Ho cenato ieri sera in questa struttura e non mi sono trovato male. Buona l’accoglienza, servizio rapido ed efficace, ottima la qualità del cibo. Tutto lascerebbe intendere che sia stata una buona esperienza, ma, come spesso accade, la differenza è nei particolari che definiscono i confini tra la normalità e la cura del cliente. Era il compleanno di mia moglie ed avevo a cena dei carissimi amici: la serata è passata in allegria ed il personale si è preso cura di noi consigliandoci efficacemente. Verso la fine della cena e dopo aver completato le ordinazioni, ho finto di dover usare il bagno ed ho pagato il conto (tra le altre cose giusto) ed ho raggiunto gli amici a tavola per mangiare il dolce che avevano preparato in casa per lei. La moglie di un amico, avendo sete ed essendo finita l’acqua a tavola, ha chiesto che le fosse portata una bottiglia e, incredibile a dirsi, insieme alla bottiglia il cameriere recava con sè uno scontrino da 1,50 Euro, che ha consegnato alla mia amica come fuori conto. Credo che il gesto si commenti da solo. Andando via e salutando il personale ho riferito alla cameriera che la cosa non mi era piaciuta e, importante a dirsi, l’ho fatto con il garbo e la gentilezza che mi contraddistingue da sempre. Lei correttamente ha risposto che avrebbe riferito ai responsabili e ci siamo salutati con un sorriso. Non ho fatto in tempo ad uscire dal locale e mi ha raggiunto un altra persona, probabilmente un responsabile o forse il proprietario (la cosa ha poca importanza) il quale con modi, per usare un eufemismo, poco urbani, ha detto che già “ci avevano fatto un favore a far entrare un dolce artigianale” come se questo bastasse a giustificare un gesto che definirei, utilizzando un’espressione cara a Proietti, da peracottari. Ovviamente, ed a quel punto non mi aspettavo altro, quella persona si è allontanata con un gesto inequivocabile e che non sto a specificare perché non appartiene alla mia vita personale e professionale. Ciò detto, parliamo di un locale che avrebbe tutte le caratteristiche logistiche, professionali e culinarie per eccellere, ma che perde tutto per particolari che fanno la differenza. Un consiglio: se dopo il conto vi viene sete fatevela passare o portatevi una...
Read moreBel locale nel paesino di Olevano Sul Tusciano. Ci siamo recati a pranzare per l'occasione della festa della mamma. Beh che dire? Sostanzialmente esperienza positiva, ma ci sono delle cose da appuntare e da limare. Servizio non velocissimo, qualche attesa (non esagerata) qui e li che ha fatto si che l'ospite si spazientisse un pochino. Niente di eclatante, ma chiedere delle cose e vederle arrivare dopo decine di minuti, con una sala praticamente vuota, non è il massimo. Ma continuiamo. Possibilità di menù fisso o alla carta. Non male le proposte per vegetariani. Menù fisso: antipasto molto molto esiguo. 1 fetta per varietà di affettato e poco altro in un piatto visivamente vuoto. Nessun altra pietanza (come spesso avviene, ci sono portate di verdure o altro, centrali che completano un bell'antipasto) a smentirci della pochezza dall'antipasto. Variegata scelta di primi e secondi piatti. Entrambi preparati molto bene e veramente assai gustosi (quando c'è da fare i complimenti, si devono fare). Dolce buono, non eccezionale, ma mangiabile, pagato extramenù. E diciamo che ci può stare (anche se nel caso di un menù fisso dovrebbe essere incluso nel prezzo, ma vabbè, soprassediamo), ma quello che non ci può stare è far pagare l'amaro (e meno male che ne abbiamo preso solo 1). L'amaro DEVE essere offerto dalla casa. È prassi. È bon ton. È ospitalità. È riconoscimento al cliente di averti scelto. È la base della ristorazione agrituristica o ristorantesca (passatemi i termini poetici 😅). Il ristorante non va in rovina per un amaro offerto, ma il cliente lo nota, se lo ricorda e passa la cattiva ospitalità al prossimo. Diciamo che la base c'è, ma bisogna migliorare. Forse ritorneremo per assaggiare la pizza. Ma li per...
Read moreFantastico! Il locale inaugurato da poco è davvero molto bello. Una pizza leggera e saporita non troppo sottile, a me piace molto. Ogni pietanza è completamente cucinata da loro, adoro i fritti artigianali con prodotti freschi e gustosi di gran lunga migliori da quelli congelati o preconfezionati. Una cucina casereccia ottima, con piatti semplici e tipici del nostro sud dal sapore inconfondibile. Amo la loro parmigiana. Il mosaico oltre ad essere ristorante-pizzeria sforna pane fresco tutti i giorni, dolci tipici della tradizione napoletana e salernitana! L'ambiente non molto ampio è di stile rustico, ricorda un agriturismo con l'esposizione di antichi utensili da cucina tradizionali. Caratteristico è il mosaico presente sul fondo della sala. All'esterno presenta un giardino ben curato con piscina. Personale gentile e attento. È preferibile prenotare. Il locale presenta anche un ampio...
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