An absolutely splendid meal, with a "but". Everything is astonishing, lots of emotion, incredible products, and a very inventive cuisine overall. One could perhaps argue that it's quite surprising to have such a restaurant in the remote and un-touristic town of Licata, but it's the home of the chef and this should be respected. Pino Cuttaia is an artist of everything related to fish and seafood, and that's more than necessary to offset, by far, any petty doubts related to location. Some dishes made us shed a tear, and that is the memory that will remain.
The only real issue we had is the dessert. It's... rather unremarkable. It seems there's a lack of attention to that part of the meal. It could be they haven't managed to work with a prestigious pastry chef, or at least that some of the sweets in the menu are meant to be classic Sicilian standards without putting particular thought into making surprising dishes out of them. With the incredibly high level of everything coming before that, it simply doesn't match the expectations the first two thirds of the menu built. We end up with a strange impression: one of the best meals we've had for most of the evening, ending up on a far less remarkable note, with pastries we could probably have found at reasonable prices elsewhere. It's a bit of a shame: we could have stopped before dessert and still have had one of our best meals in quite a while. It's also a shame because with a little bit more attention to that kind of detail, such an exceptional restaurant, packed with talent, filled with the chef's emotions and personality, could have all the perks to enter the club of the most critically acclaimed establishments in Europe -...
Read moreLa sala è elegante anche se stona il finto parquet. La proposta culinaria eccellente. Racconta i sapori del territorio senza dimenticare le sue origini umili per far rivivere ai clienti i sapori e gli odori di una volta. Abbiamo chiesto se lo chef era presente ma ci è stato risposto in maniera un po’ vaga che forse sarebbe arrivato, non lo abbiamo mai visto! Dei tre menu degustazione proposti abbiamo scelto il più completo “Scala dei turchi”. Abbiamo chiesto se era possibile scegliere un abbinamento di vini ma, vista la loro titubanza sopratutto dopo aver espresso la nostra preferenza di vini rossi, abbiamo optato per scegliere un etichetta e una cantina che già conoscevamo e che fortunatamente avevano, Vino frappato Arianna occhipinti 2016 (100 euro). Vinificato in tini di cemento e affinato per 12 mesi in grandi botti di rovere. La figura del sommelier non può essere assunta anche da chi serve e presenta i piatti sopratutto in un ristorante con due stelle Michelin. L’eccellenza degli ingredienti è esaltata dalla originale ricerca di gusti e abbinamenti, dalla ottima tecnica di preparazione e dalla spesso sorprendente presentazione dei piatti proposti. Il risultato è una esperienza sensoriale che vale assolutamente il viaggio. Questo è ciò che abbiamo degustato noi: Bollicine Vivo Milazzo
Con una ricca carrellata di 6 antipasti inizia il nostro pranzo: merluzzo con spuma di patate,
Nuvola di Caprese, l’idea nasce dalla pellicina del latte La Nuvola di mozzarella viene centrifugata e finita con origano, pomodoro secco, basilico, crostino di pane sotto, imbevuto di spremuta di pomodoro, pesto di basilico e olio extravergine: un piatto fantastico, profondamente meridionale.
Il “panino con la mortadella” Con le sembianze di una cassata con salume di mare e salume di terra Mortadella e sfoglia di seppia con mostarda di Cremona … connubio tra nord e sud e la rosetta che vuole ricordare il pane e mortadella Accompagnato con Rosolio, “spritz della nonna”, a base di estrazione di mandorle che vuole ricordare il marzapane della cassata.
La fettina: Un piatto molto romantico … la classica “fettina” (reinterpretata con il Tonno Alalunga), l’attenzione della mamma interpretata dalla creatività dello chef. Accompagnata da una foto d’epoca con una frase molto suggestiva … Accompagnati da olio e pane caldo fatto in casa con lievito madre per fare la scarpetta.
Tuffo. Un piatto che omaggia la scala dei turchi con acqua di mare che crea un meraviglioso movimento di bollicine ripieno di raviolini di seppia ripieni di ricci di mare … che vuole riproporre la sensazione di stare su uno scoglio a mangiare i ricci, servito con cucchiaio caldo a rappresentare il tepore prima di tuffarsi in acqua …
spettacolare “Polpo “Nummari” (dentro il mare) un polpo portato a tavola con la sua acqua di cottura accompagnato da frutti di mare disidratati (tutto ciò di cui si ciba il polpo: cozze, vongole… ) una polvere da polverizzare con le proprie mani (chiudendola nel pugno) nel piatto creando una sorta di sabbiolina che da croccantezza al piatto volendo ricreare l’abitat naturale del polpo.
Risotto “nettare”: riso carnaroli con bisca di scampo con l’acidità data dalla polpa di pomodoro giallo…
Trancio di ricciola su carbonella di mandorle a riprodurre un barbecue servito con olio di cenere per dare sapore al barbecue e purèe di patate che va preso con pizza ed intinto nell’ accompagnamento.
Come Pre dessert: Crema al limone cotta con fragola pochet, Divino!
Dulcis in fundo: Cornucopia, Cannolo rivisitato, classica cialda di cannolo ripiena di ricotta con marmellata d’arancia, canditi e pistacchio con gelato al pistacchio in abbinamento ..
Mascarpone rivisitato come se fosse un tiramisù : alla base un biscotto bagnato con caffè e sopra un gelato al marsala e del crumble.
Millefoglie con crema chantilly e gelato alla nocciola per assaggiare altro gusto
Piccola pasticceria Mandorle insabbiate canditi di arance
Siamo stati bene e abbiamo mangiato divinamente ma per favore non fatevi mancare il sommelier! In...
Read moreTo fly to Sicily and find such a wonderful restaurant like this is truly a culinary homerun. The service was impeccable, the reception was outstanding and no detail even minor was missed. We both selected the 8 course tasting menus along with a local bottle of a nice Sicilian white wine. The pictures of the dinner will all be attached. We both started with a cuttlefish pizza, from there we enjoyed a fresh mozzarella that was “airy” with a delightful tomato sauce. The next dish was an exquisitely prepared slightly cooked tuna tartare. We then continued with “popo” 2 ways, one with a cauliflower bed, and the other with a 2nd “popo” inside the first. Next I had a wonderful shrimp, spagetthi minestrone soup that was delicious while my wife had what looked like a beef like cannoli wrapped with a zucchini flower as well. The final savory dish for me was a perfectly cooked sea bass with pieces of orange while my wife had barecued meat. To cleanse the pallet we then had a dish of marinated cherries with apricots. Desert comprised of a cannelloni and a profiterole for my wife.
The distance we had to travel was far and the time it took to plan it was intense, but it was so worth the trip. If you visit Sicily you don’t miss this...
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