Don’t order the burger! I noticed (too late) that most of the bad reviews are from people who ordered the burger. It’s shocking that a restaurant with such a great rating can let you down in such an easily fixable way. The meat burger was actually good, but it was served naked on a plain burger bun with a dollop of mayonnaise on the side and packaged (apparently specially sourced, but still packaged) crisps. Not fries. The burger didn’t even have a slice of tomato or lettuce or onion or pickle or cheese. It was the beige-est plate I’ve ever been served at any place that serves food. I’ve paid for better burgers that cost a third of the price. So you got a shit rating because you wanted to save money or effort on adding a lettuce leaf or slice of tomato to a burger. I’m not one to leave bad ratings. And I’m not one to have a burger in Italy. Italy has a vast cuisine that I enjoy exploring at every opportunity. What you should probably eat at this restaurant is the sweat meats and rarer cuts of locally hunted game that most of their dishes are built on. I’m simply not that adventurous and played it safe. A burger, even a mediocre one, is usually still satisfying. But this one managed to surprise me. It was a dish served with no desire to please, whatsoever. So don’t get the burger! Maybe other dishes would be...
Read moreConsigliati da una persona di provata fiducia, decidiamo di prenotare al Bosco 131 per una cena in tarda serata. Dalla strada statale eugubina il ristorante si accede al parcheggio e ben connesso con l’ingresso principale.
Bosco 131 si presenta bene ma senza eccellere nello stile, presentando alcuni elementi di arredo abbastanza comuni. Il tavolo che ci è stato riservato era dalle dimensioni abbondanti per due persone non risultata sgradevole, posizionato nel mezzo della sala centrale in una zona di passaggio del personale ma senza che se ne percepisca il disturbo, anzi con una bella vista in lontananza della griglia. Il menu era ben sintetizzato in una pagina sola, e incuriosisce i visitatori (mi sono scordato di chiedere ogni quanto viene variato). Decidiamo di condividere l’antipasto con fegato di baccalà e giardiniera chiedendo un abbinamento di vino. Il piatto nel complesso era ben concepito, con il gusto del baccalà definito e la giardiniera a bilanciare la grassezza del fegato, forse una nota acida eccessiva che emergeva dagli elementi delle verdure ma nel complesso gradevole. L’abbinamento del vino e’ andato su un gradevole rose. Entrambi scegliamo come portata principale il piccione con petto scottato, aletta fritta, panino con coratina e coscia confit. Le differenti parti della portata vengono presentate su diversi piatti in maniera elegante anche se alcune parti sono già viste (come la crocchetta fritta con l’osso a creare una sorta d'impugnatura e invitare il finger food). Le differenti parti era assolutamente gradevoli con il petto scottato dal gusto intenso e la cottura perfetta (la mia parte preferita), la crocchetta ottima ma leggerissimamente secca (aspetto che fa subito capire la necessita’ dell’abbinamento con la maionese), la coscia ottima ma appena indietro di cottura (quella della mia dinner partner era ideale invece). Il panino di coratina potrebbe fare storia a parte, piccolo nelle dimensioni ma intenso ed esplosivo nel gusto che mi ha fatto subito riportare i complimenti alla cucina anche prima di finire tutte le diverse componenti della portata. L’aletta, per sua intrinseca caratteristica, era molto magra e credevo fosse evitabile, ma poi capiremo dopo perché viene inclusa. I dolci che hanno completato la cena sono stati il tortino al cioccolato con il buonissimo gelato al pistacchio e il panettone artigianale (buonissimo) con il gelato alla crema, quest’ultimo leggermente più anonimo rispetto al precedente. Il servizio del ristoratore e di sua moglie e’ stato molto amichevole ma non invadente e la ragazza che li aiutava un po’ timida nell’approccio ma molto efficiente. Il saluto finale di Piergiorgio lo chef e’ stato molto gradito anche nella spiegazione generale nel concept del piccione in cui voleva dare importanza a tutte le parti (ecco spiegato infatti anche la presenza delle parti meno nobili) anticipandoci anche un piccolo assaggio-spoiler per la prossima versione del piccione che includerà anche la pelle croccante. Il conto risulta essere nella forbice delle aspettavi anche se nella fascia più alta, cosa che potrebbe schizzare più alto il totale qualora si opti per una bottiglia anziché per il calice singolo.
A differenza di molti ristoranti “wannabe stellati” presenti in Umbria, Bosco 131 non ha l’arroganza d'imporsi come tale rappresentando una graditissima sorpresa in tutte le sue parti. Di sicuro la parte del menu non necessita aggiornamenti ma con un piccolo intervento di un arredatore specializzato potrebbero ottenere un notevole miglioramento per quanto riguarda gli ambienti. Spero di poter tornare per provare la nuova versione...
Read moreESPERIENZA IMBARAZZANTE. L'OASI DELL' INEFFICIENZA E DELLA MALEDUCAZIONE. Cena organizzata su impulso della scrivente, consigliata caldamente da un soggetto vicino al fornitore della carne, tant'è che sul prodotto nulla quaestio. Ad ogni modo ahimè la peggior esperienza mai provata di recente nella zona. Sala riempita a metà, cena iniziata alle 21.15, terminata oltre mezzanotte, tempi eccessivamente lunghi, personale totalmente inadeguato. Ho dovuto chiedere ben tre volte il posacenere dato che non solo nessun cameriere si è accorto che stessi fumando, ma le prime due richiesta che ho fatto non sono state minimamente prese in considerazione. Tavolo da 7 persone, ordiniamo 2 volte la stessa bottiglia di bollicina, poi ne chiediamo un terza uguale che non arrivava, pertanto si è sollecitato la cameriera """"""esperta"""" in vini, che ha risposto asserendo che l'attesa era legata al fatto che la bottiglia era stata appena messa in abbattitore, ignorando totalmente le corrette modalità di raffreddamento delle bollicine, pertanto abbiamo dovuto farle presente che in tali casi è opportuno suggerire al cliente di scegliere un altro vino analogo. Al momento dell'ordinazione della seconda uscita chiedo espressamente se la tagliata è un pezzo magro, dato che non mangio carni grasse, e quindi in caso contrario non l'avrei ordinata. Mi viene risposto di si pertanto la chiedo al sangue. Dopo tempo, arriva una tagliata prevalentemente costituita da parte grassa e ben cotta. Provo ad assaggiarla comunque data l'ora già tarda, e dopo due bocconi immangiabili in quanto non compatibili con i miei gusti e le mie richieste chiamo la cameriera che aveva preso l'ordine, evidenzio dette criticità e la mando indietro praticamente intera salvo i due bocconi. Nessuno mi ha mai chiesto se volessi ordinare dell'altro in sostituzione. Avevo inoltre ordinato un'insalata mista con pomodori, ne arriva sprovvista, chiedo di aggiungerli e ne vengono messi 8 spicchi. Al momento del conto era presente, in luogo del titolare assente, la stessa cameriera """"esperta"""" del vino che inserisce nel conto anche la tagliata rivendicando caldamente il fatto che fosse stata "MANGIATA QUASI DEL TUTTO", insistendo più volte sull'asserita menzogna con presunzione ed arroganza, ignorando il fatto che il conto del tavolo ammontasse a 523 €. Le ho chiesto di chiamare il proprietario al quale avrei voluto far presente il modus con cui il proprio personale gestisca il locale in sua assenza, ma lo stesso non ha mai risposto, limitandosi a richiamare il giorno successivo per dire che le nostre ragioni erano fondate esclusivamente sulla questione del pagamento non dovuto del piatto mandato indietro, senza esternare alcun gesto per rimediare al totale fallimento della cena. Rimane l'amarezza che accomuna ogni episodio in cui si entra in contatto con arroganza, maleducazione e improvvisazione di mestieri che sono arti e come tali richiedono molto studio e...
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