Ho avuto modo di frequentare il locale più volte nel corso della permanenza a Reggio e questo sicuramente non è uno dei casi in cui "repetita iuvant". Ci si fosse fermati alla prima visita, forse, il punteggio sarebbe stato migliore. Da evidenziare sia l'aspetto economico, che quello del servizio. Invero, l'accoglienza è avvenuta con l'iscrizione nelle liste di attesa e nonostante il locale andasse svuotandosi, si continuava a permanere innanzi al locale sulla pubblica via. Dopo lunga attesa in piedi, finalmente, viene assegnato il tavolo. Inizia una nuova attesa per ordinare. Periodo in cui, senza alcuna apparente logica, sono state raccolte le comande di avventori arrivati successivamente. Al momento dell'ordine viene chiesto un aperitivo vegetariano, il cameriere riferisce che non ci sono problemi e inizia la terza attesa. Finalmente, affamati, perse le speranze e intenzionati a lasciare il locale, dopo essere trascorsa abbondantemente un'ora senza toccare cibo, arriva l'ordinazione. La delusione è evidente: il menù vegetariano è un servizio normale privato di alcune pietanze, a parziale compensazione, solo un paio di pizzette. Il tutto vedendo dalla cucina uscire vassoi di pietanze che lasciano domandare come mai non si fosse pensato di adeguare le portate alle esigenze dei clienti. Poco sarebbe bastato a guarnire i panini senza affettati, o a friggere qualcosa di diverso. Ovviamente vi è un disinteresse del locale alle esigenze dei clienti, nonostante i lunghi tempi e la possibilità di provvedere. Ovviamente il servizio ha fatto desistere dall'ordinare altro, portando a mangiare per fame, più che per soddisfazione e a lasciare il locale. In aggiunta e a guisa della serata male iniziata e peggio proseguita, il conto: premesso che non è stato portato al tavolo il menù con annesso prezzario, la sorpresa è stata duplice. Maggiorazione dei prezzi rispetto al pranzo e nessuna differenziazione per il menù vegetariano, impoverito rispetto al tradizionale. Ma la variazione dei prezzi era già emersa nel breve percorso tra il bancone e la cassa: a mero titolo di esempio, granite e brioche sono lievitate di costo tra quanto battuto al banco e quanto pagato in cassa. Che dire, sicuramente all'esito di tutto ciò non paritò più da Reggio per mangiare a Gallico.