Ci siamo stati martedì della scorsa settimana. Abbiamo pranzato all’aperto immersi nel verde della pineta tipica locale. La chef Silvana ci ha fatto fare un viaggio al centro della Lucania. Non a caso è stata la vincitrice della decima edizione del programma di TV8 Cuochi d’Italia condotto da Alessandro Borghese e che vedeva come giudici gli chef stellati Gennaro Esposito e Cristiano Tomei e che l’ha incoronata come miglior cuoca regionale italiana. Una cucina semplice ma incisiva come quella della Basilicata sa essere. Abbiamo iniziato con gli antipasti tra cui salumi e formaggi tipici lucani ed in particolare una menzione la merita un piccolo panino con verdura maritata e salsiccia che ci ha davvero sorpreso. Abbiamo poi assaggiato vari primi piatti che la chef aveva presentato durante il suo trionfale percorso a cuochi d’Italia come il trittico lucano (orecchiette, fusilli e strascinati) al ragu di salsiccia e mollica di pane croccante. Pasta rigorosamente fatta in casa a mano da Silvana e la salsiccia nel sugo mi ha risvegliato il ricordo del ragu che faceva mia nonna, sensazione davvero impagabile. Tra gli altri primi che abbiamo preso (abbiamo forse un po esagerato con le ordinazioni ma siamo amanti della pasta e non ci possiamo fare niente) impossibili da dimenticare sono le manate, condite sempre con un sugo a base di salsiccia lucanica e che è stato uno dei piatti che più aveva impressionato i giudici di Cuochi d’Italia e, a seguito dell’assaggio, posso dire che avevano pienamente ragione. Si tratta di una pasta fresca che richiede una lavorazione molto lunga e particolare ed infatti andrebbe ordinata quanto meno il giorno prima perché non sempre sono disponibili ed, avendo fatto oltre 200 km per arrivare a Rionero da Castel Volturno (CE), non volevamo perdercele e le abbiamo ordinate addirittura una settimana prima, ma ne è valsa la pena. Abbiamo poi assaggiato anche qualche secondo come il brasato di vitello all’aglianico del Vulture e funghi misti e il maialino in agrodolce con peperoni e finocchietto selvatico, anche questi notevoli, seppure eravamo al limite perché strapieni in quanto le porzioni erano belle abbondanti. Tutto il pranzo è stato innaffiato ovviamente da un buon aglianico del Vulture, non potevamo che optare per quello trovandoci a Rionero, localita’ Monticchio Laghi. Prezzi davvero contenuti per ciò che viene offerto e per le emozioni che la chef sa regalare. Un posto del cuore in cui sicuramente ritornare caratterizzato da una cucina locale semplice, ma non banale. Nelle immediate vicinanze del ristorante meritano una visita il Lago Piccolo e il Lago Grande e l’abbazia da cui si gode di una panoramica vista sul territorio circostante. Non lontano dal ristorante si trovano poi varie cantine che producono il famoso aglianico del Vulture, dalle più famose alle più piccole ma che comunque rappresentano un eccellenza del territorio. In particolare noi abbiamo visitato Tenuta i Gelsi che ci hanno fatto fare una spettacolare visita con...
Read moreAnche io, ammaliato dalle recensioni, ho prenotato facendomi circa 500 km a/r, in scooter, dalla Calabria, prov. di CS, per provare questo famoso ristorante. La mia odissea inizia dalla prenotazione, non funzionava nulla, telefono, e mail. Solo dopo vari tentativi abbiamo comunicato a mezzo Whats App per avere e prenotare il menù per la Domenica del 13 Settembre c.a. per due persone. Per onorare la bella Basilicata abbiamo scelto il " Menù Lucano Di Cuochi D'italia ". Ci siamo seduti alle ore 13,05 e ci siamo alzati, per andarcene dalla disperazione, alle 15.20 senza finire il pranzo e pagato normale per intero. Antipasto molto ordinario, con la solita fettona di pane abbrustolito con il pomodoro, bruschetta per intenderci, fetta di melanzana semicruda piena di sementi, da noi quelle melanzane le buttiamo, una fettina microscopica di formaggio una specie di panserotto freddo e duro e altro mangiabile. Il primo primo " Trittico Lucano ", che ancora oggi non ho capito cosa abbiamo mangiato, senza nessun tipo di sapore, nemmeno il formaggio si sentiva. Il secondo primo " Ravioli all'Aglianico " mangiabili. Il massimo è stato con il secondo " Pollo Ripieno alla Lucana " con tutta la buona volontà abbiamo, minuziosamente, cercato il ripieno, ma non è stato trovato. Era un semplice pezzo di pollo, sovracoscia e petto, bollito e passato al sugo LEGGERO di pomodoro, freddo e stopposo immangiabile lasciandolo tutto. Il contorno mi è arrivato solamente dopo oltre 10 minuto dietro mie sollecitazioni. Presi dallo sconforto sono andato a pagare. Solo dopo aver pagato ho fatto le mie rimostranze, al signore che penso era il capo cameriere in quanto era più maturo degli altri, indicando tutte le mancanze, per tutta risposta ho ricevuto " farò presente in cucina ". Delusissimo, non è la prima volta che vado nell'incantevole parco dei Laghi di Monticchio, da visitare bellissimo, e chiaramente ritornerò, ma occhio a dove mangiate. Dovrò ritornare al mio...
Read moreUna passeggiata nella natura, una boccata di aria fresca, una vista mozzafiato e alla fine...bisogna mangiare, e da queste parti bisogna mangiare bene!! Siamo ai laghi di monticchio e il ristorante lago grande potrà offrirvi un assaggio di Lucania (siamo in Basilicata e le origini sono importanti). Cucina genuina, semplice che ti lascia un ottimo ricordo e una piacevolissima sensazione durante il pasto. La chef di casa, Silvana, è una forza della natura e se potete scambiateci due chiacchiere a fine pasto per comprendere la passione per il territorio che traspare non solo dai piatti, un esempio per tutti. Passiamo al pranzo, la scelta è tra 2 menù a prezzo fisso (antipasto, primo, secondo, dolce, vino e acqua 25€) le cui varianti sono nel primo e nel secondo piatto, l'antipasto del brigante e il dolce finale sono gli stessi. L'antipasto è una carrellata dei piatti buoni della nonna, Salsiccia, mozzarelline, bruschetta con ricotta, caciocavallo popolino e Melanzane sottolio. A seguire fave e cicoria (una goduria), zuppa di Lenticchie con Crostini e per concludere un panino ripieno di verdure saltate e Salsiccia. Questo antipasto basta per trovare soddisfazione e la pace dei sensi, bagnando il tutto con un ottimo aglianico della casa. I primi sono un trionfo di pasta fresca, Orecchiette con funghi, tartufo nero e Nocciole (molto buone) e una cestino di crespelle con Stracciatella, Peperoni cruschi e pomodoro (squisito!!). Nei secondi brasato di manzo con una salsa all'aglianico che merita la scarpetta per il menù 1 e un maialino tenero e succoso per il menù 2. Per finire tre tartufini al cioccolato accompagnati da diverse salse, gelato alla nocciola, zabaione e pistacchio. Tanta stima e considerazione per chi crede nel nostro territorio e lo valorizza nel...
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