4 stelle per la fantasia, impiattamento e la cottura delle carni.
Ci sono tre grandi però.
Cura dei bagni e gel sanificante Stiamo parlando di un ristorante dove per antipasto, primo, secondo, dessert, calice di vino, acqua e cordiale si superano i 50 euro. Il bagno è quasi squallido e totalmente sotto le aspettative e il livello della sala.
Dessert Il dessert all'amaretto col lo zabaione era molto bello e buono. Ma non era facile da mangiare con il cucchiaio che veniva fornito, se fosse stato più morbido sarebbe stato molto più gradevole.
Note generali Il menù non riporta componenti o allergeni, o componenti surgelate (che ormai anche nei menù delle pizzerie vengono esplicitati).
Questo è un locale di cucina creativa, purtroppo essendo la seconda gestione di un locale tradizionale il Cliente non abituale è preso in contropiede. Non aspettatevi la trattoria di paese con i salumi dell'Oltrepo perché non vi verranno proposti e non ci sono se ne fate richiesta. Ma niente paura ci sono altri locali vicini e nelle cantine della zona è possibile consumare un tagliere e un buon bicchiere di vino, spendendo molto poco.
Anche su questo tema, la proposta è una libera scelta dei gestori, però a Casteggio, sarebbe più vendibile anche a vostro vantaggio un tagliere di salumi, e un menù pranzo di lavoro a 15 euro primo o secondo, acqua e caffè, che includa anche piatti della tradizione e più vicini alla stagione. Una tale proposta consentirebbe un reddito abbastanza stabile soprattutto a pranzo, tale da consentire una generale riduzione dei prezzi e una maggiore ricerca ed affinamento dei piatti di cucina creativa, da proporre soprattutto la sera, magari lasciando sul tavolo sale e stuzzicadenti.
Mentre aspettavo l'antipasto, una coppia se n'è andata non trovando nulla in menù di proprio gradimento. Il locale attualmente si pone come se dovesse essere amato od odiato, anche nelle recensioni ci sono pochi compromessi. Questa è sicuramente una libera scelta del gestore, tuttavia non è detto che essa sia la migliore per sé o la...
Read moreAbbiamo scelto questo locale, per festeggiare due compleanni, non posso dire di essere stata particolarmente colpita, se non dal conto che alla fine abbiamo dovuto pagare. Il locale è pulito, a parte la prima sala, che ricorda molto gli ambienti Ikea, ho trovato particolare la sala con l'arredo anni 60/70 con la vecchia credenza il tavolo vecchio al centro della stanza, particolare perchè vista dal di fuori, era come vedere una stanza famigliare con i commensali al tavolo. Quindi il gusto e l effetto mi è piaciuto. La simpatia del cuoco che ci ha accolto al tavolo, è stata un pò forzata, l'unica nota che potrei suggerirgli visto il conto alla fine che anche il modo di porsi fa davvero tanta differenza, come la sua giacca, molto attillata che ne segna in modo sgraziato le sue rotondità. Una giacca deve essere ordinata, morbida con le maniche arrotolate al modo giusto e con un grembiule adatto. Ci siamo fidati, dei suoi consigli, Il risotto e il reale che a detta sua soddisfavano i palati più esigenti, ci ha deluto, forse erano palati e stomaci di gente che è a dieta, i nostri stomaci all'arrivo dei piatti hanno avuto un sussulto, e ci hanno gridato "tutto qui?". I sapori erano buoni, la carne era tenera, ma la descrizione non corrispondeva alla realtà, ci aspettavamo di mangiare, non di abbuffarci, ma di mangiare. Parliamo del servizio. Prima si servono le donne, poi gli uomini, il piatto deve essere servito e tolto da destra. Quando si serve il vino sarebbe utile avvolgere il collo della bottiglia in un tovagliolo e ruotare la bottiglia per evitare che coli sul esterno del bicchiere oppure macchi la tovaglia, cosa che è accaduta su tre commensali su 7. Abbiamo scelto il locale, perchè volevamo mangiare, non degustare, non stiamo dicendo che non era buono, lo era tutto, ma il prezzo non valeva tutto l insieme. Se si vogliono tenere degli standard alti, occorre anche guardare i particolari, perchè il particolare fa...
Read moreIl SantoPalato di Casteggio, tra le pittoresche colline dell'Oltrepò Pavese, è un ristorante che unisce la tradizione culinaria locale con un tocco di modernità e creatività. Aperto nel 2014, il ristorante è stato fondato dallo Chef Massimiliano Farina, che propone una cucina che rispetta la stagionalità dei prodotti, provenienti principalmente dal territorio locale e dalle regioni confinanti. Tra i piatti principali che hanno reso famoso il ristorante ci sono le costine di maiale cotte sottovuoto, lentamente e a basse temperature per oltre 15 ore, o i tagliolini integrali di grano con noci e salsa di formaggio blu di capra.
L'ambiente del SantoPalato è informale ma elegante, molto luminoso e gradevole. Il servizio è cortese e disponibile, e lo stesso Chef Farina si prende il tempo di illustrare i piatti in modo esaustivo, trasmettendo la sua passione e conoscenza culinaria.
Il menù della giornata era ispirato dalle note autunnali di questo periodo, con forte presenza di ingredienti come zucca e funghi, ma non sono mancate offerte più originali come anguilla laccata al forno in “Japanese” style, o il cervo brasato. Ci siamo lasciati tentare dagli ottimi antipasti “Maialino tonnato”, e dalla “Zucca con porcini e mandorle” e dal “Riso con zucca, amaretti e mostarda”, davvero buono. Per concludere con un ottimo dessert.
Il prezzo è più che onesto, commisurato alla qualità del servizio e dei piatti.
Una ottima esperienza, con una qualità e originalità delle pietanze che non lasciano indifferenti. La combinazione di prodotti del territorio in chiave moderna e originale, insieme alla cortesia dello staff, rende questo ristorante un luogo da non perdere per chiunque ami la...
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