In data 15 agosto, in occasione della festività di Ferragosto, io e la mia famiglia ci siamo recati presso l’esercizio di ristorazione denominato “BBQ”, situato in località Foce Verde, con l’intento di trascorrere alcune ore in convivialità e degustare pietanze a base di pesce.
Sin dall’arrivo, si è palesata una situazione di sovraffollamento dell’ambiente, circostanza che ha comportato un’attesa piuttosto prolungata per poter effettuare l’ordinazione. Sino a questo punto, comprensibilmente, nulla da eccepire, considerato il periodo di alta affluenza.
Tuttavia, le condizioni ambientali interne al locale si sono dimostrate alquanto inadeguate: la sala era sprovvista di una corretta ventilazione e la porta d’ingresso, inspiegabilmente, veniva mantenuta chiusa, impedendo ogni forma di ricambio d’aria. A ciò si aggiunga che, essendo reduci da una permanenza in spiaggia, ci trovavamo ancora indosso abiti umidi, situazione che ha reso l’afa e la calura pressoché insopportabili.
Inoltre, abbiamo dovuto constatare con disappunto l’assenza di acqua frizzante, prodotto evidentemente esaurito. In tale contesto, mio padre, con modi pacati e cortesi, si è rivolto a un membro del personale per chiedere se fosse possibile reperire un’ulteriore bottiglia. In risposta, ha ricevuto una frase dal tono irrituale e inopportunamente brusco, del tenore: «Eh, devi aspettare, mica posso fare tutto subito», espressione che, a parere mio, denota una forma di palese scortesia e mancanza di rispetto verso il cliente.
Successivamente, all’atto della comanda, ho richiesto un piatto di spaghetti con lupini — ovvero la classica pasta alle vongole — specificando espressamente la volontà che il piatto fosse privo di peperoncino. Ciò nonostante, mi è stato servito un piatto che definire “pasta in bianco” sarebbe già una generosità, contenente una singola vongola: un risultato quantomeno singolare, se non surreale.
A seguire, ci è stata servita la frittura di pesce, che non solo è giunta in tavola in un momento successivo al primo piatto — in contrasto con una sequenza logica del servizio — ma che, per quantità, avrebbe potuto tranquillamente essere scambiata per un assaggio simbolico: una porzione talmente esigua da risultare quasi invisibile a occhio nudo, anche con l’ausilio di lenti correttive.
In definitiva, l’esperienza si è rivelata del tutto insoddisfacente e, pur volendo escludere qualsiasi intento diffamatorio o giudizi negativo eccessivamente tranchant, mi sento di sconsigliare fortemente tale esercizio a chiunque desideri trascorrere momenti sereni e piacevoli in compagnia dei...
Read moreSpaghetti alle vongole annegate nell'olio, calamari fritti ricoperti di sale (sostituti celermente con tanto di scuse, ovviamente apprezzate), orata d'allevamento migliore della spigola fresca pescata (molto strano), patate al cartoccio non edibili (brutte da vedere e da mangiare), nido d’insalata tanto ridicola quanto elementare, pane della casa che presentava alcuni pezzi bruciati ed altri che non davano la sensazione di "fresco". Voto complessivo x rapporto qualità/prezzo: 4/10; servizio/prezzo 5/10. Deluso rispetto alle aspettative alimentate, in particolare, dalla lettura dei vari feedback. Altri particolari. Capo sala professionale, discreta e presente quanto basta. Cameriera impreparata (o forse non comprendeva l'italiano), poco presente e lenta. Nel locale interno, nonostante le vetrate aperte, si avvertivano gli odori della cucina. Servizi igienici puliti ed essenziali ma purtroppo, nel mio caso, erano ancora bagnati quando ne ho avuto bisogno ed ho rischiato di cadere malamente poichè non era presente l'avviso "pavimento bagnato". La giornata NO, certamente, può capitare a tutti ma di martedì a pranzo con pochi clienti e dunque meno stress si dovrebbe, di massima, riuscire a dare il meglio di se. In sintesi: "tanto fumo e niente arrosto".
Non l'avrei mai immaginato ma dopo tre mesi ci sono tornato. Perché? Poiché gli altri ristoranti del lido non li ho ritenuti idonei/comodi all'ingresso di un disabile con relativa carrozzina. Questa volta, forse perchè di venerdì a pranzo, c'è stata più attenzione nella cura delle pietanze ordinate (spaghetti con le vongole; orate di allevamento e spigola di mare; insalata mista; vino bianco ecc.). Anche in questa occasione il pesce di allevamento è risultato più gustoso di quello di mare (?!?). Voto complessivo x rapporto qualità/prezzo: 6/10; servizio/prezzo 6/10. Dunque, per quanto mi riguarda, si meritano una stella in più rispetto alla mia ultima valutazione. p.s.1 = la Capo Sala si conferma adeguata al suo ruolo; la cameriera si è mostrata più efficiente; bagni puliti ed asciutti (alcuni piccoli dislivelli che andrebbero eliminati); gli odori della cucina persistono ma con tutte le finestre aperte il fastidio diminuisce sensibilmente. p.s.2 = una parte della cucina, tramite una vetrata, si affaccia sul corridoio che conduce ai bagni. Non è certamente il massimo ma si può sempre risolvere con dei...
Read moreTitolo dell'esperienza: Cucine da Incubo. Immaginate Antonino Cannavacciuolo che, con la sua tipica pacca sulla spalla, cerca di risvegliare dal torpore il gestore, il cuoco e il cameriere. Bene, ora immaginate lo stesso scenario ma senza il lieto fine televisivo. Ecco, questa è stata la nostra serata in questo ristorante. Ricordo ancora di aver avuto una buona impressione anni fa, ma questa volta la delusione è stata immensa, tanto da farmi chiedere se non avessi sbagliato ristorante.
Souté di cozze: Imbarazzante. Mi domando perché a casa perdiamo tanto tempo a pulire l'esterno delle cozze quando in certi ristoranti lasciano tutto: cordame, conchiglie varie e alghe a corredo. Forse volevano offrirci una caccia al tesoro? Non lo so, ma il tesoro sicuramente non l'abbiamo trovato nel piatto.
Grigliata di pesce: Il pesce era così incartapecorito che probabilmente l'hanno lasciato troppo a lungo sulla griglia, sperando che qualche amante dei fossili apprezzasse. Ecco come mi immagino Cannavacciuolo: "L'hai assaggiata tu?". Ho mandato indietro tutto chiedendo almeno di rifare la seppia, ma è tornata ancora più secca di prima, trasformandosi in caucciù.
Dolci: Senza lode ma passabili. Dopo il resto della cena, direi quasi un sollievo.
Servizio: Un'annotazione particolare va al cameriere, una via di mezzo tra un bodyguard e Speedy Gonzalez. Nel tentativo di fornirgli un feedback educato ma poco gradevole sulla cena, nessun cenno di autocritica o elegante dispiacere per l'accaduto. Sembrava quasi che fossimo noi i colpevoli di aver ordinato lì.
Nota finale: La ciliegina sulla torta è stato trovare i 30€ della grigliata ritornata indietro e non richiesta ulteriormente dopo un'attesa di 40 minuti, ancora sul conto.
È giusto fare le proprie esperienze per poter giudicare di persona, ma noi sicuramente non torneremo più. Speriamo che quei 30€ vengano investiti in un po' di formazione online, perché i margini di miglioramento sono molto abbondanti. In alternativa, consiglio di contattare la redazione di Cucine da Incubo. Magari un intervento di Cannavacciuolo potrebbe fare miracoli.
Voto finale:...
Read more