Dall'esterno e dall'interno sembra la classica trattoriola di campagna dove si spera di poter mangiare prodotti tipici locali in un ambiente familiare. Il confort interno è desolante, tavoli appiccicati, sedie basculanti e scomode, ma vabbè...è una giornata di festa e si cerca di non essere troppo esigenti, solo che, dopo essersi seduti da una mezzora, constatare che non viene nessuno a prendere l'ordinazione, qualche dubbio se sia stata fatta la scelta giusta inizia ad assalirti...Non viene consegnato il menù con la lista delle pietanze e relativi prezzi (obbligatorio per legge) e c'è una sola persona che prende le ordinazioni e che si occupa, tra l'altro, anche del bar (!!!). Quando, ripeto dopo una mezzora di attesa, le chiedo se non c'è nessun altro, oltre a lei, che prenda le ordinazioni, risponde "e che andate di fretta?". Nel frattempo chiediamo un vino bianco della casa e appena assaggiato quei dubbi che ci avevano assalito prendono forma e sostanza, sembra di bere acqua e vino...Ok. va bene pure così, è festa, stiamo tranquilli, dopo altri dieci minuti di attesa per le ordinazioni, finalmente tocca a noi, la signora (è lei Antonella?) si avvicina piuttosto ingrugnita e chiede "cosa mangiate?". Siamo in tre e ci guardiamo stupiti ed invitiamo la signora-ingrugnita a dirci tra quali piatti potremmo eventualmente scegliere, la scelta è limitatissima ed è tra due primi e due secondi. Optiamo per una lasagna in bianco ai funghi porcini, che si rivelerà una delle peggiori mai mangiate, pasta dalla consistenza spugnosa simile a frittata, preparazione totalmente slegata inframezzata da pezzi di porcini sicuramente congelati assieme a grumi di formaggio di non dichiarata origine, il tutto affogato da una quantità industriale di grasso dal retrogusto acre, forse olio, forse margarina. Per secondo una porzione di fagioli con le cotiche davvero da dimenticare, e salcicce alla brace accompagnate da patate al forno spugnose e prive di sapore. Poi all'atto di pagare la sorpresa di constatare come, malgrado il locale sia tutt'altro che un locale di qualità, i prezzi siano invece quelli di un ristorante di un certo livello, altrimenti non si spiegherebbero i 12 euro per quella malinconica porzione di lasagna sopra descritta. Per la serie..."come fai a rovinarti una giornata di...
Read moreNella generale tristezza dell'offerta enogastronomica del paese di Fabrica di Roma, una delle poche alternative decenti al panino al distributore è rappresentata dalla trattoria Antonella. Il locale si presenta come una classica fraschetta di paese, atmosfera molto familiare, pentole di rame e attrezzature da maniscalco alle pareti. Il menù dipende da "quel che c'è"; io ho gustato strozzapreti (duri) ai funghi porcini (conservati...senza infamia e senza lode) e agnello a scottadito (arrivato freddo, peccato mortale considerando che eravamo 8 avventori in tutto il locale e la cucina è a metri 3 dalla sala). Buona la bruschetta di benvenuto, buono il vino della casa, un cabernet del Lazio. Troppo alto il prezzo, 30 euro a testa a pranzo, senza antipasto e senza dolce, per il tipo di...
Read moreEsperienza molto negativa nonostante mi sia stato indicato, questo posto, per mangiare bene e in modo economico. Entro e c'è posto solo nella prima sala. Fa freddino, chiedo se possono chiudere la porta ma mi dicono di No perchè nella sala sopra fa caldo. Mi rassegno a mangiare con le gambe freddo. Dico subito che ho solo 15 euro da poter spendere come massimo e come faccio sempre in tutti i ristoranti: la cameriera mi guarda storto. La cameriera va ad informarsi su che cosa può darmi da mangiare: un piatto di fettuccine, una insalata, acqua e un quartino di vino. Buone le fettuccine ma l'insalata mi arriva 28 minuti dopo e il pane devo chiederlo tre volte. Un posto dove devi chiedere il pane non merita di tornarci. Me ne vado scontento e raffreddato, avrei dovuto andarmene...
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