Locale incredibilmente coinvolgente come atmosfera e arredi. Stile moderno ma allo stesso tempo confortevole, forse troppo grande per i miei gusti. L'accoglienza da parte della Maitre Simona, unitamente al preparatissimo cameriere Davide, è stata di altissimo livello, professionalità e gentilezza. Un incipit più che eccellente. Ho dialogato con la Maitre Simona ed ho percepito la raffinatezza della persona e la sua preparazione professionale oltre che una dolcezza unica e meravigliosa. Il menù, apparentemente senza particolarità, è una selezione accurata di piatti di notevole difficoltà proprio perché diretti ed essenziali e che abbracciano quella che è la cucina partenopea di alto livello. Le carni, di qualità super premium, vengono abbinate sapientemente con vini di alta fascia, il che rende tutto letteralmente perfetto. Sono partito con due leccornie: Goduria e Montanara. Qualitativamente spettacolare Goduria, cottura più che perfetta del panbauletto, accompagnato da un Provolone Irpino fuso alla perfezione. Tutto fenomenale. Menzione speciale per l'olio extravergine di oliva di altissima qualità. Allo stripping si è rivelato forte, deciso e, a tratti, graffiante ma assai piacevole; sulla carne è stato meraviglioso, conferendo una profondità di sapore unica. Ho scelto di proseguire con un misto brace. Mai scelta si è rivelata migliore. Uno delle 3 migliori entrecotte che ho mangiato nella mia vita. La qualità della carne è di un livello incredibile. Tenera tanto da non aver bisogno del coltello per tagliarla. Una consistenza compatta ma al tempo stesso delicatissima. La cottura, blue rare, è stata di livello eccellente con un colore uniforme e tenue. Il liquido delle fibre è stato opportunamente rimosso cosicché al taglio nulla è fuoriuscito. Il piatto nella sua interezza: DIVINO. Sapori che ricordano odori che riportano alla memoria luoghi e la magia di alcuni piatti, sono l'esperienza che amo fare quando valuto un ristorante e qui mi hanno regalato esattamente questo. Purtroppo oggi il problema più grande è la perdita del valore simbolico del cibo. La maggior parte dei ristoranti sono diventati merci, beni di consumo senz’anima, proprio come il cibo spazzatura che producono. Ma oggi ho avuto il privilegio di conoscere un luogo dove le mie emozioni si sono amplificate senza limiti grazie alle persone meravigliose che curano nei minimi dettagli questo delizioso locale. Lo Chef e Grill Master, Mariano Raia, è un genio,un creatore di emozioni, un faro illuminante che dovrebbe certamente essere un riferimento per tutti coloro che affermano di amare e soprattutto di saper cuocere la carne. Rispetto della tradizione, uso sapiente delle materie prime e maestria nel combinarle. Questo e molto altro è il ristorante "Chiancheria”, un luogo incredible, accogliente, pieno di amore, purezza e sentimenti veri che raccontano l'amore per la carne. Piatti ricchi di sapori che persistono al palato ma soprattutto nell'anima e nel cuore che riempiono i vuoti di intense emozioni. Arte, maestria e passione sono gli strumenti che vivono nelle mani dello chef Mariano e traspaiono in tutti i piatti. Piatti che rispettano appieno i sapori delle materie prime che vengono esaltati da una combinazione di elementi perfettamente calibrati. Due sono gli elementi predominanti: la tecnica di preparazione e le materie prime di ottima qualità. La tecnica è un'ampia e sapiente dimostrazione di conoscenza di cosa significhi il verbo “cucinare” per uno chef italiano. Questo standard qualitativo permette al cliente di godere appieno dei sapori con abbinamenti perfettamente bilanciati che rendono unico ogni boccone. Anche la cantina è perfettamente strutturata Gli abbinamenti, sapientemente consigliati dal personale di sala si rivelano decisivi nell'esaltare i sapori che, in bocca, appaiono netti, corposi ma allo stesso tempo delicati e persistenti. La competenza dello Chef Mariano, Grill Master, è di un livello ben superiore all'eccellemza ed ha immensi margini di crescita. Meraviglioso spettacolo.
Chapeau ed...
Read moreCUCINA DA INCUBI E' NIENTE IN CONFRONTO. Quello che abbiamo visto in questa ristorante stasera non lo abbiamo mai nemmeno immaginato nel peggiore dei nostri incubi culinari. Andiamo per ordine: 1 - arrivano gli antipasti senza piatti; 2 - bibite ordinate perlomeno 4 volte arrivate 15 min dopo gli antipasti; 3 - personale che alle nostre rimostranze per il mancato arrivo delle bibite rispondevano con un laconico "la ragazza le sta preparando", una presa per i fondelli unica nel suo genere; 4 - la specialità degli antipasti direttamente proposti dalla prima persona che ha preso la comanda (probabilmente un gestore) che non sono mai arrivati; 5 - prime 5 comande dei piatti e panini arrivate assieme agli antipasti; 6 - per avere le successive comande (delle donne che a tavola vanno servite per prime) abbiamo dovuto rifare l'ordine con un altro cameriere; 7 - menu con decine di birre che fanno ben sperare, ma ci hanno indirizzato verso quelle alla spina, che sono state servite senza distinzione di sorta, ma semplicemente con il termine "birra", la domanda era: "chi ha ordinato la birra" e ne poggiavano una sul tavolo senza sapere se fosse bionda, ambrata, rossa, italiana o venezuelana... 8 - "ovviamente" alcune delle comande sono arrivate due volte e le abbiamo fatte tornare indietro, ma ci hanno segnato una di esse nel conto (2 chianca di vitello); 9 - capelli in un panino. Gli ultimi punti ci siamo perfino scocciati di farli, notare tanto "a lavare la testa al ciuccio si perde l'acqua ed il sapone", precisiamo solo che il generoso sconto non richiesto di 9 euro su un importo di 229 in realtà non c'è stato perché abbiamo pagato due volte il panino di 12 euro, il delta è 3 euro a nostro sfavore, se almeno la matematica non è un'opinione. Aggiungo che la persona della prima comanda dopo le nostre richieste di delucidazioni, non si è più visto, o meglio sfilava avanti ed indietro per la sala, ma ci ha mandato un'altra persona a beccarsi le nostre lamentele, ci ha messo la faccia insomma, non la sua, ma ce l'ha messa. Cibo da 6+, ma veramente impossibile da gustarsi in un marasma del genere, non dico di cambiare mestiere, ma di farvi guidare da qualcuno del mestiere, lo chiedo per il bene dei prossimi clienti che avranno la sventura di passare da quelle parti nelle...
Read moreAbbiamo scelto questo locale grazie a uno sconto disponibile su The Fork e perché era molto nominato anche sulle varie pagine web. Eravamo in coppia. Appena arrivate, siamo state accolte in modo molto caloroso da una ragazza gentilissima che ci ha accompagnate al tavolo.
Durante l’ordinazione dei panini eravamo indecise su quale birra scegliere tra due opzioni. La ragazza ci ha consigliato quella che, secondo lei, era la migliore, ma con grande gentilezza ci ha anche fatto assaggiare l’altra, per aiutarci nella scelta. Questo gesto è stato molto apprezzato da entrambe.
Successivamente ci sono arrivati i panini (come potete vedere nella foto). Da qui, purtroppo, sono emerse alcune piccole criticità che, senza rovinarci del tutto l’esperienza, ci hanno lasciate un po’ perplesse. Entrambi i panini sono arrivati freddi e piuttosto unti. Io avevo ordinato un panino con hamburger, chiedendo una cottura media, ma purtroppo la carne è arrivata ben cotta, perdendo morbidezza. A livello di gusto, i sapori erano ben equilibrati e coerenti, ma nel mio panino non prevaleva nessun ingrediente in particolare, risultando un po’ piatto nel complesso, anche se comunque si lasciava mangiare. Inoltre, la provola si sentiva molto poco, ed è un peccato, perché avrebbe potuto dare più carattere al panino.
Il panino della mia compagna, il “Porka Miseria”, era in realtà molto buono, e va detto che il pulled pork era davvero ottimo: saporito, tenero e gustoso. L’unica vera nota dolente è stata la pancetta, che doveva essere croccante come da descrizione, ma è arrivata cruda e per nulla croccante. Non era nemmeno ben tagliata: si presentava come un unico pezzo gommoso e difficile da masticare. La mia compagna ha anche rischiato di soffocare, ed è stata costretta a toglierla completamente dal panino e lasciarla nel piatto – cosa che non fa praticamente mai.
Mi dispiace assegnare solo tre stelle, perché nel complesso siamo state bene e la ragazza che ci ha seguito è stata davvero un angelo. Tuttavia, devo anche valutare la qualità del cibo, e mi aspettavo decisamente qualcosa di meglio. Detto questo, non definirei l’esperienza negativa: ci sono stati aspetti molto piacevoli, ma con qualche accortezza in più in cucina sarebbe potuta essere...
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