I cieli eran foschi e cirenei, gli alberi freddi e spogli, era la sera di un livido febbraio, in un triste, cupo e nebbioso paese, seguivo la strada con una dolorante morsa di fame allo stomaco, ero alla ricerca errante di un Eldorado in cui nutrirmi, tra gli edifici notai uno che spiccava, un edificio dalle insegne luccicanti "Arnold american dinner", d'un tratto pensai, che seguendo quella strada, tra le tante macchine, avessi attraversato l'Atlantico e fossi arrivato all'altro continente. Stupefatto dall'aspetto del locale, con un po' di timore, mi decisi a fermare l'auto, parcheggiarla lì d'avanti, in quel largo piazzale ed entrare. Le immagini beffarde, classiche di un american cultura, mi sembravano come una barocca decorazione del '600, il rosso delle pareti, confortevole ed accogliente mi riscaldò dal freddo che mi macinava là fuori. Mi sedetti al centro del locale così da poter vedere tutto con più cura, dopo che mi misi comodo arrivò con garbo la cameriera e mi diede il menù del locale, dopo aver letto i piatti ""americani"" e messicani, (non divisi da muri ma da solo carta), decisi di puntare sul Mexico ordinando un burrito, che, non avevo mai assaggiato prima ed insieme una cola media. "Finito" con quel piatto d'eleganza sopraffina, diviso in due, un po' difficile da tener in mano alzai lo sguardo verso il televisore lì in alto, messo su un canale di video musicali un po' osceni. Abbassando lo sguardo, guardando nel frigo dove eran messe le bevande notai l'ichnusa, figo pensai, un fast food americano che serve birra sarda. All'imbrunir di quella cena ordinai un dessert, una torta al gusto oreo, purtroppo a causa del piatto precedente che mi riempì come un armadio d'inverno non potei finirlo; chiesi il conto, andai a prender un palloncino e me ne andai soddisfatto.
-Evitate di mettere canzoni di Sfera Ebbasta, mettete qualche classico del cinema americano in tv sarebbe un...
Read moreSono recentemente stato al "Arnold" con un gruppo di amici e devo dire che l'esperienza è stata un mix di alti e bassi.
Il locale, situato in una zona industriale fuori porta, ha un'atmosfera da diner americano retrò che immediatamente cattura l'attenzione. La struttura piccola, sebbene affascinante, può risultare un po' claustrofobica, specialmente quando è affollata. Purtroppo, il giorno della nostra visita, siamo stati sfortunati nell'arrivare durante un orario di punta, e il posto era stracolmo di clienti. La mancanza di spazio e l'assenza di adeguato ricircolo dell'aria hanno reso l'atmosfera piuttosto opprimente, con un odore persistente di sudore e fritto che permeava l'ambiente.
Tuttavia, nonostante questo inconveniente, la vera stella dello spettacolo al "Arnold" sono stati gli hamburger. Tutti noi del gruppo abbiamo optato per gli hamburger e siamo rimasti soddisfatti sia dalla dimensione generosa delle porzioni che dal sapore delizioso. Gli hamburger erano succulenti e gustosi, e l'attenzione ai dettagli nella preparazione era evidente. Inoltre, le torte offerte come dolce erano deliziose e hanno concluso perfettamente il pasto.
In definitiva, il "Arnold" è un luogo dove poter godere di autentici hamburger in stile americano, anche se l'esperienza può essere compromessa dall'affollamento e dall'ambiente non proprio confortevole. Se cercate una prelibatezza culinaria senza preoccuparvi troppo dell'atmosfera circostante, questo potrebbe essere il posto...
Read moreThe restaurant itself is a place to see, and service was great but the food instead...
We ordered Cheese burgers and I have to say that the caramelized onions were taking over the whole palette! It was just too much, too sweet and you couldn't taste the beef or the cheese at all. It should have been called pickled onion burger instead. Then you would have got what you ordered.
We also tasted chicken nuggets, which were good and crunchy, also the ones who ordered Bacon burgers...
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