Conoscevo Ciccio a Novara, che ha chiuso a giugno di quest'anno.
Vedo che c'è Ciccio a Caresanablot, stessa insegna, stesso menù, e quindi io e mio marito decidiamo di andare a mangiare la nostra pizza "cantabrica" nel vercellese.
Già all'arrivo ci accorgiamo che non è lo stesso posto. Al di là dell'ambiente, molto più datato, anche l'accoglienza è decisamente differente.
Il ristorante dove siamo entrati è rimasto fermo agli anni 80, Un enorme acquario senza pesci né acqua campeggia in ingresso.
Scaffali con bottiglie in vendita ovunque, alcune anche di un certo valore, ma non conservate adeguatamente, con tanto di cartellini prezzi fosforescenti colorati, l'impatto non è dei migliori. Uno stile d'altri tempi.
Nel locale ci sono tavoli occupati, ma non è ancora pieno. C'è una persona in attesa al banco accoglienza, vuoto.
Aspettiamo.
Passano camerieri avanti e indietro, nessuno ci chiede.
Arriva quello che credo essere il titolare, saluta amichevolmente la persona davanti a noi, ci chiede cosa desideriamo. Dico "ho una prenotazione per due.." non aspetta neanche il nome e ci fa cenno di accomodarci.
La cameriera ci indica il tavolo dove sederci, e sparisce.
Rimaniamo a guardarci intorno più di 15 minuti, tanto personale che gira, ci passa accanto, con e senza portate, nulla.
I tavoli attorno pare abbiano già tutti ordinato.
Arriva una cameriera a portarci i menù, chiediamo gentilmente se ci porta anche da bere nel frattempo, che abbiamo sete. Ordiniamo un'acqua gassata e due panascé, ci porta subito l'acqua.
Dopo circa 5/6 minuti un'altra cameriera ci porta le due birre e una bottiglia d'acqua, già presente sul tavolo. Porta via l'acqua. Ok nulla di grave, piccola svista.
Il menù è alla vista dei nomi lo stesso di Novara, ma una sensazione strana ci pervade.
La "cantabrica" mangiata a Novara prevedeva la cottura della pizza servita al tavolo con scatoletta di acciughe cantabriche a parte. Per mantenere la qualità dell'acciuga.
I piatti che nel mentre abbiamo visto girare nei tavoli a fianco però, non somigliavano a ciò che vedevamo pasare a Novara e il servizio era decisamente caotico e meno attento, oltre a questo nel frattempo il titolare ha ripreso malamente una dipendente alzando la voce in sala. Cosa decisamente poco simpatica.
Si percepiva tensione, anche se ai tavoli il personale cercava di celarla.
Arriva finalmente la cameriera, la terza, a chiedere le ordinazioni; chiediamo se la pizza verrà servita come siamo abituati a mangiarla, e scopriamo che no, qui l'accuga la mettono in cottura "si il menù è uguale ma qui le facciamo diversamente " la risposta.
Chiediamo quindi di pensarci un attimo e riprendiamo in mano il menù.
Arriva un'altro cameriere, ordiniamo due pizze differenti.
Ripassa la seconda cameriera per chiedere se abbiamo ordinato.
Nel frattempo, di tempo ne passa, la gente arriva, si riempie il locale.
Molto personale che gira tra i tavoli, ma sembra poco coordinato, tutti gentili, ma si sovrappongono o spariscono. Mah.
Arrivano le pizze, buone. Peccato non aver potuto goderci l'attesa. Abbiamo notato che anche nei tavoli accanto problemi di servizio, spesso piatti non arrivati contemporaneamente, quindi uno mangiava e l'altro guardava.
Decidiamo di andare via, alla cassa una coppia che aspetta per pagare, il bancone vuoto, ancora. Aspettiamo una decina di minuti, scambiando battute con l'altra coppia. Una cameriera passa e ci chiede se desideriamo qualcosa "pagare" rispondiamo in coro. Dice che arriverà il titolare. Arriva, finalmente, con comodo. Paghiamo. Prezzo coerente al menù. Conclusione: Pizza buona ma non eccelsa Servizio mal organizzato e timoroso Ambiente... insomma
Mangiare fuori casa è una esperienza. Non basta cucinare discretamente, ma deve esserci, accoglienza, attenzione, sorriso. Da Ciccio a Novara avevamo trovato questo, a Caresanablot no.
Soprattutto, deve esserci coerenza. A parità di nome e di menù, devo trovare le stesse cose.
Peccato, questa esperienza non è stata...
Read moreUn'esperienza terribile! 🤯 Il locale si presenta raffinato e spazioso (belli gli interni floreali), il menù è italiano con pizza e piatti rivisitati gourmet. I prezzi sono medio alti. Le portate sono scarse ed il servizio lento. Mezz'ora per portare solo le bibite. Non prendete il vino della casa perché è pessimo, acido e non di qualità. Il cibo: aiuto! Ordino un controfiletto e non mi viene chiesta la cottura della carne. Mi viene portata molto al sangue, la rimando indietro e chiedo una cottura media. Mi viene portata stracotta e senza sale grosso in superficie e pepe. In qualche minuto, è diventata dura come uno scarpone. Immangiabile. Mai visto un servizio simile per il prezzo pagato. Le patate di contorno non avevano sapore. Infine, la cheesecake: la base della torta si sfaldava e non si amalgamava bene alla crema ed al topping al mango. Anche qui, si poteva fare meglio. I camerieri invece sono stati gentili e disponibili.
Ultima nota: ancora prima di scrivere la recensione, ho pubblicato le foto e lasciato una stella. Mi sarei aspettata delle scuse dalla persona incaricata di leggere le recensioni od un chiarimento, ma si è inventata che il nostro tavolo è stato cacciato dal ristorante. Lo trovo un comportamento patetico ed inammissibile, sia perché siamo stati educati sia perché inventare cose del genere è una calunnia. Peraltro, eravamo in 20 nel tavolo e non mi pare che i nostri soldi né noi siano stati cacciati. Detto questo, visto che il comportamento di queste persone denota quello che sono, mi prometterò di non raccomandare a nessuno questo ristorante per questa pessima esperienza. Ah, e giusto perché lei lo sappia, l'algoritmo di Google mette sempre in cima le recensioni di local guide con più...
Read moreAll'entrata chi ci ha accolto ha zittito una signora del nostro gruppo. È stato sconveniente ed anche impertinente. Veniamo al cibo, le pizze buone. 4 stelle. Per il servizio 0 stelle. Siamo stati abbandonati. Abbiamo dovuto chiamarli, in realtà sono venuti a chiedere, ma qualcuno non aveva finito il piatto. Sarebbero dovuti tornare dopo un tempo ragionevole...invece niente. Alla rimostranza che eravamo stati abbandonati, la cameriera si è visibilmente scocciata ed ha risposto in modo maleducato. Rammento che la regola del servizio è: il cliente ha SEMPRE ragione. Punto. Il cibo pane e altro ,come le ostriche preparate e lasciate su un carrello alla mercé di mosche insetti e varie. Il pane non va lasciato sui tavoli scoperto. Questo valeva anche prima del Covid, figurati ora. Mi spiace, non torneremo. Dimenticavo, la mascherina è obbligatoria per il personale.. nessuno la indossava ,nemmeno i pizzaioli.
Allora... La sua risposta la qualifica...un ristoratore PROFESSIONISTA, si sarebbe semplicemente scusato e detto disposto a rimediare... PROFESSIONISTA... appunto....
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