Indubbiamente un locale che punta molto sull'atmosfera ed il servizio. Un'idea interessante quella di proporre una cucina giapponese contaminata.
Abbiamo provato la degustazione di novembre: 7 portate, 38€, degustazione sake 20€ abbiamo aggiunto ostriche, un bicchiere di vino, dolce e sake finale. Totale oltre 200€ in due.
Come già detto, l'atmosfera è parsa subito molto piacevole e romantica: illuminazione soffusa con focus sul tavolo, arredamento originale con tavoli composti da vecchi alberi secolari, maschere giapponesi sulle pareti ed una buona disposizione dei tavoli con ampi spazi di respiro.
Il servizio è parso attento e premuroso ma non sempre preciso sull'esigenza del cliente (aggiungerei un servizio per cappotti all'ingresso visto che non sono neanche presenti appendini vicino i tavoli). Ritmo dei piatti fin troppo veloce al punto che abbiamo chiesto di rallentare. Discreta preparazione sui sake e sulle pietanze. Sempre gentili. Un appunto sul barista, completamente fuori contesto, senza uniforme e vestito male per questo tipo di ristorante, passeggiava per il ristorante tra un reparto e l'altro con non curanza finendo per rifugiarsi in cucina a mangiare da una ciotola vistosamente in un contesto in cui l'atmosfera è un punto fondamentale.
Veniamo al cibo. Cannolo ripieno di tartare di scampo e una sorta di mousse di burrata (panna), più carino che saporito ma comunque un piacevole inizio. Wagyu A5 in purezza, poco da dire, per chi conosce la carne sa di cosa si tratta. Cozze in panko Nero e zafferano, piacevole abbinamento. Plin di astice e gamberi, basterebbe la sua bisque per il sapore, la ricotta copre la consistenza del ripieno che potrebbe tranquillamente essere qualsiasi altro crostaceo invece di un astice. Peperoncino piacevole, lemongrass coperta. Mix di nigiri, buono il branzino, il salmone direi banale, il tonno decisamente non fresco, non ho voluto intervenire con la cameriera perché non mi sembrava il caso ma ci tengo a comunicarvelo ora, quel tonno non era affatto fresco, sentore di pesce forte, errore importante. Hossomaki fritto di salmone, di per sé buoni, ben conditi ma mi chiedo se abbia senso inserire così tanto salmone in un menù degustazione che dovrebbe far provare delle specialità particolari in modo da differenziarsi dai più banali ristoranti giapponesi. Rombo, forse un po' troppo coperto dai condimenti (topinambur e hoisin), comunque piacevole. Abbiamo provato l'ostrica mu. Ho spesso apprezzato questo modo di condire le ostriche in diversi giapponesi in giro per il mondo, questa l'ho trovata troppo sbilanciata sul dolce, neanche la sapidità dell'ikura è servita a riequilibrare il gusto. Dolci più carini che sorprendenti, si potrebbe osare di più e cercare di rimanere più in oriente.
Considerando di essere partiti da una degustazione da 38€+20€, siamo arrivati facilmente ad aggiungere quasi altri 50€ a testa con un bicchiere di vino, un'ostrica, un dolce ed il sake finale.
Torneremo sicuramente cercando di provare qualche particolarità del menù che possa sorprenderci e...
Read moreMy review based on many visits. There are places you don't expect. I had heard of it, but finding this elegant restaurant in the industrial area of Nova Milanese was a surprise. Then I frequented it for a long time, for lunch and dinner. Delicious Fusion cuisine, wide choice of wines, especially whites, and top-level cocktails, this is the winning combination. The quality of the food reigns, combined with an informal, young, but always prepared service. The environment is modern, dark, restful, in short, it seems to be in Milan. The cost? Balanced, it matches the quality and taste of what you have on your plate, so I would say high. Finally, it is worth coming here, even if you are from Milan. Before start your dinner, I recommend to try the Bloody Mary at the bar, that's...
Read moreDopo la seconda visita mi è chiaro che Il ristorante è di altissima levatura, i prodotti sono di una qualità incredibile e la preparazione li rispetta pienamente elogiandoli e ne magnifica i sapori naturali. Servizio di alta qualità con un tocco di simpatica complicità soprattutto per aiutare i clienti meno abituati a certe tipologie di prodotti e di piatti. Ovviamente il pesce fa da re nel menu ma è apprezzabile il fatto di avere qualche tocco extra ittico come i dim sum che che hanno reso celebre il ristorante confratello nel centro di Milano e anche qualche preparazione a base di carne. Anche quest'ultima e di qualità eccellente. Il pollo per i karaage (antipasto) è di una qualità eccezionale, purtroppo la marinatura è un poco blanda per i nostri gusti, probabilmente per non traumatizzare la clientela meno abituata a sapori orientali, ma il piatto è comunque di uno standard altissimo. Il sashimi e di altissima qualità con tagli perfetti: ricciola, tonno, e le loro ventresche sono un apoteosi di sapori. Interessante proposta di ostriche di varie provenienze europee, ma purtroppo qui dobbiamo osservare uno dei pochissimi punti negativi: sono state servite leggermente troppo calde, con poca acqua e staccate dalla conchiglia (cosa che andrebbe chiesta al cliente, in quanto i puristi preferiscono staccarla loro per avere la certezza della freschezza) Confidiamo nel fatto che vista l'attenzione posta nei dettagli anche questo piccolo inconveniente sarà risolto, magari semplicemente raffreddando molto i piccolo sassi che fanno da fondo al piatto dove sono servitee aggiungendo un poco di ghiaccio nel fondo del piatto. La carta dei vini propone anche un ottima selezione di sake in bottiglia o al calice che si abbinano perfettamente alle preparazione di pesce. I prezzi nell' assoluto non sono modici ma assolutamente consoni alla qualità del ristorante. Se amate il pesce preparato con cura e attenzione non potete sbagliare vivrete un esperienza culinaria rara alle nostre latitudini. Consigliatissimo. PS: un consiglio alla propietà, l illuminazione dei tavoli la sera non mette in valore la bellezza dei piatti, in un epoca dove ormai tutti fanno foto da condividere dei piatti di un ristorante questo può essere penalizzante a...
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