croccante degno della migliore tradizione romana. Noi eravamo in tre ed abbiamo preso come antipasto carciofi all'agrofolce con uvetta nocciole e cuore di palma, salsiccia con cipolla caramellata e croccante e le tradizionali pallotte cacio e ova. Per primi una "cordicelle" alla griciacon guanciale e pecorino e due piatti fuori menù ossia spaghetti alla chitarra con ragù di anatra. A quel punto essendo pieni perché le porzione erano belle abbondanti abbiamo preso solo due dolci: una torta al cioccolato, fatta senza farina e quindi molto morbida e per niente pesante ed un tiramisù. Non voglio dimenticare di Precisare che il pane e la pasta sono fatti sul posto. Ci siamo trovati talmente bene che sicuramente troveremo l'occasione per partire da Roma per tornare ancora...
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