A small restaurant (no more than 10 tables) with a dedicated focus on high food quality, innovative dishes, phantastic taste and local sourcing. Tied into the world of slow food. This is a gem whenever there was one. Very friendly atmosphere, relaxed eating and the feeling of a successful mix between new approaches (raw vegetables with three kind of olive oils) and traditional dishes (e.g. gnocchetti and pasta), full and rich taste of the meat probably due to slow cooking where every spoonful makes you sigh with pleasure. There are just plain wonderful dishes, and some more experimental ones (e.g. New York to Beijing) - but don't hesitate, just go there and enjoy. Prices are moderate when compared to what you get. And to help you decipher the menu: left is antipasti, right is 4 primi and 3 secondi piatti plus vegetables (which are highly recommended). Big selection of very local to Italian wines. There is a specific menu for dolci and some nice...
Read morePremetto che le aspettative erano alte, allettati dalle recensioni lette, dai suggerimenti ricevuti e dall'accoglienza raffinata impreziosita da diverse accortezze verso gli ospiti (la busta con il benvenuto dell'oste e il porta tovagliolo in metallo).Forse è proprio per le alte aspettative che il giudizio complessivo ci ha lasciato sostanzialmente delusi, tanta apparenza, alcuni piatti cucinati molto bene ma poi molte cadute, sia sui piatti, sia sulla gestione, sia sul servizio.Davvero ottima la panzanella di anguilla, delicata e morbida.Piuttosto incolore invece il melone con bresaola.Sui primi abbiamo provato i cappelletti fatti a mano con cacio e pepe, in sé i cappelletti erano buoni ma non si abbinavano come gusto con il cacio e pepe (anche quello da solo buono).I ravioli maltagliati con ortiche al baccalà erano buoni ma non eccelsi.Come secondi il salmerino era ben cucinato su base di cous cous (ma servito con posate da carne), e una faraona con chutney ai frutti rossi.Ecco quella mi ha davvero lasciato l'amaro in bocca, in sé la faraona (ancorché presentata male) era cotta benissimo morbida e saporita ma il chutney ai frutti rossi era preparato con senape che non era minimamente indicata nel menù e che personalmente detesto (per fortuna non sono allergico ma ritengo che quanto meno andrebbe indicato o comunicato visto che al di là delle possibili allergie è un sapore che potrebbe non incontrare il palato del cliente).Come dessert il semifreddo al pistacchio è stato gradito mentre la selezione di formaggi locali era decisamente sbilanciata: due dal sapore poco rilevato e quasi da latteria e uno con un fortissimo sapore di pecorino.Sul vino invece stendiamo un velo pietoso, sarà una questione di gusti (il rose' era passabile, la passerina era imbevibile) però suggerirei di proporre ai clienti che vogliono il vino a calice almeno due scelte di bianco e due di rosso. Nota positiva il prezzo è assolutamente onesto rispetto alle quantità servite nel menù degustazione.
Insomma alti e bassi, nel complesso una delusione che non mi...
Read moreL’ambiente caldo, famigliare di un’osteria, una cucina estrosa che mette al centro la valorizzazione di sapori locali, l’innovazione a partire da quanto offre il territorio, senza scadere in bizzarrie esotiche, e in ultimo un servizio che è forse degno di un locale stellato. Traspare chiaramente come ogni minuto dettaglio sia figlio di un’idea che, quantomeno per gusti personali, dovrebbe essere alla base di ogni rimodulazione e valorizzazione del nostro patrimonio enogastronomico. Sulla qualità delle vivande, l’avventore non può che confermare quanto scritto da professionisti del settore sulle guide Slow Food. Veramente apprezzata la formula “degustazione”, che permette in determinati giorni di poter provare tre piatti a scelta dalla carta più un dolce ad un prezzo fisso di 33€; è anche rilevante a mio parere come il modico numero di posti in sala permetta di soddisfare con buone tempistiche certe richieste, come due monoporzioni di primi differenti per un singolo cliente. Affabile l’oste, tanto di cappello alla professionalità e alla discrezione della ragazza in sala. Quello di fermarsi qui è un consiglio spassionato a chiunque si trovi a passare da queste parti. Ogni cultore della nostra tradizione culinaria credo non possa che augurarsi mille e più locali come...
Read more