Ormai, come spesso accade, quello che si vede sui social non rispecchia la realtà. L'esperienza avuta con Antonio La Trippa è stata PESSIMA, e concludo dicendo che se nel caso decideste di andarci chiedete bene info prima di accomodarvi. Siamo andati in 16 per una cena aziendale e, al contatto telefonico per chiedere delucidazioni in merito, hanno decantato un menù che, solo a sentirlo, sembrava abbondante. In realtà, ci siamo trovati ad andare via dal ristorante affamati.
Il menù decantato al telefono prevedeva 5 portate di antipasti da dividere in DUE; fin qui era comprensibile. Ma la divisione per 2 prevedeva un triangolino di polenta da dividere per DUE, una sola polpetta (tra l'altro bruciacchiata e con il sugo amaro) e altre piccole pietanze fritte da dividere in DUE. In realtà, era un quantitativo che a stento bastava per uno, ma abbiamo dovuto dividerlo.
Il menù prevedeva poi, sempre a loro dire, 2 primi più un assaggio di un terzo primo (ma che in realtà non ci è stato omaggiato) e per secondo un tris di carne o frittura di gamberi e calamari, e sembrava, ripeto, sembrava un menù soddisfacente. Ma ora arriviamo alla triste realtà.
Quando abbiamo chiesto delucidazioni ai camerieri su come effettivamente funzionasse questa formula del menù, ci sono state date risposte discordanti in base al cameriere. Arrivano i primi, ci portano 3 piatti di genovese e 3 pentolini di lardiata (questa pessima, in quanto c'erano pezzi di lardo non sciolti e non era affatto come da tradizione "allacciata", quindi era un semplice sugo con qualche pezzetto di lardo). Il cameriere ci dice esplicitamente che ogni piatto e pentolino è da dividere per 2, ma quando chiediamo se ci sono altri piatti da portare al tavolo, in quanto c'erano commensali che non avevano ancora mangiato, con nostra somma meraviglia, il secondo cameriere ci dice che è da dividere per 4 e metterli al centro tavola. Quindi, una situazione alquanto spiacevole. L'unica nota positiva va al cameriere che, capendo l'errore del suo collega nell'averci dato informazioni errate, ci ha fatto arrivare altra pasta. Ripeto, unica nota positiva.
Ora arriviamo ai secondi, ed è qui che succede l'inverosimile. Ci avvisano che sono portate da dividere, ma non pensavamo mai che il loro "dividere" consistesse nel dividere un tris di carne che prevedeva una fettina di carne, ripeto, fettina, una salsiccia e una striscetta di pancetta piastrata, e il tutto dovevamo dividerlo per 4. Non so se ho reso l'idea: una salsiccia per 4, e un solo piatto di frittura di pesce che consisteva in 4 gamberi e 7/8 calamari fritti.
Quindi, davvero una delusione totale, e dato ormai il dilungarsi dei tempi, in quanto per queste 4 cose portate al tavolo abbiamo atteso più di 3 ore e mezzo, abbiamo preferito pagare ed andare via il tutto a 35€ a persona che in una trattoria è un prezzo normale ma se avessimo effettivamente mangiato non volevamo di certo un filetto alla Wellington ma almeno mangiare per ciò che abbiamo pagato. Ma in realtà, la cifra spesa non valeva minimamente ciò che...
Read moreÈ un tipo di locale la cui caratteristica sta nel modo in cui si presenta agli astanti: con pentolame che richiama tempi andati, presepi o parti di questi dell'antica tradizione napoletana, foto di tutti i vips passati per assaggiare le arti culinarie dei tempi che furono, quindi una vera e propria attrazione per i turisti o per medici e personale sanitario che decidono di fermarsi per un pranzo dopo aver fatto tappa, per lavoro, alle strutture ospedaliere della zona. Abbiamo mangiato in maniera discreta, ma col senno di poi non ci tornerei, proprio perché non adatto ad una famiglia o a gente del posto. Abbiamo prenotato una settimana prima, dato conferma previo ricontatto il giorno prima della data concordata, siamo arrivati in orario e ci siamo seduti senza alcuna attesa. La scelta non è delle più varie, il menù si presenta con poche pietanze o con la pizza come alternativa. Abbiamo scelto due antipasti, dal costo di 20 euro ciascuno, e 5 primi. Gli antipasti sono arrivati dopo meno di 20 minuti ma erano freddi, che fossero ceci e baccalà o la parmigiana o le polpette di friarielli o i pagnottielli, sempre di friarielli, erano tutti decisamente cucinati molto prima, se non il giorno dopo, almeno i pagnottielli. Pagare 40 euro per due antipasti, pure se di più portate, da dividere in 5 è decisamente un assaggio e nulla più. I primi, fra lardiata, genovese, cozze e ragù sono portati al tavolo in pentolini per cui sembrerebbero abbondanti se non fosse che coprono appena solo il fondo . Il caffè, poi, in bicchierino monouso e da macchinetta tipo quelle in casa, le elettroniche, moderne, non la moka, lascia un tantino sorpresi e non in maniera piacevole, onor del vero. La sala è abbastanza ampia ma con tavoli disposti con uno spazio minimale l'uno dall'altro e con sedute poco comode oltre che senza alcuna possibilità di allungare i piedi, con le gambe a croce di sostegno del piano che ostacolano ogni tentativo di posizionarsi in maniera più agiata. Ma veniamo alla nota dolente: appena fuori la porta d'ingresso, girato l'angolo, sulla via principale, ci sono i bidoni del ristorante stracolmi e con le tovaglie di carta sparse per il marciapiede, insieme ad altri rifiuti sempre del...
Read moreA dive in the past, you enter a restaurant welcomed by the neapolitan nativity scene characters. Plus you find hanging on the wall items from the pas that the majority of people don't even remember. Serving food is handled the same way, try bring you food in the "coccio", or in the pan with a cloth around it so it doesn't cool down. Get the antipasti, there is the history of the neapolitan cuisine, baccalà - cod neapolitan way, polpette-meatball, the real "parligoana di melenzane-rggplants parmesan". Get ready to eat tons of bread to do the "scarpetta" and eat all the delicious sauce. They make the Ziti genovese everyday, it is a must! Scarole and fagioli, mmmmhhhhh. We didn't try the pizza, a good...
Read more