Ca’ di Ratt - Mangià de sciôr Sulle note nostalgiche di “Io vagabondo” ti potresti ritrovare un giorno in un paesetto rurale sperduto (apparentemente) e come tanti altri del vigevanese, ma quest’idea ti passa subito se ti guardi intorno, lungo le sue strade tappezzate da riproduzioni di opere d’arte famose. Seguendo queste ultime in una viuzza del centro, ti imbatti in una colorata ed inaspettata corte d’epoca e nell’ingresso al Ristorante, dal nome tipicamente lombardo, e con il suo porticato che ti introduce direttamente agli interni, con una porta in legno però che ti nasconde ancora il tutto, lasciando spazio per un ultimo atto di mistero e sorpresa alla tua immaginazione. Dentro, ti accolgono più che affabilmente Stefano con il padre al banco, mentre in cucina la famiglia si completa con sorella e mamma; ti aspettano visivamente davanti a te tre sale che, con materiali e colori (uniti alla probabilmente voluta “fioca” illuminazione), ti riportano molto indietro nei tempi, lasciando presupporre le architetture contadine originali, con trabeazioni e soffitti non altissimi.
Tutto il contenuto del Menu alla Carta (che viene periodicamente rivisitato) è particolare, e con sapori di epoche passate. Sicuramente degno di nota il vino aromatico Ippocrasso: versione rossa per formaggi e dessert, versione bianca per abbinamento ai dolci. I taglieri, metro o quelli più ridotti, presentano salumi e formaggi locali o nazionali. I primi piatti si presentano con tagliatelle o spaghettoni, con ragù di casa o di cervo. Per chi vuole immergersi negli ambienti dei dintorni, sicuramente è da farsi tentare dal risotto con gorgonzola e porcini. I secondi piatti ti trascinano con cinghiale o suino dal gusto antico, accompagnati da spezie, patate al forno e funghi porcini anche qui. Se non vuoi dimenticarti nulla dell’arte povera in cucina, puoi richiedere la polenta concia, che si contende le sue origini tra Piemonte, Lombardia e Val d’Aosta buttando dentro toma, gorgonzola e fontina. Il vino consigliato è un Bufnìs rosso e bio, IGT, del 2019 (vitigni Merlot, Cabernet Sauvignon e Franc). Dei dolci che dire? Soffrire o provare? Provare direi, se si è ancora nelle condizioni fisica dopo quanto sopra (le porzioni non sono certe ridotte)!!! Si può partire dalla crostata (con marmellata di prugne), per passare alle torte (all’amaretto e Grand Marnier, oppure al cacao con panna, cocco e rhum). Sulla falsa riga di un uovo al tegamino, ti viene elargita invece una succulenta panna cotta ai frutti di bosco.
Da ospite alla prima volta, posso solo dare un’espressione positiva al tutto, scenografia ambientale e cibo. Senz’altro da riprovare e con più calma, per potere godere pienamente del binomio appena citato offerto dalla conduzione familiare cordialissima. Unico appunto, non conoscendo però le motivazioni di fondo della loro creazione: i servizi igienici dovrebbero essere presentati in forma più consona alla comodità di tutti i generi di clienti che arrivino, per adeguarsi pienamente a quanto offerto sotto gli...
Read moreSi vous passez, comme nous, quelques jours à Vigevano, faites un petit crochet par Gravellona Lomellina (à 7km). Si ce petit village est une galerie de tableaux en plein air, il est également riche d’un charmant restaurant qui vaut vraiment le détour. Caché au fond d’une petite rue sans issue, il pique votre curiosité par son entrée discrète, donnant accès à une tonnelle de bois d’un autre temps. Votre voyage commence ! Vous poussez une deuxième porte dont la rusticité vous laisse dubitatif et là c’est le choc. Un ancien moulin transformé en restaurant. La simplicité du mobilier, la timidité de la lumière et le décor suranné vous font aussitôt oublier le monde actuel, laissé à deux pas, 3 minutes plus tôt. L’accueil chaleureux du serveur (gérant ?) et l’intimité des lieux sont déjà un hors d’œuvres à eux seuls. Le serveur nous a spontanément présenté et expliqué chaque ligne du menu, mais aussi conseillé le vin d’accompagnement (un peu en italien, un peu en anglais et même un peu en français). Pour nous faire patienter, il nous a servi « gracieusement » un délicieux fromage à pâte persillée. Nous étions 3 et nous avons commandé chacun un plat différent. Plats tellement appétissants que nos fourchettes se sont croisées puis croisées encore pour tester l’assiette des uns et des autres : Cinghiale in Dolceforte 😋 Maiale al Rhum e Albicocche 😋 Pappardelle al ragù 😋 Et en dessert : Crostatina alla Crema e Salsa ai Frutti di Bosco 😋
Le tout était savoureux et copieux 🤩
Nous avons voulu terminer notre repas avec un café ☕️. Le serveur, toujours avec le sourire et le propos avenant, nous a offert deux digestifs aussi délicats l’un que l’autre.
Avant de régler notre addition, il est venu de nouveau à notre table pour nous offrir des morceaux de chocolat « un délice » (normal, il était français 😂)
Un régal du début jusqu’à la fin. Et un voyage culinaire, mais également humain. Nous ne sommes pas prêts d’oublier ce moment suspendu, hors du temps. Un très grand merci au serveur qui, outre son professionnalisme et sa patience, a égayé notre repas de sa douceur, de son sourire et de sa gentillesse.
Ca´di Ratt, un restaurant que nous recommandons les...
Read moreThis is our second time in this restaurant. Shame I don't live in Italy anymore otherwise I'd be there all the time! I'm actually surprised we managed to find a table for lunch on a Saturday. This restaurant is what the Brits would call "a hidden gem off the beaten track". Everything there is TOP quality: the ingredients and the way they are cooked, the service and the atmosphere. I went with my mum and my husband and we all were super happy with our meals. The guy who served us was soooo polite and pleasant, we never felt rushed and that added points to our already beautiful experience. Thanks!! Really recommended...
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