L'odore di sale, la brezza marina, le "colline bianche", l'orizzonte che promette un sacco di novità, i fenicotteri che stan sù solo con una zampa, la quiete del mondo. . È proprio qui che questa sera abbiamo avuto il piacere di cenare, nel cuore del Parco della Salina di Cervia, la salina più piccola e più a nord d’Italia (in via Madonna della neve 15). Il locale: "Acervum" prende il nome da "Acervus" ovvero "mucchio" e oltre ad essere un ristorante è anche una locanda - dispone di cinque stanze per poter alloggiare - e una bottega - si possono acquistare direttamente i loro prodotti. Il ristorante invece è una splendida villa di campagna con vetrate giganti circondata da un paesaggio mozzafiato dove si vive la storia, si assapora la cultura e ci si immerge nella natura. All'interno troviamo un ambiente elegante, raffinato e tranquillo che segue una linea ben precisa nelle preparazioni: l'utilizzo del sale dolce di Cervia, ogni portata è caratterizzata da questo granello di Sale capace di ammaliare e sedurre anche i palati più esigenti. Noi abbiamo preso: 😋 Entrée: • Gnocco fritto al sale dolce di Cervia con mortadella: grazie a questa piccola entrée siamo riusciti ad entrare nel cuore del ristorante, abbiamo assaporato la sapidità e la dolcezza di questi piccoli granelli di sale che trasformavano lo gnocco in qualcosa di fenomenale. Buono, particolare, determinante. Antipasto: • Polpo rosticciato con crema di patate ed erba cipollina: polpo cotto perfettamente, la crosticina avvolgeva il tenero pesce che utilizzato come scarpetta dentro a questa crema di patate creava un equilibrio perfetto. • Tavolozza della Salina: questo tagliere così enorme ha rallegrato prima la vista e poi lo stomaco. Ogni singola portata era caratterizzata anche qui dall'uso del sale dolce di Cervia. passatelli fritti su crema di mascarpone e pancetta: wow. Il passatello croccante che si tuffava dentro al mascarpone con questa pancetta a scaglie era qualcosa di perfetto. Ottimo abbinamento. piadina fritta su hummus di ceci: non ci ha emozionato molto. crocchetta di patate con prosciutto: croccante davvero grande e asciutta fuori con il cuore pieno di purè di patate, vellutato e dolce con qualche sprizzo di sapidità data dal prosciutto. pecorino con miele al sale dolce: buono. polpette al sugo: gnam, piccoline e delicate, ricordavano la domenica a pranzo dalla nonna. soffiotti con la mortadella: soffici e con un ripieno abbondante, peccato perché gli mancava quel pizzico di magia in più nell'impasto. Primo: • Lasagne al nero di seppia alla marinara: sette strati completamente neri che si legavano divinamente con questo condimento alla marinara che ricordava molto il sapore del risotto. Peccato solo per i pesci in superficie che, essendo ripassati nel forno, risultavano un pochino secchi. Secondi: • Fritto di Paranza: forse il piatto più deludente, buono, poco unto, saporito ma c'era qualcosa di poco convincente, i calamari congelati forse? • Grigliata di pesce secondo il pescato: Orata, Sogliola, Seppia e gamberi: buona, leggermente gratinata ma fresca. Dolci: • Rum Cubaney 18 anni, Arancia al sale, cookies e quadretti di cioccolato al sale: viaggio intorno al Sale e alla dolcezza, particolare ed entusiasmante. • Semifreddo allo Squacquerone, confettura di prugnoli e crumble al sale: pensavamo a qualcosa di più particolare, indubbiamente non male ma un pizzico di elaborazione in più avrebbe reso il piatto degno dei suoi ingredienti. Qui il sale dolce di Cervia è il protagonista indiscusso di questo locale, locale che ti fa sentire a casa senza però tralasciare l'eleganza, locale fatto di poche portate che riesce comunque ad accontentare tutti i clienti. Noi siamo stati bene, abbiamo mangiato molto bene e abbiamo fatto un viaggio attorno a questo granello di Sale che sprigiona un gusto dolce e salato allo stesso tempo. I dettagli, soprattutto i più piccoli, quelli che non vede mai nessuno sono quelli che fanno davvero la differenza - d'altronde anche un chicco basta a...
Read moreUn'esperienza culinaria che incanta l'anima: Acervum, un gioiello di Cervia Varcare la soglia di Acervum è come entrare in un abbraccio caloroso e profumato. Questo non è semplicemente un ristorante, una locanda o una bottega: è un luogo dove la passione per la cucina autentica e l'amore per il territorio si fondono in un'esperienza indimenticabile. Situato nel cuore di Cervia, Acervum si distingue per la sua atmosfera accogliente e curata nei minimi dettagli, dove il rustico incontra l'eleganza con un tocco di genuina ospitalità romagnola. La cucina è un vero trionfo di sapori. Ogni piatto racconta una storia, quella degli ingredienti freschissimi e di stagione, spesso provenienti da produttori locali selezionati con cura. Dagli antipasti che stuzzicano il palato con creatività, ai primi piatti che celebrano la tradizione con un guizzo di innovazione, fino ai secondi che esaltano la qualità della materia prima, ogni portata è un'esplosione di gusto. La pasta fatta in casa è una vera delizia, così come le carni e il pesce, preparati con maestria e rispetto. Non si può non menzionare la bottega interna, un vero scrigno di prelibatezze del territorio, dove è possibile acquistare eccellenze gastronomiche per portare a casa un pezzetto di questa meravigliosa esperienza. La locanda offre un rifugio di pace e tranquillità, con camere arredate con gusto e attenzione al comfort, perfette per chi desidera prolungare la magia di questo luogo. Il personale è di una gentilezza e professionalità rare, sempre pronto a consigliare e a far sentire gli ospiti come a casa propria. Acervum non è solo un posto dove mangiare bene, ma un'esperienza a 360 gradi che coinvolge tutti i sensi. È il luogo ideale per una cena romantica, un pranzo in famiglia o una sosta golosa alla scoperta dei sapori autentici della Romagna. Un vero gioiello che merita assolutamente una visita e che lascia nel cuore il desiderio di ritornare al più presto. Super...
Read moreProvato c o n una promozione per la prima volta. È un locale che si trova in una posizione molto particolare, la salina di Cervia, sicuramente visibile al meglio durante il tramonto. In ogni caso per una breve stradina dalla strada principale si giunge a questo ristorante che ha un piccolo punto vendita all'ingresso, relativo all'ambiente circostante a valorizzare il sale, appunto.È grazioso come struttura e abbastanza nuovo, i tavoli ben distanti, privacy e rumore di fondo modesto.A tavola si viene accolti da una piccola entree di gnocco fritto e mortadella, un simbolo Emiliano e in parte romagnolo. Nel cestino del pane, focaccia e piadina a supporto delle derrate. I primi degustati, un risotto porcini mirtilli e un tagliolino allo scoglio bianco, ricco di vongole, entrambi di gradimento. Per secondo una bella composizione di crostacei gratinati e un fritto di paranza che in genere confronto con preparazioni replicabili altrove. Memtre i gratinati erano in bella vista e appariscenti, la frittura pur essendo molto abbondante e variegata, un pò troppo scura e questo è un difetto che si riscontra di solito con un olio un pò sfruttato, risultando tuttavia ancora gradevole, ma non al top. Contorno, insalata mista e verdure gratinate, abbondanti e buone. Saluti finali con zuppa inglese allo stecco e caffè espresso, per un conto leggermente più alto della media, ma va detto, in un contesto particolare per cui ne va tenuto conto. Ovviamente con la promo, basso. Il servizio è stato sempre pronto e cordiale. Il bagno largo e funzionale anche per disabili. Si può consigliare per una piacevole sosta che d'estate darà sicuramente il meglio e...
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