CENA CON DISCUSSIONE FINALE -
Appena rientrato da una cena che è meglio dimenticare ... NON è più il Pinocchio di una volta e lí tutta la mia famiglia e parenti ci ha/abbiamo passato compleanni, comunioni, cresime e anche 1 matrimonio, a casa abbiamo ancora i loro vecchi piatti dipinti a mano e varie statuine in legno raffiguranti appunto Pinocchio, ma dimentichiamo i sentimenti ed arriviamo al sodo.
Appena entrati l'odore di vecchio e muffa ti riempiono il naso ed è difficile non accorgersene tutto è rimasto ai vecchi anni '80, consiglio; fate circolare un po' d'aria e una lavata alla maquette darebbe almeno una parvenza di pulito.
Siamo in tre questa sera, al nostro tavolo anche la tovaglia è rimasta quella di un tempo, consumata in un punto con un buco all'interno, posate antiquate e odore ripeto di vecchio, muffa, aria stantia.
Ci portano il menù e ordiniamo ma il cibo ci viene servito erroneamente prima del vino che nel frattempo arriva di un'annata diversa da quella presente nella carta dei vini, 50€ per un Gaja del 2015 ma arriva un 2018 con le scuse della cameriera che conferma che la carta dei vini non è aggiorna. Mi aspettavo che essendo un'annata più giovane ci avrebbero fatto pagare meno la bottiglia, ma non al Pinocchio (!!) 50€ per quella del 2015 sono rimasti 50€ per quella del 2018. In nessun ristorante mi è mai capitato ma la terza generazione del Pinocchio avrà sicuramente dimenticato quanto fatto dalle precedenti due.
Cena: 2 antipasti 1 primo 2 secondi 2 dolci 2 acque 3 caffé Vino 50€ Totale = 229€
Io ho preso il risotto che sebbene fossi abituato a mangiare il foie gras questo aveva all'interno in aggiunta riduzione di marsala, mantecatura e frutti di bosco - IMMANGIABILE! - l'ho lasciato lì praticamente tutto e l'ho fatto presente quando la proprietaria era venuta a ritirare i nostri piatti.
Le ho detto che talmente era grasso che risultava completamente allappante al palato, immangiabile, l'acidità dei frutti di bosco, stucchevole ma non mi viene proposto se avessi preferito altro a sostituzione del risotto.
Arriva il momento di pagare e faccio presente la situazione del vino ma fanno finta di nulla (pago e zitto) mentre per il risotto ne esce una sceneggiata solo perché ho fatto presente che quel risotto era immangiabile con la proprietaria che inizia con un fare altezzoso "piace a tutti", "non le è piaciuto ma lo deve pagare", rispiego l'errore nell'aver creato un'accozzaglia di sapori e lei "io non mi sento di non farle pagare un risotto che noi non abbiamo sbagliato!"
Un putiferio, sceneggiata di pessimo stile, alla fine gira che rigira questo risotto non ce l'hanno fatto pagare.
Per intenderci, non mi interessava avere la vostra elemosina difronte poi ad altri clienti presenti e alle persone che avevo portato con me, né ricevere questo atteggiamento cafone e arrogante.
Manca l'educazione e l'umiltà e un ristorante che si rispetti non mette in imbarazzo un cliente solo perché ha fatto una critica costruttiva!
Ah..."Quanto erano belli gli anni '80"...Pinocchio...
Read moreSino ad oggi avevo provato questo ristorante solo in occasione di un matrimonio di un amico e per una cena organizzata dai produttori di Boca d.o.c. a cui ero stato invitato; quindi contesti al di fuori del quotidiano. Arrivo alle 19:30 di un sabato sera dopo regolare prenotazione. Il personale della reception mi accoglie senza venirmi incontro, ma rimanendo seduto presso il registro delle prenotazioni... Vengo fatto accomodare al tavolo ed informato che il menù, causa Covid, è consultabile tramite qrcode: per me non sono necessarie spiegazioni (che comunque non mi vengono date), ma per la persona che mi accompagna, sprovvista di smartphone la cosa è imbarazzante. In barba alle stesse normative Covid viene portato una copia cartacea dello stesso menù: non sarebbe stato meglio produrre una versione plastificata facilmente igenizzabile? Il menù è chiaro e non smisurato sia nella versione stagionale che in quella della tradizione. Provo i ravioli alla piemontese ed il filetto in crosta. Per cominciare viene servita un appetizer: vellutata di zucca con panna ed amaretto. Scelgo un nebbiolo Pio Cesare che viene servito ed ogni volta allontanato dal tavolo: una scelta discutibile ancorché raffinata (in questo caso la lista dei vini è cartacea e, prima della consultazione mi viene fornito un gel igienizzante) . Per concludere gelato con crema di zabaione caldo. Non altrettanto l'ambiente ed il personale che, benché sempre professionale, manca di un minimo di empatia. Anche l'illuminazione eccessivamente fioca e di una tonalità di colore troppo bianca contribuiscono ulteriormente a togliere calore e convivialità all'ambiente. L'attesa per poter saldare il conto è esageratamente lunga e mi costringe a recarmi al tavolo della reception per poter usufruire del pos che non è comunque a portata. Riassumendo: ottima cucina personale professionale, ma atmosfera, locale e servizio freddi: l'atmosfera non è stata quella che mi aspetto di trovare ad una cena in un sabato sera autunnale in un prestigioso ristorante ed il personale non sembra apprezzare il fatto di poter lavorare in un ristorante in giorni in cui i loro colleghi di altri esercizi sono dovuti restare a casa... ....
Read morePremetto che la cucina piemontese non mi piace per niente, credo anzi sia una delle peggiori tra quelle tradizionali italiane, con abbondante uso di viscere e interiora, ingredienti pesanti da digerire e tutto è sempre bagnato di vino rosso (nemmeno sempre un granché, dipende dalla zona d'origine delle uve, qualità di esse e dall'annata; es. in zona S. Cristina di Borgomanero è pessimo, denso e pesantissimo).
Il ristorante si presenta bene nella scelta dell'arredamento, anche se è del tutto classico e alcuni clienti potrebbero non gradire pienamente, se prediligono un'apparenza più attuale (non diciamo moderna e all'avanguardia). Gli interni sono caratterizzati da spazio sufficientemente adeguato per avere la giusta distanza tra i tavoli, ma non eccessivamente ampio da risultare dispersivo, poiché risulta invece raccolto e dona un senso di accoglienza. La varietà nella scelta delle pietanze non manca, tuttavia si tratta di piatti tipici della cucina piemontese locale con alcune variazioni che impreziosiscono una base composta originariamente da ingredienti "poveri", anche se di ottima qualità, che rendono la cucina di pregio, soprattutto nel conto che si riceve a fine pasto, in ogni caso ben salato (e non intendo molto condito o saporito). Il servizio è decente, anche se per quanto mi riguarda bado alla sostanza più che all'apparenza, infatti preferisco un tempo di attesa minore e non faccio caso all'abbigliamento del personale, inoltre non sopporto stare ore al tavolo e mi annoio subito se ho finito di mangiare, ma chi gradisce passare del tempo al ristorante per conversare a scopo di intrattenimento e non solo per consumare il pasto ed essere servito da camerieri "agghindati" e in uniforme, apprezzerà sicuramente. La conduzione è di tipo famigliare, curata, viene data molta importanza alla conservazione dell'immagine e della nomina che questo locale ha ottenuto negli anni, anche se sono certa che se un tempo rappresentava un'icona nella ristorazione d'alta qualità, attualmente ci sia di meglio in fatto di...
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