Pronti per una lunga lettura? Cena prenotata 20 giorni prima per le vacanze. Ho mangiato bene, ma le prese in giro non sono mancate. Partendo dal vino rosso (un Chianti Classico) arrivato al tavolo caldo, è stato fatto notare dicendo appunto che era caldo ed andava abbassato di temperatura, la risposta “temperatura cantina. Non posso tenere tutto il Chianti in frigo a temperatura controllata”. Facendo passare il Chianti come roba da poco. Abbiamo chiesto la glassette con ghiaccio quindi. Successivamente nell’ andare in bagno, ho avuto la conferma che il vino non fosse in cantina (visibile da un vetro) ma su uno scaffale all’interno della trattoria. Prima presa in giro. Eravamo arrivate con voglia di Fiorentina, ma leggendo altri secondi eravamo davvero indecise su cosa provare. Bistecca alla fiorentina, la dicitura sul menu con prezzo al kg. Parlando con la cameriera, molto gentile e simpatica, che si è confrontata con la cucina ci ha portato a far vedere la bistecca, di 1300g. Portata su un piatto, non sulla bilancia. Quindi ci siamo fidate. Era una costata di Limousine francese (alla faccia della trattoria Toscana). Ma avevamo voglia di carne, alla vista ci è piaciuta quindi abbiamo confermato la scelta. Molto buona, cottura non totalmente al sangue (come avevamo indicato) ma nonostante ciò davvero apprezzata. Nell’ingenuità del fidarsi, nella gioia di una cena durante le vacanze, non abbiamo obiettato sul fatto che fosse una costata e non una fiorentina. Abbiamo semplicemente pensato che volevamo carne e che sicuramente avrebbe avuto un prezzo inferiore rispetto al taglio Fiorentina. Finita la cena, preso anche i dolci, andiamo in cassa a pagare e chiediamo che prezzo al kg avrebbe fatto per la costata. Quello sul menu, ha risposto infastidito il proprietario. Ribattendo ho chiesto come fosse possibile, dato che non c’era il filetto e che il taglio appunto era diverso dalla dicitura in carta. Oltre ad aver assistito al proprietario che nella discussione intimava alla madre di star zitta perché non sapeva nulla, ha risposto dicendo che compra il pezzo intero dell’animale e che quando gli resta un pezzo di lombata cosa deve fare? Premettendo che non mi interessa cosa fa delle cose che compra o che gli restano, non c’è niente di male a scrivere in carta che la Fiorentina è a seconda della disponibilità e che ci sono anche le costate. Piccolo appunto, a differenza della Fiorentina, la costata si può tagliare anche più sottile invece ci ha rifilato 1300g nonostante avessi chiesto se c’era qualcosa di più piccolo. Ma eliminiamo questo appunto, magari le aveva già tagliate a quelle pezzature. Mi è stato detto che la bistecca alla fiorentina non vuol dire con il filetto, che può essere anche una semplice costata e che la dicitura alla Fiorentina riguarda l’altezza della costata ed il metodo di cottura. Sono stata accusata di non essere informata sulle cose “se dalle sue parti si usa diversamente non è colpa mia, ogni scarrafone è bello a mamma soja”. Peccato non poter mettere una diapositiva della mia espressione dopo questa risposta. Si sarebbe potuto discutere per giorni data l’arroganza del proprietario, ma abbiamo interrotto il tutto dicendo che era una novità per noi e abbiamo ringraziato dell’insegnamento ricevuto. Ci tengo a precisare che se la costata avesse avuto lo stesso prezzo della Fiorentina non sarebbe stato un problema perché il lato economico non era il problema. Ma lo era la presa in giro sul taglio della Fiorentina, per cosa poi? Una costata neanche italiana? Una trattoria tipica Fiorentina che fa la bistecca alla fiorentina che non è una Fiorentina e di animale neanche italiano (un sogno aspettarsi un animale regionale). Non avere neanche la furbizia di capire che davanti non hai due turiste, e neanche due sprovvedute, vuol dire essere davvero alla frutta, vuol dire avere una mancanza totale di umiltà e di rispetto verso gli altri e dedizione per il lavoro che si svolge. Non c’è guida del food che potrà salvare questo posto dal declino che causerà il carattere del...
Read moreThe main reason for going here I would say is the atmosphere more than anything. It's a lovely restaurant in a rather odd spot and it makes for quite an interesting experience. The inside is well decorated and reminiscent of an old style tuscan restaurant. The place has a lovely garden for the summer as well as a parking lot. It is mainly frequented by locals and we saw no tourists at all, which is difficult to find in and around Florence. They also have a cute cat inside. The food was also very good but for the price the portions were rather small and left us wanting a bit more. Their signature dish that they're known for is fried frog legs so if you go do try them out as I've yet to find another place that does them. Overall a pretty good experience and I would...
Read moreA Review from 2012. A bit late. What a fabulous old historic great charming restaurant. Over 200 years old!! We stayed right next door at a hotel and since it was not safe to walk on these roads, they picked us up at the hotel (and took us back!). We were the first table for dinner. The place was empty. WOW. they know how to make breaded pork. The best meat I had all in Italy. This place allowed us to order only what we wanted. We did not want a full blown dinner - no "1st", "2nd", "3rd" and then dessert. We ate light, but the pork chops, pasta, and artichokes were amazing!. I would go back and I recommend this restaurant to anyone going...
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