Al Casello di Retorbido — Restaurant in Retorbido

Spiacente di dover dare una cattiva recensione ma, dopo aver avuto più di un esperienza negativa devo proprio dire che NON CI SIAMO, siamo tornati per ben tre volte, cena tra amiche, cena tra amici con bambini e pranzo tra mamme e bambini. Il locale risulta disorganizzato, non rispettano le prenotazioni(siamo arrivati con 15 minuti di ritardo e il nostro tavolo non era ancora pronto, nonostante fosse l'ora di pranzo ed i bambini fossero affamati, ci hanno servito la pasta senza aver portato le posate, né bicchieri né bibite. Poca attenzione al tavolo(ogni volta). Cibo nella norma, niente di eccezionale (anzi, se ci sono troppe persone al tavolo, quasi ti costringono a fare menù fisso altrimenti la cucina va in difficoltà. La cosa peggiore è che non accolgono le critiche in maniera costruttiva, anzi l'ultima volta (e sarà veramente l'ultima) la proprietaria si è permessa di venire ad urlare al tavolo dei suoi ospiti, ma poi del resto, avevamo solo iniziato a pranzare alle 13.40, quindi dopo 1 ora, visto che non avevamo ancora finito e loro dovevano chiudere, non c'era il tempo per il caffè e dolci ai bambini...però vero, potevamo ordinarli con l'antipasto, così almeno loro si prendevano avanti...personale giovane e...

Premetto che ho visto nascere " Il Casello " e la sua idea di territorio strettamente legata a cibo, vino e derivati vari , ciclabile e oltre, sin dagli albori . Poi le cose vanno come devono andare e in questo lunedi' di Luglio vengo a salutare la nuova avventura senza troppe aspettative . Siamo anche vegetariani e sembra una caccia al tesoro in Oltrepo' e di lunedi ..e invece Michela e il suo staff ci accolgono quasi fossimo ospiti speciali ....Vi posso proporre una millefoglie di zucchine e Stafforella dice ...e non e' stata scelta migliore . Servizio impeccabile , location che al tramonto assume contorni che ti fanno sentire in vacanza anche se non lo sei ....ma il meglio deve ancora arrivare, ordiniamo un amaro e Michela si presenta con un vassoio rotondo dove spiega con dovizia di particolari tutti i prodotti a disposizione . Un amaro ? Un viaggio sensoriale che spazia dal distillato di fico all'amaro toscano al rabarbaro ....Fateci un salto a pranzo o a cena, la passione la vedi appena arrivi e ti accompagna fino a quando...

Sorpresa più che piacevole il trovare in aperta campagna, con sullo sfondo la meravigliosa vista delle colline dell'Oltrepò Pavese, una casello restaurato della vecchia ferrovia Voghera-Varzi, dismessa ed il cui sedime è stato trasformato in pista ciclabile. E se il colpo d'occhio vuole e ottiene la sua parte, il corpo non può essere da meno: siamo in presenza di "una enoteca" rappresentante più di 200 tipi di produttori di vino ed un ristorante che, di fatto, è al servizio della degustazione del vino, accoppiando ogni piatto ad un tipo di vino. Il menù non è da meno, molto vario (previsti anche piatti diversi per vegani e bambini) in cui la semplicità degli stessi è regina, ma con la capacità di tenere ben distinti i gusti dei prodotti del territorio e non. Sublime il cioccolato fondente da degustare con un bicchiere di Rhum (notevole) e la simpatia, gentilezza e disponibilità di Patrizia (se sbaglio il nome, non me ne voglia!) che ti invogliano a ritornare ad effettuare un'altra degustazione. Da provare...